Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

La soglia dell'infinito

Guardo in cielo azzurro la primavera,
vele bianche sospinte dal leggero soffio del vento
verso la soglia dell'infinito,
come la vita,
che veleggia sull'illusione dell'eternità,
dove vanno a oziare le anime
dopo una vita faticosa.

Non esiste l'anima,
ma solo corpo e mente,
e un pugno di muscolo
che pulsa sangue nelle vene,
ed in questo circuito chiuso
corrono veloce i pensieri.

L'anima è una preghiera in cuore
quando tutto tace intorno
e si illumina l'infinito.
Composta martedì 29 novembre 2016
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    Scritta da: Asianne Merisi
    in Poesie (Poesie personali)
    Profondo è il mio respiro,
    quando tu mi sfiori
    profondo come lo sono
    gli occhi tuoi
    nel buio fitto della notte
    che ci coglie amanti
    intrisi di un amore folle
    che chiede ai nostri istanti
    di lasciarci naufragare
    in mezzo a questo mare
    perché nel tuo sapore
    io mi perdo
    nelle tue carezze
    io mi rifugio
    nei tuoi baci
    io rinasco
    dove la tempesta perfetta
    si impadronisce
    di questi abissi
    dove noi sappiamo
    ogni volta incontrarci
    per amarci.
    Composta sabato 26 novembre 2016
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      Scritta da: Cristina Leo
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      Sbarre

      Guardi l'altra attraverso le sbarre,
      provi pena, al massimo compassione...
      non fai niente per tentare di salvarla,
      perché, in fondo, pensi che una ragione ci sarà se è lì, imprigionata...
      la ritieni responsabile di colpe, che non conosci.
      Giudichi e pre-giudichi.
      Lei ti guarda negli occhi e si allontana sorridendo...
      le sbarre che vi separano sono della tua gabbia, non della sua...
      lei è libera di andare dove vuole,
      lontano dai pregiudizi, che ti imprigionano...
      Liberati dalla gabbia del pregiudizio e dal suo illusorio inganno...
      (Fatti guidare verso la vera libertà!)
      Composta lunedì 28 novembre 2016
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        Scritta da: Stefano Medel
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        Notte lunga

        Notte lunga,
        non passa più,
        la notte
        mi pare un bambino,
        gli parlo e non so,
        se dormicchia o mi sente,
        o se ne frega;
        abisso notturno,
        senza fine,
        i miei pensieri notturni,
        sono senza fine,
        le ore danzano
        un ballo di streghe di Salem,
        e la notte è
        un mondo strano
        di pensieri reconditi,
        di dolori repressi,
        di rabbia nascosta,
        di giorni spesi e perduti.
        Composta lunedì 28 novembre 2016
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          in Poesie (Poesie personali)

          Una poesia dell'ultima stagione

          L'inverno stringe il tempo,
          l'amore allaga il cuore
          in dolce melodia di sentimenti,
          i passeggeri dell'età matura
          prendono colore
          acheni rossi ai bordi del torrente
          come le sfumature del tramonto
          piove dal cielo oro sulle fronde,
          e dolce amaro di malinconia
          fonde sogni di stelle e di pensieri
          ma sono solo foglie moribonde
          che man mano si levano col vento.
          Gocciola come lacrime di pioggia
          raccolta dietro i vetri della sera
          la poesia dell'ultima stagione
          che accompagna l'esule cammino.
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            Scritta da: Domi11393
            in Poesie (Poesie personali)

            Senza

            Quel vuoto che hai lasciato
            da quando, tu, non ci sei,
            amor, non s'è colmato

            Passano giorni ma senza
            il dolce calor dei tuoi abbracci
            ed il mondo si veste di grigio
            tra le vie della città

            Tu che tutto eri
            m'hai qui lasciato inaridire
            e questa sì inutil vita
            prosegue piano

            Avrei desiderio del tuo tocco
            ma tu non ci sei
            ed il tuo ricordo
            è tutto quel che resta.
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              Scritta da: Domi11393
              in Poesie (Poesie personali)
              Quanto tempo passato
              da quel lontano giorno
              in cui i nostri sguardi
              si sono incrociati. Dolci
              emozioni nascevano
              e prendevo un po' di te
              nel suggello di quel bacio.

              Quanto ho desiderato che tu
              mi guardassi diversamente
              e stavo lì all'angolo, lontano,
              nell'attesa, si, del mio momento

              Esso è giunto ed è andato
              e di te almeno mi ricordo
              la sensazione di quando
              m'hai amato.
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