Poesie personali


Scritta da: Giò giò 78
in Poesie (Poesie personali)

Inno all'amore

Se qualcuno mi chiedesse ora,
dov'è l'amore?
Io gli risponderei è facile, è qui!
La tengo stretta nella mano,
Il suo nome e Pepì.
Oh Pepì, mio grande amore,
Tu sei la gioia del mio cuore,
Venere dei miei sensi,
Musa di tutte le mie fantasie.
Oh Pepì, spegniamo il sole,
così il giorno sarà costretto a vestirsi di sera,
e la luna da fondo farà,
alla nostra spregiudicata corte.
Che all'amore facciamo da giorni,
sfuggente sempre dai nostri tempi.
Oh Pepì, fermiamo il tempo,
così da poter stare insieme ogni momento.
Rompiamo tutti gli orologi,
sdraiamoci sotto un grande albero,
e tenendoci stretti guarderemo l'ombra dei rami.
Capiremo così, che il tempo passa,
e magari rimanendo in silenzio,
il tempo non si accorgerà di noi.
Oh Pepì
mano di angelo,
che cacci i cattivi pensieri,
sfiorando il mio capo.
Tu sei la risposta
ed io la domanda.
L'amore allora, esiste davvero!
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    Scritta da: Mariella Mulas
    in Poesie (Poesie personali)

    Serenate

    Serenate
    canto alla mia
    irrequieta
    voglia di cieli
    di libertà.
    Serenate d'auspicio
    a risuonare
    nelle menti chiuse,
    in ogni contrada di coscienze
    che patiscono
    penombre di sommesso silenzio.
    Serenate allegre,
    echi
    di respiri in montagna,
    a squarciagola intonate
    da parole accostate
    a voli d'aquile,
    pronte a inseguir
    una preda solo foriera di lamenti.
    Armoniose serenate al ritmo di risacca,
    granelli di sabbia di speranza
    sul cuore del mare,
    onde spumeggianti di sorrisi su scogli
    dove inusuali ma tenaci fiori,
    sbocciati al sole dell'impossibile,
    annunciano che, radiosa,
    può rinascere la primavera
    nell'anima.
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      Scritta da: MARCO CASTELLETTI
      in Poesie (Poesie personali)

      Io

      Io uomo, maschera comica e tragica,
      io vulnerabile e fragile, sospeso tra ciò che è e ciò che sarà,
      io mistero irrisolto, domanda abbozzata e risposta taciuta,
      io nato incredulo e cresciuto illuso,
      io che mi dibatto disperatamente per evitare una morte non voluta,
      io piedi per terra sguardo in avanti e testa tra le nuvole,
      io che niente so di Dio e che soltanto qualcosa di me conosco,
      io figlio di una terra splendida e severa,
      io evanescente riflesso di luce del sole sull'acqua,
      io.
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        Scritta da: Marhiel Mellis
        in Poesie (Poesie personali)

        Ascoltami

        Ascoltami...
        Odi il tempo
        che sussurra ricordi.
        Odi voci
        che come nastri multicolori
        adornano frasi rinchiuse
        ancor di timidezza.
        Ti leggo,
        nei pensieri,
        nelle pagine del tuo io,
        e scorro fogli di vita
        ricercando attimi
        che scintillino
        nelle notti
        dove tutto tace
        e sospirino solo di sogni
        che hanno sfiorato
        desideri d'amore.
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          Scritta da: phoebe1987
          in Poesie (Poesie personali)
          È così bello veder scendere la sera.
          Cala il buio lentamente e, nonostante sia Gennaio, il freddo non è più così pungente.
          Mentre su di un cielo limpido e sereno, soavemente scende la sera: leggera, come un sottile velo impalpabile e pacato.
          i colori, a poco, a poco, si spengono ed i lampioni debolmente mostrano la loro fioca luce, segnando l'avvento della notte...
          e poi le stelle, placide nel loro brillio incantato.
          Tutto si carica della magia del loro risplendere, come se solo la loro presenza potesse donare speranza.
          Ora scende mesto il freddo, che sfiora la mia pelle con dolcezza.
          Penso alle stelle ed osservo i sorrisi della gente, l'amore verso i loro cari, i loro bambini, luci della loro vita.
          Al buio, essi risplendono più delle stesse stelle, lasciando impressi, in chi li cattura abilmente, un senso di gioia e pace, ammaliante. Non vi dev'esser nulla nella vita di più appagante: un sorriso. Così mi sovviene alla mente tutto ciò che non ho e che non manca di lasciarmi così, in sospeso, attanagliata da un senso implacabile di vuoto surreale, quale ultraterreno. Ciò che vado cercando è l'impossibilità di un amore indissolubile, quanto inarrivabile, quale la sua natura tormentata.
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            Scritta da: Daduncolo
            in Poesie (Poesie personali)

            A un passo da te

            C'è una voce che risuona e corre via nell'aria, è un canto di un angelo volato via.
            Quando l'amore è l'unica forza per cui lottare, tra me e la paura c'è un senso di pace.
            Dispiace che sia finita così, c'era ancora molto che avrei voluto fare, c'era ancora una possibilità, e dietro l'angolo sentivo di essere così vicino a te.
            Mi ricordo gli spari uno dietro l'altro, mentre le parole morivano in gola.
            Ho visto così il mio sogno morire alla luce del giorno, e lentamente finivo per piangere.
            Così vaga l'anima nel buio, laddove si è spenta anche l'ultima luce.
            Quando l'amore è l'unica forza per cui lottare, tra me e la paura c'è un senso di pace.
            Sono dispiaciuto così malamente, proprio ora che avevo quasi afferrato la sua mano, m'inchino rammaricato.
            Penserò a lungo fingendo che sia tutto a posto, e dietro le ultime parole si nasconde la semplice storia di un amore.
            Così scosso da un brivido mi volto e dico addio.
            Se morire sia come dire ti amo, ripeterei il mio gesto in eterno.
            Composta martedì 17 novembre 2009
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              Scritta da: Malko
              in Poesie (Poesie personali)

              Fine

              Un giorno come tanti,
              non importa quale
              sono solo ore minuti
              tutti uguali
              come granelli di sabbia
              anonimi nella spiaggia
              della vita,
              tempo che scorre
              muovendo le lancette
              del grande gioco.
              Giorni diversi solo
              nei ricordi
              diversi nel colore
              dato dal tempo,
              mai uguale
              agli occhi del cuore.
              Non ricordi i perché,
              lui non c'è più
              era l'amore la gioia,
              gridi il suo nome,
              difficile averlo ancora
              ritrovi le lacrime
              il loro sapore amaro,
              invochi il suo nome,
              ma il silenzio spegne i suoni,
              mentre il pianto nega il dolore,
              aspetti la fine,
              cosciente che solo lei
              porterà un nuovo
              inizio.
              Composta giovedì 10 settembre 2009
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                Scritta da: Malko
                in Poesie (Poesie personali)

                Come sabbia

                Il tramonto
                ti sorprende
                sulle strade dell'anima,
                non ricordi
                i primi passi
                del tuo viaggio,
                mentre pensieri
                come sconosciuti
                camminano lenti e
                si accalcano
                in uno strano corteo
                senza una meta,
                alcuni fermi guardano
                il tuo passare
                li scansi per proseguire,
                e dare un senso
                al tuo andare.
                Mentre la notte
                nasconde
                senza colpa
                le bugie del giorno
                incontri i sogni
                che ti hanno
                aiutato a volare,
                caduti anche loro
                come granelli di sabbia
                nella clessidra
                dell'indifferenza,
                dimenticati per sempre
                sulla spiaggia del tempo.
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                  Scritta da: Marzia C.
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Tu

                  Ieri ho sognato di te...
                  Pensavo di vedere solo cose belle
                  e invece nel sogno,
                  si sono rifugiate le paure più profonde...
                  e ti ho visto:
                  mostro cannibale
                  mangiare il mio cuore
                  e belva feroce
                  dilaniare le mie carni
                  e malattia mentale
                  impadronirsi del mio intelletto
                  e terrificante dolore
                  squarciarmi l'anima.
                  Poi ho aperto gli occhi.
                  Ho ricordato te.
                  E sei tornato quello di sempre.
                  Composta nel maggio 2007
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                    Scritta da: Marzia C.
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Scrivo

                    Scrivo parole di sangue,
                    parole che gocciano via
                    dalla vena che ho in mano.
                    Scrivo di parole ferite,
                    che lacrimano gocce rosse
                    su di un viso bianco.
                    Scrivo a riversare il dolore
                    e il sangue pulsa più forte,
                    quasi a voler sgorgare.
                    Scrivo per non piangere,
                    per non macchiare il cuore di altro dolore.
                    Scrivo perché non parlo,
                    perché dalle mie labbra
                    non volano più farfalle.
                    Scrivo e sogno in bianco e nero.
                    Scrivo parole di sangue,
                    per cercare il colore dei miei sogni.
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