Poesie personali


Scritta da: phoebe1987
in Poesie (Poesie personali)
Non è amore, ciò che non brucia sulla pelle
con lacero ardore.
Il tormento si prende gioco di me;
mentre di te il pensiero abita i miei sogni,
Senza mai lasciar che la solitudine rechi sconforto.
Non so che cosa devo fare...
La mia strada è altrove dal posto
in cui il mio cuore vorrebbe dimorare.
Chiuse le porte,
dinnanzi le mie speranze
che, come lacrime,
sono pronte a lasciare i rimpianti riaffiori,
legati ad un solo passato,
che non potrà mai esser cancellato;
per sempre indelebile,
sarà scritto d'affettuose parentesi
ed emozioni eterne,
come il tempo in cui sono trascorse.
Eterno sarà il mio ricordo,
verso ciò che di più caro ho stretto
troppo poco fortemente
per evitare che sfuggisse,
quasi un lampo avesse inghiottito il mio cuore,
dandolo in pasto alla preannunciata tempesta.
Irreali risuonano i tuoni
e la mia anima grida la tua assenza.
Il segreto del mio amore, come uno scoglio,
sfida il mare,
cosciente che il tempo
porterà la sua forza alla resa,
ma se anche non avrà più spigoli per lottare,
resterà scoglio, per sempre
più duro dell'immenso mare.
Composta martedì 22 luglio 2008
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    in Poesie (Poesie personali)
    Libero.
    Azzurro ovunque,
    mi muovo sospinto da brezza leggera,
    gradevole galleggiare,
    dondolarmi, rigirarmi,
    l'infinito mi circonda, cielo terso tutt'attorno.
    Pace.
    Enormità celeste ovunque.
    Il sole mi riscalda,
    niente più mi turba.
    Sono nuvola,
    non svegliatemi.
    Composta mercoledì 18 novembre 2009
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      in Poesie (Poesie personali)
      Navigando a vista, sospinto dal venti girovago senza meta.
      Le onde cullano le incertezze e affondano le mie sicurezze.
      I venti lacerano il mio volto, il dolore mi parla, sono vivo, ancora...
      Cerco dentro me un motivo per proseguire in questo strazio,
      Io contro me stesso, combatto ciò che sono, la mia vittoria muterà il mio essere.
      Composta mercoledì 18 novembre 2009
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        in Poesie (Poesie personali)

        Fantasie

        Dall'alto delle mie fantasie giudicavo la realtà inutile e inferiore,
        non sapevo di vivere su un castello di carte
        che al primo colpo di vento è stato spazzato via.
        Sono caduta di schianto in quella squallida realtà
        e non c'erano rose ad attendermi ma le loro spine a ferirmi.
        Composta nel 2009
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          Scritta da: Giò giò 78
          in Poesie (Poesie personali)

          Inno all'amore

          Se qualcuno mi chiedesse ora,
          dov'è l'amore?
          Io gli risponderei è facile, è qui!
          La tengo stretta nella mano,
          Il suo nome e Pepì.
          Oh Pepì, mio grande amore,
          Tu sei la gioia del mio cuore,
          Venere dei miei sensi,
          Musa di tutte le mie fantasie.
          Oh Pepì, spegniamo il sole,
          così il giorno sarà costretto a vestirsi di sera,
          e la luna da fondo farà,
          alla nostra spregiudicata corte.
          Che all'amore facciamo da giorni,
          sfuggente sempre dai nostri tempi.
          Oh Pepì, fermiamo il tempo,
          così da poter stare insieme ogni momento.
          Rompiamo tutti gli orologi,
          sdraiamoci sotto un grande albero,
          e tenendoci stretti guarderemo l'ombra dei rami.
          Capiremo così, che il tempo passa,
          e magari rimanendo in silenzio,
          il tempo non si accorgerà di noi.
          Oh Pepì
          mano di angelo,
          che cacci i cattivi pensieri,
          sfiorando il mio capo.
          Tu sei la risposta
          ed io la domanda.
          L'amore allora, esiste davvero!
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            Scritta da: Mariella Mulas
            in Poesie (Poesie personali)

            Serenate

            Serenate
            canto alla mia
            irrequieta
            voglia di cieli
            di libertà.
            Serenate d'auspicio
            a risuonare
            nelle menti chiuse,
            in ogni contrada di coscienze
            che patiscono
            penombre di sommesso silenzio.
            Serenate allegre,
            echi
            di respiri in montagna,
            a squarciagola intonate
            da parole accostate
            a voli d'aquile,
            pronte a inseguir
            una preda solo foriera di lamenti.
            Armoniose serenate al ritmo di risacca,
            granelli di sabbia di speranza
            sul cuore del mare,
            onde spumeggianti di sorrisi su scogli
            dove inusuali ma tenaci fiori,
            sbocciati al sole dell'impossibile,
            annunciano che, radiosa,
            può rinascere la primavera
            nell'anima.
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              Scritta da: MARCO CASTELLETTI
              in Poesie (Poesie personali)

              Io

              Io uomo, maschera comica e tragica,
              io vulnerabile e fragile, sospeso tra ciò che è e ciò che sarà,
              io mistero irrisolto, domanda abbozzata e risposta taciuta,
              io nato incredulo e cresciuto illuso,
              io che mi dibatto disperatamente per evitare una morte non voluta,
              io piedi per terra sguardo in avanti e testa tra le nuvole,
              io che niente so di Dio e che soltanto qualcosa di me conosco,
              io figlio di una terra splendida e severa,
              io evanescente riflesso di luce del sole sull'acqua,
              io.
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                Scritta da: Marhiel Mellis
                in Poesie (Poesie personali)

                Ascoltami

                Ascoltami...
                Odi il tempo
                che sussurra ricordi.
                Odi voci
                che come nastri multicolori
                adornano frasi rinchiuse
                ancor di timidezza.
                Ti leggo,
                nei pensieri,
                nelle pagine del tuo io,
                e scorro fogli di vita
                ricercando attimi
                che scintillino
                nelle notti
                dove tutto tace
                e sospirino solo di sogni
                che hanno sfiorato
                desideri d'amore.
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                  Scritta da: phoebe1987
                  in Poesie (Poesie personali)
                  È così bello veder scendere la sera.
                  Cala il buio lentamente e, nonostante sia Gennaio, il freddo non è più così pungente.
                  Mentre su di un cielo limpido e sereno, soavemente scende la sera: leggera, come un sottile velo impalpabile e pacato.
                  i colori, a poco, a poco, si spengono ed i lampioni debolmente mostrano la loro fioca luce, segnando l'avvento della notte...
                  e poi le stelle, placide nel loro brillio incantato.
                  Tutto si carica della magia del loro risplendere, come se solo la loro presenza potesse donare speranza.
                  Ora scende mesto il freddo, che sfiora la mia pelle con dolcezza.
                  Penso alle stelle ed osservo i sorrisi della gente, l'amore verso i loro cari, i loro bambini, luci della loro vita.
                  Al buio, essi risplendono più delle stesse stelle, lasciando impressi, in chi li cattura abilmente, un senso di gioia e pace, ammaliante. Non vi dev'esser nulla nella vita di più appagante: un sorriso. Così mi sovviene alla mente tutto ciò che non ho e che non manca di lasciarmi così, in sospeso, attanagliata da un senso implacabile di vuoto surreale, quale ultraterreno. Ciò che vado cercando è l'impossibilità di un amore indissolubile, quanto inarrivabile, quale la sua natura tormentata.
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                    Scritta da: Daduncolo
                    in Poesie (Poesie personali)

                    A un passo da te

                    C'è una voce che risuona e corre via nell'aria, è un canto di un angelo volato via.
                    Quando l'amore è l'unica forza per cui lottare, tra me e la paura c'è un senso di pace.
                    Dispiace che sia finita così, c'era ancora molto che avrei voluto fare, c'era ancora una possibilità, e dietro l'angolo sentivo di essere così vicino a te.
                    Mi ricordo gli spari uno dietro l'altro, mentre le parole morivano in gola.
                    Ho visto così il mio sogno morire alla luce del giorno, e lentamente finivo per piangere.
                    Così vaga l'anima nel buio, laddove si è spenta anche l'ultima luce.
                    Quando l'amore è l'unica forza per cui lottare, tra me e la paura c'è un senso di pace.
                    Sono dispiaciuto così malamente, proprio ora che avevo quasi afferrato la sua mano, m'inchino rammaricato.
                    Penserò a lungo fingendo che sia tutto a posto, e dietro le ultime parole si nasconde la semplice storia di un amore.
                    Così scosso da un brivido mi volto e dico addio.
                    Se morire sia come dire ti amo, ripeterei il mio gesto in eterno.
                    Composta martedì 17 novembre 2009
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