Poesie personali


Scritta da: CINELLA MICCIANI
in Poesie (Poesie personali)

LA VOCE DELL'ANIMA

Ci sono solitudini
che dilaniano
ed altre preziose
che rincuorano.
Sentirsi soli
abbandonati,
anche tra la folla
è sintomo evidente
d'una fragilità interiore
così marcata, sofferta
che niente può scuoterla.
Io ho un mio segreto.
Quando sono sola
mi ascolto o meglio
ascolto attentamente
la voce dell'anima.
Sono istanti stupendi
attimi irripetibili.
Ascolto il silenzio
mi parlo e mi ritrovo.
La voce dell'anima
sa dirmi le parole
che leniscono le pene
quelle adatte, giuste
per ogni occasione.
Frena le esuberanze
asciuga le lacrime
conforta nel dolore
rassicura nella paura
scaccia l'angoscia.
La voce dell'anima
mi prende per mano
e mi guida tra abissi
e montagne infinite.
Sono momenti magici
di dolcezza infinita.
Il silenzio mi parla.
La solitudine scompare.
Mille parole preziose
m'illuminano d'infinito
L'anima s'acquieta.
Io riabbraccio la vita.
Composta venerdì 3 marzo 2017
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    Scritta da: Gianluca Cristadoro
    in Poesie (Poesie personali)

    Ti ricorderai di me

    Quando di me non conserverai che ricordi sbiaditi,
    quando affiorerà il sottile dispiacere dell'incompiuto,
    di un amore irrisolto,
    del sostegno claudicante,
    allora, penserai alle canzoni cantate insieme a squarciagola,
    al goffo riscatto di quei rari spensierati momenti.
    Composta venerdì 3 marzo 2017
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      Scritta da: Alexandra Romano
      in Poesie (Poesie personali)

      LIMITROFI

      Quanto vorrei che le tue labbra non si staccassero mai dalle mie,
      quanto vorrei essere quella luna onnipresente,
      sempre, anche quando mi sei distante.
      Davanti ai tuoi occhi perennemente,
      essere quella luce di cui hai bisogno nel buio della notte.
      Vorrei essere l'aria invisibile che ti sfiora,
      che cammina accanto a te.
      Composta venerdì 12 agosto 2016
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        Scritta da: Daniela Cesta
        in Poesie (Poesie personali)

        Marzo

        benvenuto marzo! bislacco mese
        che prende il suo nome da Marte, dio romano della guerra,

        piove ed esce il sole, pazzerello
        sotto un cielo terso, malizioso,

        capriccioso, volubile, instabile,
        lo segue la spumeggiante primavera, dolcezza del creato!

        arguta, brillante, briosa, stagione vivace
        spocchiosa, passa sopra prati e boschi, trasformandoli

        in bellezza che sconvolge, con il suo tepore,
        tra farfalle, coccinelle, insetti volanti,

        che volano e giocano carichi di vitalità.
        Marzo e la Primavera non si lasciano mai!

        Un amore caustico, mordace, pepato, pungente,
        salace, sarcastico, sferzante.

        entrambi sono effervescenti, gasati, pizzichini...
        anime ancestrali, in simbiosi.
        Composta mercoledì 1 marzo 2017
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          in Poesie (Poesie personali)

          Oh fato meschino lasciami morire senza dolore!

          Nacqui in festa benché languente,
          crebbi in braccia gaie,
          in feste e sorrisi,
          mentre il mondo
          celava il dolore
          con la sua morte
          e la sua sorte!
          Son venuto io in
          questo lampo di vita?
          No! Fui il frutto
          di un amore
          nato da un dolore
          tramutato
          in amore!
          Dimmi mio destino
          perché laceri
          il mio cuore
          oggi che sono adulto?
          Un giorno
          io dovrò
          abbandonare questa terra,
          ma fato meschino
          accogli l'ultima istanza
          della mia disperazione:
          lasciami morire
          senza dolore!
          Composta mercoledì 1 marzo 2017
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            Scritta da: Mariacarmela Scotti
            in Poesie (Poesie personali)

            Sono solo qualcuno

            Sono solo qualcuno che ti aspetta tutti i giorni.
            Sono solo qualcuno che ti sogna tutte le notti.
            Sono solo qualcuno che darebbe la vita per averti.
            Sono solo qualcuno che muore dalla voglia di vederti.
            Sono solo uno che non vorrebbe mai perderti.
            Sono solo qualcuno che gli è bastato vedere il tuo sorriso
            per sapere che lì, si trovava l'eternità.
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              Scritta da: CINELLA MICCIANI
              in Poesie (Poesie personali)

              Medaglie dell'anima

              Esco da un buio
              fosco, cupo, tetro
              alla ricerca
              spasmodica
              di una luce
              che illumini l'anima.
              Ogni giorno attivo
              la mia mente
              e invento qualcosa
              che sa di vita vera.
              Spesso ci riesco.
              Sono vittorie
              piccoli trofei
              medaglie vinte.
              Conservo tutto
              in una bacheca.
              Sono i miei successi.
              Li lustro, li ammiro
              li rendo splendenti
              e mi sento più forte.
              È un medagliere
              semplice, umile
              non di gran pregio,
              ma importantissimo.
              Ogni medaglia
              è un sorriso tenue
              una lacrima trattenuta
              un palpito di cuore
              un anelito di vita.
              Non passerà alla storia
              non andrà sui giornali
              ma riporterà la pace.
              Sono piccoli passi
              verso l'immenso.
              Sono respiri d'infinito
              mille canti d'amore
              sprazzi di luce radiosa
              petali profumati nel cuore.
              Sono medaglie dell'anima.
              Composta mercoledì 1 marzo 2017
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                Scritta da: CINELLA MICCIANI
                in Poesie (Poesie personali)

                Addio angoscia

                Voglio rialzarmi.
                Lo devo a te.
                Gli occhi spenti
                chiedono luce
                Lo sguardo opaco
                sempre fisso
                assente, sperduto
                ha bisogno di voce.
                Ho sempre parlato
                coi miei occhi.
                Ho usato parole
                amare, dure,
                strazianti, lamine
                che deturpano
                un'anima ferita.
                Voglio rialzarmi.
                Lo devo a te.
                La tua pace
                sarà la mia pace.
                Parlerò con te
                come sempre
                ci capiremo
                e tu mi ascolterai.
                Avrò solo sorrisi,
                teneri, dolcissimi.
                Ti accarezzerò
                con il cuore,
                senza parlare
                e tu mi sentirai.
                Via le lacrime.
                Via l'angoscia
                che logora l'anima.
                Voglio rialzarmi.
                Lo devo a te.
                Ed io ci riuscirò.
                Tu stammi vicino.
                Aspettami sereno.
                Camminerò con te
                chiuso nel cuore.
                Sento che te lo devo.
                Solo sorrisi, carezze,
                una malinconia pacata
                un rimpianto sereno.
                Addio, angoscia.
                Per me e per te
                solo infinito amore.
                Composta mercoledì 1 marzo 2017
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                  Scritta da: CINELLA MICCIANI
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Dolce riposo

                  Per giorni e giorni
                  come un fiume
                  in piena,
                  ho riempito
                  pagine intere
                  col mio dolore.
                  Ti ho detto solo
                  una parte minima
                  di ciò che volevo.
                  Non basterebbe
                  una vita intera.
                  Avrei tanto da dirti.
                  Primo fra tutti
                  il mio rimpianto
                  infinito, indelebile,
                  amaro, straziante.
                  Ieri, ormai notte,
                  guardavo il cielo
                  tutto risplendente
                  luminoso come mai.
                  Ho cercato tra tutte
                  la stella più bella
                  e ti ho parlato
                  non so per quanto.
                  Le parole correvano
                  s'accavallavano
                  s'involavano
                  con ritmo lento poi
                  sempre più incalzante
                  fino a prosciugare
                  l'anima sfinita
                  ma serena, appagata
                  quasi liberata.
                  In un istante ho sentito
                  il cuore più leggero
                  alato, quasi volante.
                  Per la prima volta
                  è tornato un sorriso
                  profumato di bene
                  e ho visto la stella
                  irradiar luce ovunque.
                  Ho nascosto ogni pena.
                  T'ho stretto forte a me
                  e con l'ultimo palpito
                  t'ho lasciato riposare.
                  Nessuno potrà mai
                  strapparti dal mio cuore.
                  Composta mercoledì 1 marzo 2017
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                    Scritta da: CINELLA MICCIANI
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Accenno di vita

                    Sto qui
                    seduta in disparte
                    lontana da tutti.
                    Non voglio parlare
                    neppure ascoltare.
                    All'improvviso
                    in lontananza
                    arriva il cicaleccio
                    d'un gruppetto allegro
                    che ride, schiamazza.
                    Sono ragazzi giovani.
                    Scherzano, corrono
                    s'abbracciano, vivono.
                    Con il cuore acciaccato
                    vorrei sparire lontano
                    ma resto lì a guardare.
                    Che strana cosa.
                    Mi sono allontanata
                    per stare un po' sola.
                    Cercavo un rifugio
                    ove nascondere
                    quel dolore lacerante
                    che non mi lascia mai.
                    Quel gruppetto gioioso
                    per un istante almeno
                    ha impegnato mente
                    occhi, cuore
                    a seguire grida, giochi.
                    Avevo dimenticato
                    come si può ridere
                    per una sciocchezza,
                    come si può tornar
                    bambini spensierati
                    senza un motivo vero.
                    Mi sono alzata
                    li ho superati
                    ho sorriso ancora
                    e sono andata via.
                    Che strana cosa.
                    Nel cuore una luce
                    che prima non c'era,
                    nell'anima un accenno
                    di quiete, di vita, di pace.
                    Composta mercoledì 1 marzo 2017
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