Poesie personali


Scritta da: Daniela Cesta
in Poesie (Poesie personali)

Armonia

Armonia strana e struggente che vaga nell'aria
evanescente, sfumata, vaga,

ma le prime gemme tra i grovigli dei rami spogli
qualcosa è nell'aria, trasparente, diafano, etereo,

lei è ancora incorporea, leggera, vaporosa e delicata,
il tocco è ancora fermo, la fata primavera è ancora imprecisa

osserva il bianco inverno che vuole resistere,
la meravigliosa fata intangibile, lo guarda con occhi celestiali

non è lontana, il suo tepore e il suo fascino avvolge l'inverno
che si scioglierà ai suoi piedi, ancora pigra e sonnolenta

ma tra poco si alzerà in tutto il suo splendore.
Composta domenica 5 marzo 2017
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    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie personali)

    Stelle

    Un cielo di stelle brillanti, sembrano parlare
    a volte sfrecciano veloci, fiammeggianti
    spezzano il respiro con la loro bellezza,

    trasmettono pace e umiltà, fanno sentire noi piccoli piccoli
    non possiamo raggiungerle, possiamo solo ammirare il loro scintillio
    firmamento che copre noi, un manto notturno che fa sognare noi

    noi siamo la polvere di quelle stelle caduta, materia stellare
    che appartiene all'universo, legame invisibile e misterioso
    la luce del giorno dona forza e vigore e tutto sembra chiaro

    il buio della notte ci dona disagio e paura,
    ma il luccichio delle stelle, sembra dire: coraggio!
    significato della nostra esistenza, grandezza di Dio dal profondo

    le anime e gli angeli vagano tra stelle e pianeti lontani.
    Un universo pieno di misteri e di miracoli
    osserviamo le stelle, noi facciamo parte di loro.
    Composta domenica 5 marzo 2017
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      Scritta da: Angela MORI
      in Poesie (Poesie personali)

      Piccola trasgressione

      Avevo voglia di tepore
      che nella grigia stanza non trovavo
      colma com'era
      di ricordi ed ossessioni
      d'amore e passione.
      Avevo voglia di colore
      di un bacio rubato senza cuore,
      di mani calde senza timore
      di scommesse folli e non false promesse d'amore.
      Lui era lì,
      sul ciglio della strada semivuota:
      un istante ed uno sguardo
      che valse forse una vita,
      una sfida, un rischio
      un palpito di cuore che tolse il respiro:
      un bacio azzardato, voluto, impazzito ad uno sconosciuto
      dagli occhi di ghiaccio e le labbra fuoco!
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        Scritta da: GENNY CAIAZZO
        in Poesie (Poesie personali)

        Non venirmi a dire che

        Non venirmi a dire che è normale,
        chi ama davvero non ti fa del male,
        già è difficile questa vita
        non manca mai una ferita,
        alla base di tutto c'è il rispetto
        deve esserci dentro e fuori dal letto,
        non venirmi a dire per stare insieme
        non ti preoccupare va tutto bene!,
        è tutto sbagliato se continua così
        ed io sono stanco di dirti sempre sì.
        Composta venerdì 26 febbraio 2016
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          Scritta da: TinaVilla
          in Poesie (Poesie personali)
          Oggi ti pensavo
          a memoria
          sorridendo da solo
          disegnandoti come non so fare.
          Da poco erano passati due caffè
          e le undici e dieci.
          Intelligente, ironica, dissacrante, sensibile.
          Mia.
          Anzi, sembri me
          ho annuito al vicino di tavolo, che subito ha cambiato posto
          ma con me non posso
          e allora ti tengo sulle ginocchia.
          Cambia molto a parte i vestiti?
          Tolti quelli restiamo gli stessi.
          Lo stesso sangue. La stessa anima in disparte.
          Sempre sembriamo cuori a teatro.
          E d'intima interpretazione
          di applausi
          e frusciare di rose portate correndo
          ti vengo a cercare.
          Forse lo so dove sei. Ma non mollo. Io non smetto.
          Mai ti metterò tra i compiti portati a termine
          perché ogni giorno possa nuovamente conquistarti.
          Non ce l'avrai con me
          se quando abbassi lo sguardo un po'
          ti amo proprio come non so fare
          sfuggo l'insistenza della vita
          e sotto alla tua luce sottolineo a matita l'attesa d'un bacio.
          Il suo verso.
          Una rima baciata tra il tuo collo nudo
          e i miei cieli sparsi dentro.
          Sei così bella abbracciata ai tuoi sogni.
          Chiedimi una volta ancora cosa vorrei essere da grande
          ora che le rughe sono comodi letti per dubbi e felicità
          qui
          nello spazio breve che ci separa
          mentre sembro indaffarato a racimolare qualche spicciolo
          per un caffè
          con la cassiera alle calcagna
          non ti lascio scivolare via.
          Ti osservo ancora un po'.
          Proverbiale distanza tra pensarti ed essere.
          Chiedimelo ancor
          e ti risponderò:
          uno degli infiniti soli caduto per sbaglio tra due labbra socchiuse;
          le tue.
          Perché non c'è altra meraviglia al mondo
          che possa in alcun modo trionfare l'anima
          per cui io possa mai
          in nessun'altra vita
          meritare di viverti. Di vivermi.
          Mi dici che ne valgo la pena.
          Parli di me.
          Delle mie poesie.
          In questo giorno di metà settembre.
          Il tuo pensiero
          mi corteggia tra le note di una stagione
          che giunge prossima all'apice del suo splendore
          e sembra un tutt'uno
          tra le foglie a terra che vestono il colore dell'autunno
          e il loro strambo modo di rincorrersi.
          Ne raccolgo una.
          Ha strane venature che l'attraversano.
          Ho interrotto la sua buffa corsa.
          Forse è questo che fa l'amore quando incontra due anime affannate come le nostre.
          Le solleva da terra lasciandole riposare l'una dentro l'altra.
          Per un po', oppure per sempre.
          Per quel buffo modo di rincorrersi.
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            Scritta da: TinaVilla
            in Poesie (Poesie personali)

            Ciancia del niente

            Sai certe volte è difficile,
            certe volte ti manca la terra,
            certe volte vorresti sprofondarci
            per sentirla tua
            per sentirti sua.
            Certe volte
            la terra
            vorresti mangiarla,
            riempirtici fino a non sentire
            per poi sentire.
            Cosa senti se senti?
            Senti il sale!
            E la terra si mescola con l'acqua. le lacrime sono l'acqua.
            Allora vedi
            perché le lacrime ti danno il colore del cielo.
            Ogni tanto ascolto Morgan.
            Ogni tanto bisogna applicare alla vita i puntini di sospensione,
            ha ragione.
            Ogni tanto...
            Perché matta come sei
            cambi di umore per un nonnulla, perché matta come sei
            hai sempre bisogno di cercare, perché matta come sei
            non ti basta mai niente,
            perché matta come sei
            vivi talmente intensamente i sogni che
            fai confusione col reale,
            perché matta come sei
            chi lo sa che vuoi
            o meglio se vuoi
            perché se voglio
            allora voglio essere luogo
            e tempo infinito
            e perdermi.
            Voglio perdermi!
            Ho sempre voluto perdermi.
            Cianciare...
            Io ciancio.
            Me lo dice sempre un mio amico toscano.
            Scusa,
            mi sono sfogata con te
            che non c'entri niente
            e niente poi è successo
            ma mi prendono questi momenti di niente.
            Non lo so se mi capisci
            e alla fine non conta.
            sono parole che stavan lì
            e dovevano uscire
            ma per niente.
            Ecco,
            questo c'è di nuovo:
            il mio bipolarismo è peggiorato col tempo.
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              Scritta da: Mauro Albani
              in Poesie (Poesie personali)

              Indaco

              Erano indaco i suoi occhi mentre guardava i suoi gatti che dormivano dopo un pasto abbondante
              La dolcezza del suoi occhi puliva l'anima da ogni tormento da ogni paura
              Stati d'animo che mutano in funzione della luce che lei emana
              Lei come un vetro rigato dalla pioggia cambia sempre prospettiva
              Ma il suo cuore è sempre aperto ad ogni approdo
              Il mare è la sua pace ed il vento la sua destinazione.
              Nessun luogo è per sempre nessuna vita è per sempre nessun amore è per sempre
              Sola nel tramonto i suoi occhi indaco si dirigono altrove verso un altro vento un'altra vita un altro amore.
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