Poesie personali


Scritta da: Stefano Medel
in Poesie (Poesie personali)

Tramonto

Per fortuna ci sei tu,
col tuo sorriso di luna,
i tuoi occhi grandi e tristi;
per fortuna ci sei tu,
a colorare i giorni miei,
a mandare via il male e il silenzio
della solitudine;
per fortuna ci sei tu,
con la tua età,
la tua forza,
i tuoi anni,
ed io sempre più
vecchiotto e grigio,
ed io,
viale del tramonto,
e tu non sai,
il mio dolore,
il mio tormento.
Mentre il tempo va,
inarrestabile.
Composta martedì 6 dicembre 2016
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    Scritta da: Manuele Urru
    in Poesie (Poesie personali)

    Autunno

    Corrono le nuvole e cadono i fiori
    in quei giorni di settembre
    che sognano l'autunno
    nell'aria riecheggia il profumo dell'uva matura
    che sparge e si disperde tra i colori della sera,
    il dolce giacer tra la vita e la morte,
    del lieto germoglio
    non vi è che il ricordo.
    Composta giovedì 15 settembre 2016
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      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie personali)

      L'artista è libero

      Un artista cerca la libertà,
      cerca l'indipendenza,
      vuole essere libero da vincoli,
      da menate,
      da condizionamenti e tabù sociali;
      un artista cerca la sua libertà,
      e deve essere autonomo,
      e se ne frega dei giudizi,
      delle chiacchiere
      delle cavolate borghesi;
      senza libertà non c'è arte,
      non c'è poesia,
      né creatività costruttiva
      e raziocinante;
      ma nella società,
      cercano solo
      di umiliarci,
      di metterci proni,
      in ginocchio,
      servili,
      addomesticati,
      non è facile essere liberi.
      Composta domenica 4 dicembre 2016
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        Scritta da: Fabio Marinaro
        in Poesie (Poesie personali)

        Maledetto

        Così mi sentivo per non aver detto quando c'era da dire.
        Quando c'era da fare e non ho fatto.
        Quella volta di quella frase geniale non appuntata.
        Quell'amore che non riuscivo a lasciare andare.
        Ero lì con loro ma mi sentivo solo.
        E quella volta che ero solo
        e mi sentivo in compagnia.
        Era la mia vita maledetta
        che alternava sprazzi di poesia e assoluta apatia.
        Era quel che non è, eppure sarà sempre cosa mia.
        Composta mercoledì 23 novembre 2016
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          Scritta da: Marilisa Menegatti
          in Poesie (Poesie personali)
          Luce, che intravedo dalle finestre
          non è di sole ma dell'inizio del giorno
          ed io ancora qui a sperare
          che questo spaventoso malore possa svanire
          e nello smog della città evaporare.
          Come fumo e nebbia condensarsi
          finché le mie membra non si ammorbidiscano
          nel tentativo di rilassarsi.
          Stanca di un sonno mancato come fiato in gola
          di urli soffocati e di pianti ingoiati nel ventre.
          Il passato lacera la carne ma l'anima l'avvelena
          soffoca l'estro di una vita intera esistente.
          Così, inibita
          da ciò che mi lascia restia
          continuo la mia vita
          fingendo di sentirla mia.
          Lasciatemi sognare e vivrò ancora
          nel tratto, nelle note e nella parola.
          Infrante le foglie di un vento autunnale
          schiacciate sotto le scarpe
          dell'ego di qualsiasi debole mortale.
          Composta sabato 3 dicembre 2016
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Rimarremo tra l'immagine e il reale
            in questa catena di leggerezza umana.
            Giochiamo allegramente con la vita
            masticando fumo di sigarette.

            Le aquile non sono uccelli comuni
            nei cieli con nuvole di noi uomini.
            Forse solo il nostro cane potrà dirci
            se siamo fedeli ai nostri sogni avuti.

            Cerchiamo di saltare come le gazzelle
            di volare con gli uccelli dei nostri boschi
            di andare con le farfalle sui prati in fiore
            così saremo uomini in pieno splendore.
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Cosa vedi nel mese di Novembre?
              Colori volare nel cielo di perla,
              funghi nei prati verdi della notte,
              pittori venuti da ombre lontane
              gettando colori su terra verginale.

              Camminano fate e nuvole al tramonto,
              le ninfe del nuovo bosco bisbigliano
              allegre bagnandosi nella fitta nebbia.
              I folletti giocano con i vecchi tronchi
              gli uccelli seguono la loro rotta.

              L'aratro apre ferite nella terra aperta
              qualcuno prega gettando la semente
              gli ultimi fiori si aprono al sole
              una pernice cade morta al suolo.
              Cosa senti nel mese di Novembre?

              Una musica dolce di mille note
              un grido di animali solitari
              una pioggia che cade dolcemente
              un passo lento di uomini stanchi
              in cerca di riposo e un rimpianto.

              Novembre pieno di caldi colori
              mese ricco di mille suoni.
              Novembre pieno di crisantemi
              mese di intimi silenzi e misteri.
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