Poesie personali


Scritta da: Umberto Capotummino
in Poesie (Poesie personali)

La fonte

Nel soffio della sera
la luna sale e traspare,
dal mio soffice vortice
immerso nella fonte
specchio l'espandersi delle onde,
gli uccelli nei riflessi.
Dalla campagna stellata
s'alza il buio delle stoppie.
Un fascio di giorni striati
fa corpo con te amore,
dietro la curva della strada.
Nel mattino nitido
di una stagione a venire
con il cielo nelle linee della mano
al barbaglio della polvere
ti vedo camminare.
Nel tempo chiaro come un'anfora
un angelo gira su sé
curva superficie dello sguardo.
Con il bisbiglio del tempo
anche il cuore s'illumina.
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    Scritta da: Simona Giorgino
    in Poesie (Poesie personali)

    Anima

    Chi sei tu,
    anima
    che cerco dappertutto,
    sin nelle vene mie?
    Sei vestita di donna,
    i tuoi capelli lunghi
    al vento,
    tra la gente,
    nelle strade.
    Chi sei,
    dolce inquietudine,
    verità rinnegata,
    sfuggevole soffio di vita?

    Chi eri,
    quando ieri mi accarezzavi
    e sorridevi,
    quando ieri mi dicevi
    parole d'amore?
    Chi eri,
    tu che m'imprigionasti
    nell'ombra del desiderio
    e della necessità,
    tu che mi legasti a te
    con una corda chiamata cuore,
    con una corda spessa
    da potermici impiccare?
    Tu eri l'amore.

    Chi sei allora,
    tu,
    anima che addolora?
    Composta venerdì 4 dicembre 2009
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      Scritta da: Simona Giorgino
      in Poesie (Poesie personali)

      Pallidi d'amore

      La dolorosa quiete
      del nostro quotidiano vivere
      ci porta via,
      lontano,
      dove poter scordare.
      Non c'è foglia che si muova,
      non un brivido che scorra,
      solo cuori
      pelli bianche
      suoni inerti
      e corpi stanchi,
      non un velo
      che nasconda
      la mestizia più profonda,
      eppur pare che talvolta
      nasca un riso su quei volti,
      e non siamo mai lontani:
      nel percorso silenzioso
      c'è un affetto che ci lega,
      siamo soli
      stanchi e pallidi
      ma nel cuor ancor sussulta
      ciò che Dio volle per noi.
      Composta lunedì 23 aprile 2007
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        Scritta da: Simona Giorgino
        in Poesie (Poesie personali)

        Quando verrà

        Affligge sapere
        che mi prenderà
        quando sgomenta
        tremerò di paura
        di fronte a un brivido
        che già conobbi.
        Bambina incurante andavo
        per le vie del paese
        giocando i giochi
        di chi non voleva crescere.
        Presi con me il coraggio d'essere
        e andai insieme al vento
        furioso di distruggere.
        Vidi il mondo
        lessi la vita
        scavalcai portoni
        abbandonai sogni.
        Mi prese poi un giorno
        ch'ero già cresciuta
        sotto le pelli
        di un corpo nudo
        a animo vulnerabile
        mi trovò già pronta.
        Con gli occhi sbarrati
        scacciai la paura,
        forza non era
        era rinuncia.
        Quando mi prenderà
        sarò già sua,
        forte nella mia resa.
        Composta domenica 22 aprile 2007
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          in Poesie (Poesie personali)

          Risvegli

          Rapide nel cielo passano
          onde oro e vermiglio
          lanciano messaggi d'amore
          a fanciulli dal cuore puro.

          Aspettano il risveglio
          sonnecchiando lente sul vento

          Urlano "uscite tutti
          il nostro spettacolo correte a vedere"
          giocano a nascondino con le stelle
          poi rincorrono
          la luna che assonnata và a riposare.
          Chiamano il sole a gran voce
          perché potente arrivi.

          Solleticano nuvole dispettose
          facendole arrossire
          e come il mare riempiono il cielo
          e gli occhi di chi può vederlo
          e il loro cuore.

          È l'alba.
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            Scritta da: Giuseppe Catalfamo
            in Poesie (Poesie personali)

            I 33 giorni di Albino

            Mai avrei potuto profetizzare l'imminente pericolo,
            se il Signore darà un peso concederà piglio per condurlo.

            Non sento d'aver preparazione né sapienza,
            l'immane segreto che Lucia volle fosse mio darà giusta forza.

            Nessuno, mai, nei secoli volle due nomi,
            eppur non posso escludere né Paolo né Giovanni.

            Fedeli, sostenetemi per esser di Cristo in terra buon Vicario.
            Incoronazione, Tiara, no Colleghi, non è merce per il popolo.

            Non ostenterò l'esser Re con Sedia Gestatoria né Troni,
            celebrerò Messa guardando dritto negli occhi tutti gli uomini.

            Morbidezza ai poveri ed alla povertà, non ludibrio.
            Redistribuzione dei beni clericali sarebbe Verbo di Dio.

            Dio è Padre, anche Madre... e da Madre accarezza.
            Maternità di Dio non contempla opulenza.

            Clemente amorevole Madre di lucente anima,
            sa che sovrapopolazione e contraccezione fan rima.

            Ho tempra dell'uomo del nord-est e sorrido umile,
            non basta, servo di Dio non so insegnarvi la divina morale civile.

            Voi avete la stessa potenza della mia fede, ma servite Satana.

            Scelgo le vie del cielo, per voi, vado in pace col Sorriso di Dio.
            Composta sabato 28 novembre 2009
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