Poesie personali


Scritta da: CINELLA MICCIANI
in Poesie (Poesie personali)

Era lì

Era lì
con quella tazza
che fumava
come ciminiera.
Un cucchiaino
in una mano
nell'altra la brioche
che non si decideva
a mettere in bocca.
Due occhi immensi
roteavano intorno
quasi temesse
d'essere fermato.
Li sgranava impaurito
guardava il tazzone
ma non mangiava.
In quel momento
arriva una donna,
viso dolce, tenero
sorriso radioso.
Si china su di lui
gli parla piano.
Il bimbo sorride
sgrana gli occhi
si tuffa nella tazza.
Rialza il visetto
col naso schiumato
e gocce colanti
dal piccolo mento.
Sembrava un altro.
Era digiuno da giorni.
In quel momento
pregai il Signore.
Fà, Signore,
che manchi a noi
il cibo per saziarci.
Non permettere più
che sia un bambino
a soffrire la fame.
Le sue piccole spalle,
già tanto provate,
non possono portare
il peso immane
degli errori altrui.
Composta martedì 21 febbraio 2017
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    Scritta da: CINELLA MICCIANI
    in Poesie (Poesie personali)

    Immagini vere

    Sola
    coi miei pensieri
    mi stringo forte a te
    per non sentire
    la tua mancanza.
    In verità sei qui
    chiuso nel cuore
    come sempre.
    Mentre t'aspetto
    sfoglio le pagine
    della nostra vita
    e vedo scorrere
    immagini stupende
    che colorano
    la mia anima
    di mille sfumature.
    Volgo lo sguardo
    intorno a me.
    Tutto mi parla
    dei nostri momenti.
    Sono pennellate
    di vita vera.
    Un arcobaleno
    dai mille colori
    illumina un universo
    tempestato
    di lucenti sogni
    magiche speranze.
    Come in un film
    le immagini scorrono
    s'accavallano veloci.
    Foto, ricordi, istanti
    si dipanano
    in un collage
    di sentimenti
    che la mente proietta
    e il cuore assorbe
    assetato d'amore.
    Gira la chiave all'uscio.
    Sei qui, sorridi.
    Ti corro incontro.
    Sono un sorso di vita
    stretto forte a te.
    Composta martedì 21 febbraio 2017
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      in Poesie (Poesie personali)

      Le macchie della coscienza

      Mi risveglio al mattino
      con la coscienza schiarita
      ma dopo appena due passi
      di già si è ingiallita
      se un tizio per strada
      di tutto punto vestito
      con borsa e libri in mano
      vuol insegnarmi la vita.
      Comincia il lavoro,
      non è passata che un'ora,
      e un paziente disturbato
      quasi quasi mi offende
      se da solo pretende
      la risonanza cerebrale
      per la sua turba mentale.
      Proprio qui la coscienza
      mi si fa annerita
      e con la mente adirata
      divento paonazzo...
      chiunque viene adesso
      lo prendo per pazzo.
      In tanto trambusto, però,
      con tosse e dispnea
      mi sfugge una bronchite
      anche se il malcapitato
      invoca la terapia.
      Son davver molto stanco
      e torno a casa stordito,
      ma al rimbrotto di mia moglie,
      tra colori ed umori,
      mi ritrovo seppellito.
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        Scritta da: dantino
        in Poesie (Poesie personali)

        amo

        Amo essere della parte del mondo quella meno pesante,
        le impronte leggere che non lasciano inutili tracce,
        amo essere le mani che scaldano con una carezza,
        la pioggia che disseta l'arsura e che spegne le guerre,
        perché... non sono le superfici a fare il mondo ruvido,
        sono le barriere,
        quegli inutili spigoli umani.
        Composta domenica 19 febbraio 2017
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