Poesie personali


Scritta da: Brunason
in Poesie (Poesie personali)

Vera quiete

Aspetto e sogno,
in (im)paziente attesa,
Mirabile pace.

In silenzio osservo
lo scorrer del tempo,
Cristallina trasparenza.

Ormai nulla può smuovere
il mio fragile sentire.
Forza soave.

Nella quiete più vera,
mi agito quieta.
Imperturbabile agitazione.
Composta mercoledì 2 dicembre 2009
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Sir Jo Black
    in Poesie (Poesie personali)

    In questa sera malata

    In questa luce scura,
    in questa sera malata,
    pezzi di me avanzano.

    Cerco violentemente:
    odori, sapori, sensi.
    Cerco vita e sento morte.

    In questa luce scura,
    in questa sera malata,
    s'aprono tristi percorsi.

    Margini della viuzza
    sorridono per vivere,
    vendere odori e sensi.

    In questa luce scura,
    in questa sera malata,
    si compie solitudine e abbandono.

    In cambio di sorrisi,
    dolce e amaro, il mio.

    Ancora vuoti passi soli
    in questa sera malata,
    in questa luce oscura.
    Composta mercoledì 4 novembre 2009
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Rossella Porro
      in Poesie (Poesie personali)

      Nulla è più

      Dinanzi a te sono sempre un perdente
      ripongo le armi
      non ho più voglia di ferirmi.
      Taccio e ascolto
      il rumore dell'aria
      che fende brandelli di carne.
      Nulla è più dovuto.
      Il tempo gela ogni
      misera speranza
      Nel rancore è riflessa
      la mia anima inquieta.
      Nulla è più certo.
      Le radici spezzate.
      Dovrei capire
      il non detto
      l'inespresso celato
      in angusti rifugi
      che non sono più casa.
      Perso è per sempre
      l'ineffabile laccio
      un tempo legame
      oggi catena
      che stringe l'anima
      esausta che assapora
      l'amara sconfitta.
      Tutto è perduto
      ripongo le armi
      nessun armistizio
      sono solo
      sconfitto.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Carlo Peparello
        in Poesie (Poesie personali)

        Inganni

        Se cerchi la fortuna lascia stare gli amuleti
        Se cerchi la verità lascia stare i preti
        Diffida di ancor man e pontefici
        di opinionisti e politici
        Lascia stare esempi da copertina
        Non invidiare il vip e la ballerina
        Diffida del circo e della corrida
        Di chi urla coraggio e fugge la sfida
        Strappati di dosso il clamore
        Ritrova colore e calore
        Non vergognarti di sorridere
        Non aver paura di percorrere
        Non disdegnare la novità
        Non finire in parità
        Nessuno ti aspetta
        Non avere fretta.
        Composta martedì 1 dicembre 2009
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Jutka Csakanyi
          in Poesie (Poesie personali)

          Ho sognato di te

          Ho sognato di te.
          Sai che sono veri i sogni?
          È tardi per prendere le tue mani,
          ora sono rami.
          Sei tornato alla terra
          da lì che tu venivi.
          Rosso carminio i tuo soffio,
          quando mi aliti.
          I tuoi occhi mi guidano,
          sono colori su sfondo nero.
          I miei passi di velluto,
          sono il tuo sguardo d'autunno.
          Né vita, né morte,
          né stagioni sono cambiati
          nel lungo cammino, e nel breve l'arrivo.
          Ti ricordi di me?
          Ora ombre sovrastano la mia di ombra,
          ma nell'alba del giorno
          ti cerco ancora.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Jutka Csakanyi
            in Poesie (Poesie personali)

            Il passato

            Fiori secchi, fiori oscuri e chiari,
            alzano i petali verso il mare.
            Rumore calmo e onde nervose del vento,
            sbattono contro il mio alito di sale.

            Silenzioso universo in agguato,
            per attirare le anime in pena.
            Fantomatici rami di alberi,
            aprono le mani,
            ore lunghe, ora corte.

            Comunicazione visiva,
            non ci sono più versi, né parole,
            enormi masse nere,
            si appoggiano sulla terra stanca,
            vecchia terra bagnata,
            dalle lacrime versate,
            dalla gente che ora non c'è,
            ma è esistita una volta.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: DolceBuba
              in Poesie (Poesie personali)

              Lo scampolo

              Il vento d'oriente
              bacia la mia pelle accaldata,
              mentre inspirando mi inebrio
              di noce moscata e di cannella.

              Mi soffermo ai bazar,
              nel dedalo di strade strette:
              vorrei tanto quell'abito,
              - non è in vendita,
              ha i colori variopinti
              e finemente è ricamato -
              sentirlo mio,
              mentre scivola sul mio corpo
              avvolgendone le curve.

              Ora mi resta di lui
              solo il rimpianto - persistente -
              di non averlo avuto
              e il ricordo dell'aroma dolciastro
              delle spezie, che aderiva
              come vernice a tempera
              ai muri delle case in quelle vie.

              Ne ho potuto solo accarezzare
              - per poco, con la mano -
              la morbida vellutuosità:
              - uno scampolo di tessuto prezioso,
              nascosto tra innumerevoli stracci di juta.
              Composta domenica 29 novembre 2009
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Carlo Peparello
                in Poesie (Poesie personali)

                Canzone

                Smetti di pensare se la cosa ti fa male
                Come disse quel profeta che non giunse mai alla meta
                Abbi fretta di dannarti e non di perdonarti
                Serve calma e concentrazione
                o diventi salma in putrefazione
                Ascolta il dolore a denti stretti
                sopporta in silenzio e non dolerti
                Arriverà il carro dei giulivi
                cigolante su picchi e declivi
                salta sopra e copri la testa
                Anche nel deserto arriva la festa
                Solitario parlerai con te stesso
                ti ammirerai e ti darai del fesso
                l'importante ed essere sinceri
                essere vulnerabile e andarne fieri
                La perfezione annoia e tutto ingoia
                l'umanità rende unici e scaccia la boria
                Ennesimo verso per un umile chiusura
                scansare il male e cercare la cura
                Senza paura, senza paura.
                Composta domenica 29 novembre 2009
                Vota la poesia: Commenta