Poesie personali


Scritta da: Ida Pupillo
in Poesie (Poesie personali)

Non ho paura

Non ho paura del baratro oscuro
in cui mi ritrovo tutte le volte che cado;
Non ho paura di chi mi circonda e
con l'inganno mi tende la mano;
non ho paura di essere coinvolta
da chi mi sussurra:
"Cosa vuoi che sia, solo una volta!"
Non ho paura della notte che cala
celata da milioni di stelle,
accarezzata dal silenzioso fruscio
della natura dormiente.
Non ho paura delle mie debolezze e
delle mie incertezze poste dinanzi
a mille tentazioni perché ho l'innata
forza che si oppone spinta dalla ragione!
Ma ho paura di chi tanto fragile,
vive una tormentata esistenza
in un mondo che non dà scampo
e non lascia alcuna traccia di quelle vite spezzate
negli anni fiorenti, scaraventate ai margini
di una spietata società.
Ho paura di sognare giorni migliori senza violenza e
senza indigenza e risvegliarmi circondata da ragazzi
intrappolati nel tortuoso tunnel della droga, sorretti
da un bicchiere di troppo che li rende protagonisti
della prima pagina di un pallido quotidiano.
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    Scritta da: Ida Pupillo
    in Poesie (Poesie personali)

    L'ultimo raggio di sole

    Avvolti dal turbine di mille pensieri,
    inondati dal vortice della vita,
    nello splendore del primo raggio di sole
    percorriamo gli abissi del nostro cammino.

    Teatro di mille avventure, protagonista assoluto
    nell'incertezza delle tue paure speri ogni giorno
    di non affondare per non essere additato come un inutile relitto.
    Provi a remare con tutte le forze nella lunga e turbolenta traversata
    e ti pare molto più semplice lasciarsi trascinare dalla corrente
    senza opporsi inutilmente.
    Ciò che appare non sempre è!
    Le scelte ci conducono in diverse direzioni,
    affermiamo la nostra libertà edificando il nostro destino
    l'Amore, la Pace, la Giustizia sono gli appigli a cui aggrapparsi
    per non andare a fondo in un mondo che si nutre ancora di Guerra, Ingiustizia, Arroganza e Odio e non smetterà mai di contare le sue vittime.

    Avvolto dal turbine di mille pensieri,
    inondato dal vortice della vita,
    si è spento con grande dolore
    anche l'ultimo raggio di sole!
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      Scritta da: mikele74
      in Poesie (Poesie personali)

      Apatia

      Giorni dove a fatica guido il mio operato,
      fuggente e scivolosa volontà di fare.

      Energie ridotte, non minimamente sfruttate.

      Il corpo ha deciso di legarsi ad un palo e non far niente...

      Credo sia una sorta di ribellione per ottenere da me qualcosa.

      Ho forse solo bisogno di trovare nella solitudine un confronto per chiarire quanto e cosa io debba fare per aprire quel lucchetto...?

      Stento addirittura a ragionare, pare giornata sbagliata per ottenere risultati...!

      Salterei a piè pari verso domani ma detesto buttare nel cestino un intero giorno,

      detesto sprecare attimi che potrebbero essere preziosi.

      Credo che mi serva capire il perché succede ciò per poter riattivare le mie funzioni...

      credo che mi serva rilassare il pensiero...

      o forse... una passeggiata... in riva al fiume.

      Si, credo che andrò a passeggiare in riva al fiume.
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        Scritta da: Umberto Capotummino
        in Poesie (Poesie personali)

        La luce dell'iride

        Crisalide di fiamma
        per chiare anse d'aria
        per tropismi di luna
        e giunchi reclini
        la dolce nuvola mi sfiora.
        Nei giardini dello sguardo
        il diamantato orizzonte
        lascio innalzare:
        isola mattinale
        farfalla iridata
        crepiti sul vuoto,
        per fiori tracimati
        per curve polveri
        o petali sereni
        induci livree
        parole gemmate
        sulla meridiana dei sensi.
        L'angelo al centro del vento
        mostra la via,
        nello stormire dell'iride
        freme l'aria nascosta
        lieve espandersi
        dei cieli d'oro.
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          Scritta da: Umberto Capotummino
          in Poesie (Poesie personali)

          La fonte

          Nel soffio della sera
          la luna sale e traspare,
          dal mio soffice vortice
          immerso nella fonte
          specchio l'espandersi delle onde,
          gli uccelli nei riflessi.
          Dalla campagna stellata
          s'alza il buio delle stoppie.
          Un fascio di giorni striati
          fa corpo con te amore,
          dietro la curva della strada.
          Nel mattino nitido
          di una stagione a venire
          con il cielo nelle linee della mano
          al barbaglio della polvere
          ti vedo camminare.
          Nel tempo chiaro come un'anfora
          un angelo gira su sé
          curva superficie dello sguardo.
          Con il bisbiglio del tempo
          anche il cuore s'illumina.
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            Scritta da: Simona Giorgino
            in Poesie (Poesie personali)

            Anima

            Chi sei tu,
            anima
            che cerco dappertutto,
            sin nelle vene mie?
            Sei vestita di donna,
            i tuoi capelli lunghi
            al vento,
            tra la gente,
            nelle strade.
            Chi sei,
            dolce inquietudine,
            verità rinnegata,
            sfuggevole soffio di vita?

            Chi eri,
            quando ieri mi accarezzavi
            e sorridevi,
            quando ieri mi dicevi
            parole d'amore?
            Chi eri,
            tu che m'imprigionasti
            nell'ombra del desiderio
            e della necessità,
            tu che mi legasti a te
            con una corda chiamata cuore,
            con una corda spessa
            da potermici impiccare?
            Tu eri l'amore.

            Chi sei allora,
            tu,
            anima che addolora?
            Composta venerdì 4 dicembre 2009
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              Scritta da: Simona Giorgino
              in Poesie (Poesie personali)

              Pallidi d'amore

              La dolorosa quiete
              del nostro quotidiano vivere
              ci porta via,
              lontano,
              dove poter scordare.
              Non c'è foglia che si muova,
              non un brivido che scorra,
              solo cuori
              pelli bianche
              suoni inerti
              e corpi stanchi,
              non un velo
              che nasconda
              la mestizia più profonda,
              eppur pare che talvolta
              nasca un riso su quei volti,
              e non siamo mai lontani:
              nel percorso silenzioso
              c'è un affetto che ci lega,
              siamo soli
              stanchi e pallidi
              ma nel cuor ancor sussulta
              ciò che Dio volle per noi.
              Composta lunedì 23 aprile 2007
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                Scritta da: Simona Giorgino
                in Poesie (Poesie personali)

                Quando verrà

                Affligge sapere
                che mi prenderà
                quando sgomenta
                tremerò di paura
                di fronte a un brivido
                che già conobbi.
                Bambina incurante andavo
                per le vie del paese
                giocando i giochi
                di chi non voleva crescere.
                Presi con me il coraggio d'essere
                e andai insieme al vento
                furioso di distruggere.
                Vidi il mondo
                lessi la vita
                scavalcai portoni
                abbandonai sogni.
                Mi prese poi un giorno
                ch'ero già cresciuta
                sotto le pelli
                di un corpo nudo
                a animo vulnerabile
                mi trovò già pronta.
                Con gli occhi sbarrati
                scacciai la paura,
                forza non era
                era rinuncia.
                Quando mi prenderà
                sarò già sua,
                forte nella mia resa.
                Composta domenica 22 aprile 2007
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Risvegli

                  Rapide nel cielo passano
                  onde oro e vermiglio
                  lanciano messaggi d'amore
                  a fanciulli dal cuore puro.

                  Aspettano il risveglio
                  sonnecchiando lente sul vento

                  Urlano "uscite tutti
                  il nostro spettacolo correte a vedere"
                  giocano a nascondino con le stelle
                  poi rincorrono
                  la luna che assonnata và a riposare.
                  Chiamano il sole a gran voce
                  perché potente arrivi.

                  Solleticano nuvole dispettose
                  facendole arrossire
                  e come il mare riempiono il cielo
                  e gli occhi di chi può vederlo
                  e il loro cuore.

                  È l'alba.
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