Poesie personali


Scritta da: CINELLA MICCIANI
in Poesie (Poesie personali)

Lucciola in volo

Vestiva un abito rosso
sensuale nel colore
e nella scollatura.
Se guardavi i gesti
scompariva tutto.
Era poco più
d'una bimba impaurita.
Due occhi immensi,
guardavano ovunque,
senza vedere niente.
Dietro di lei, nascosto,
c'era un uomo
di ben altra età,
smaliziato e grintoso
nel tono e nei comandi.
L'ordine era perentorio.
Stai ferma e aspetta.
Si rimetteva in attesa
ma il cuore disperato
traboccava di paura.
Un'angoscia straripante
scorreva lungo le gote.
Veloce s'asciugava
senza farsi notare.
Di sicuro dall'alto
Qualcuno ebbe pietà.
Arrivò una macchina.
La caricò al volo
e via per sempre.
Non ricordo il nome
di quel sacerdote.
Oggi lei racconta felice
la sua storia speciale.
L'anima pura risplende
nello sguardo limpido
nel sorriso radioso.
È la favola magica
d'una lucciola spenta
che ha ritrovato le ali
e ha ripreso a volare
serena nel cuore,
in pace nell'anima.
Composta mercoledì 14 dicembre 2016
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    Scritta da: CINELLA MICCIANI
    in Poesie (Poesie personali)

    Corrimi incontro

    Mi capita spesso
    di passeggiare per ore
    lungo la spiaggia,
    proprio sulla battigia
    tra l'acqua fresca
    e il calore della sabbia.
    Inizio a correre
    avanti e indietro,
    ridendo spensierata
    felice come una bimba
    col cuore sgombro
    da nuvole e tempeste.
    Tu che sei nell'anima
    ridi e giochi con me.
    Guardo l'acqua, grido.
    Corrimi incontro, dai
    corrimi incontro.
    Ogni tanto arriva
    inaspettata e fiera
    un'onda gigante
    birba e giocherellona.
    Gli spruzzi bagnano
    ogni cosa intorno
    e me per prima.
    È tale il divertimento,
    che sento il cuore
    scoppiarmi nel petto.
    Imperterrita, inizio
    a rincorrere le onde.
    Corrimi incontro, dai
    corrimi incontro.
    L'onda arriva veloce
    ed io a scappare.
    Corrimi incontro, dai
    corrimi incontro.
    In breve sono bagnata
    dalla testa ai piedi,
    ma sono così felice
    che sento le campane
    squillare dentro me.
    Leggera come piuma
    m'alzo lieve in volo.
    Il cuore è una musica
    l'anima è colma di luce.
    Composta mercoledì 14 dicembre 2016
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      Scritta da: Luca Zecca
      in Poesie (Poesie personali)

      In questa beatitudine ti ho cercato

      In questa beatitudine ti ho cercato,
      lì dove nel mare ti sei gettato.
      Pensier mio ardente di peregrinare,
      ora qui non mi puoi più ingannare.

      In questa dolce terra montagna incontra mare,
      ove fin anche il cielo vi si vuole tuffare.
      Che pace e dolcezza per il mio spirito,
      per l'anima riposo che ha rinvigorito!

      Io ti pensavo mentitore e fuggiasco,
      ma tu solo in altra guisa mi stavi guidando.
      Qui dove mente non mi avrebbe portato,
      ma con cuore e sentimento ci sono arrivato.
      Composta venerdì 2 dicembre 2016
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        Scritta da: Giuseppe Natoli
        in Poesie (Poesie personali)

        La soluzione

        Chiudi gli occhi, ti prego.
        Guarderò io per te
        quando nella tua anima
        cresceranno alberi talmente alti
        da nasconderti la visione del cielo.
        Dammi le tue mani, ti prego
        e ti porterò in un punto dove
        insieme potremo ancora vederlo.
        Siediti vicina a me, ti prego
        quando il dolore, come un cane,
        ti morderà fin dentro le ossa
        e sempre più lontano nella memoria
        il suo abbaiare sentiremo,
        se noi non ci alzeremo.
        Composta mercoledì 7 dicembre 2016
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          in Poesie (Poesie personali)

          Mango

          Caro compaesano,
          oggi gli occhi "sanno un po' di mare",
          s'inumidiscono di acqua e sale,
          mentre le immagini d'un tiepido tramonto scorrono in video,
          donando al mondo..., note di poesia.
          Ammiri il mare, gli ulivi, i chiari paesaggi
          proiettati nell'azzurro cielo e nel riflesso d'acqua,
          di quel Tirreno che annebbia gli occhi dei villeggianti
          intenti a discender deliziose stradine
          che conducono ai lidi...
          e poi, Maratea, la perla del Sud;
          e poi Lagonegro; la tua bella Città,
          con la casa bianca e la ferrovia...
          e lì, dove anche io ebbi i natali,
          sosta, immersa nel verde, Lauria.
          Luoghi d'incanto che ispirano passioni mai finite,
          tenute nel cuore ed offerte al mondo, con grazia e garbo.
          Arrivederci, caro compaesano...
          Dio ti protegga col suo infinito abbraccio,
          mostrando ai tuoi occhi quel mare luccicante,
          chiaro, pieno di beltà e di sole.
          Composta mercoledì 10 dicembre 2014
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            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie personali)

            Nebbia

            Nebbia
            che avviluppa la città,
            ogni cosa sembra spettrale e
            inconsistente,
            dimensione strana,
            atmosfera sfumata,
            malinconia,
            atmosfera londinese;
            nebbia inghiotte ogni cosa,
            così sembra,
            ogni tanto appaiono ombre di passanti,
            macchine vanno pianino
            e spariscono nel biancore;
            giorni nebbiosi,
            mesi dei defunti.
            Composta sabato 10 dicembre 2016
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie personali)

              In paese

              Il paese,
              abbarbicato tra le colline
              e i vigneti,
              sempre le stesse facce,
              la stessa ignoranza,
              teste dure
              e via dicendo;
              e i buoni non sono apprezzati;
              solite strade,
              vicoli e carugi
              pieni di rumori,
              pettegolezzi,
              suoni e odori
              di mercato e di fiere;
              paese addormentato,
              becero e volgare,
              eppure la bontà,
              ci sta da qualche parte.
              Composta martedì 13 dicembre 2016
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                Scritta da: dantino
                in Poesie (Poesie personali)

                A me stesso

                Ti incontrerò l'ultimo giorno e deporremo l'armi
                di un ultimo tenero abbraccio
                per quante volte ce l'abbiamo fatta
                e rideremo insieme di stanchezza
                per la fatica vana che ci illuse
                tu ed io, l'ultimo passo
                mi toccherà l'onore di avanzarti
                lo so, sei stato sempre a contrariarmi
                come un severo padre
                quante ne abbiamo fatte
                quanti errori
                e quante volte ci siamo maledetti
                una vita insieme
                complici tribolanti
                oggi per l'ultima volta
                se rinascessi ti vorrei uguale
                a piangere, a scherzare a ribellarti
                per questo ingiusto mondo
                e perdonarci.
                Composta lunedì 5 dicembre 2016
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