Poesie personali


Scritta da: Grazia D'Altilia
in Poesie (Poesie personali)

L'amore nascosto

Dove cercarlo io non saprei
Se nella spinta dell'altalena
quando una madre lascia
la figlia toccare il cielo
Se nei fogli chiusi in buste
che inviano S.O.S.
Sparati tra confini come bombe
Se nell'edera di due braccia
tra cui il sole sorge
mentre la notte ripone l'abito
Se nelle lacrime dell'uomo
dove la barca galleggia a stento
dinnanzi ad anime in volo
Se nelle grinze color tabacco
quando il tempo scolpisce nonni
e il loro dire insegna il fare
Se nella voce di Dio
che bisbiglia dall'ansa della fede
e rintrona in mezzo al petto
Se nel saluto delle foglie al vento
nelle note odorose e il fiore che danza
mentre la formica s'aggrappa stretta
Se nei chiaroscuri dell'iride potente
che, di turno, ripennella i cieli
e il sipario chiude con un arcobaleno
Se nella mano che stringe altra mano
o nella gioia che non m'appartiene
e nel dolore che immagino appena.
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    Scritta da: nina.*
    in Poesie (Poesie personali)

    Vorrei

    Mi fermo lì
    di fronte a quello specchio
    con la cornice dorata
    e io lì.
    Guardo i miei occhi lucidi
    li guardo
    e vorrei perdermi...

    il mistero si cela
    dentro.
    Vorrei entrarci
    vorrei tanto perdermi
    in quella pupilla...

    e ritrovarmi di nuovo lì
    con gli stessi occhi
    e riperdermi
    ... in quel pianto mio!
    Composta giovedì 20 ottobre 1994
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      Scritta da: Ida Pupillo
      in Poesie (Poesie personali)

      Non ho paura

      Non ho paura del baratro oscuro
      in cui mi ritrovo tutte le volte che cado;
      Non ho paura di chi mi circonda e
      con l'inganno mi tende la mano;
      non ho paura di essere coinvolta
      da chi mi sussurra:
      "Cosa vuoi che sia, solo una volta!"
      Non ho paura della notte che cala
      celata da milioni di stelle,
      accarezzata dal silenzioso fruscio
      della natura dormiente.
      Non ho paura delle mie debolezze e
      delle mie incertezze poste dinanzi
      a mille tentazioni perché ho l'innata
      forza che si oppone spinta dalla ragione!
      Ma ho paura di chi tanto fragile,
      vive una tormentata esistenza
      in un mondo che non dà scampo
      e non lascia alcuna traccia di quelle vite spezzate
      negli anni fiorenti, scaraventate ai margini
      di una spietata società.
      Ho paura di sognare giorni migliori senza violenza e
      senza indigenza e risvegliarmi circondata da ragazzi
      intrappolati nel tortuoso tunnel della droga, sorretti
      da un bicchiere di troppo che li rende protagonisti
      della prima pagina di un pallido quotidiano.
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        Scritta da: Ida Pupillo
        in Poesie (Poesie personali)

        L'ultimo raggio di sole

        Avvolti dal turbine di mille pensieri,
        inondati dal vortice della vita,
        nello splendore del primo raggio di sole
        percorriamo gli abissi del nostro cammino.

        Teatro di mille avventure, protagonista assoluto
        nell'incertezza delle tue paure speri ogni giorno
        di non affondare per non essere additato come un inutile relitto.
        Provi a remare con tutte le forze nella lunga e turbolenta traversata
        e ti pare molto più semplice lasciarsi trascinare dalla corrente
        senza opporsi inutilmente.
        Ciò che appare non sempre è!
        Le scelte ci conducono in diverse direzioni,
        affermiamo la nostra libertà edificando il nostro destino
        l'Amore, la Pace, la Giustizia sono gli appigli a cui aggrapparsi
        per non andare a fondo in un mondo che si nutre ancora di Guerra, Ingiustizia, Arroganza e Odio e non smetterà mai di contare le sue vittime.

        Avvolto dal turbine di mille pensieri,
        inondato dal vortice della vita,
        si è spento con grande dolore
        anche l'ultimo raggio di sole!
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          Scritta da: mikele74
          in Poesie (Poesie personali)

          Apatia

          Giorni dove a fatica guido il mio operato,
          fuggente e scivolosa volontà di fare.

          Energie ridotte, non minimamente sfruttate.

          Il corpo ha deciso di legarsi ad un palo e non far niente...

          Credo sia una sorta di ribellione per ottenere da me qualcosa.

          Ho forse solo bisogno di trovare nella solitudine un confronto per chiarire quanto e cosa io debba fare per aprire quel lucchetto...?

          Stento addirittura a ragionare, pare giornata sbagliata per ottenere risultati...!

          Salterei a piè pari verso domani ma detesto buttare nel cestino un intero giorno,

          detesto sprecare attimi che potrebbero essere preziosi.

          Credo che mi serva capire il perché succede ciò per poter riattivare le mie funzioni...

          credo che mi serva rilassare il pensiero...

          o forse... una passeggiata... in riva al fiume.

          Si, credo che andrò a passeggiare in riva al fiume.
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            Scritta da: Umberto Capotummino
            in Poesie (Poesie personali)

            La luce dell'iride

            Crisalide di fiamma
            per chiare anse d'aria
            per tropismi di luna
            e giunchi reclini
            la dolce nuvola mi sfiora.
            Nei giardini dello sguardo
            il diamantato orizzonte
            lascio innalzare:
            isola mattinale
            farfalla iridata
            crepiti sul vuoto,
            per fiori tracimati
            per curve polveri
            o petali sereni
            induci livree
            parole gemmate
            sulla meridiana dei sensi.
            L'angelo al centro del vento
            mostra la via,
            nello stormire dell'iride
            freme l'aria nascosta
            lieve espandersi
            dei cieli d'oro.
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              Scritta da: Umberto Capotummino
              in Poesie (Poesie personali)

              La fonte

              Nel soffio della sera
              la luna sale e traspare,
              dal mio soffice vortice
              immerso nella fonte
              specchio l'espandersi delle onde,
              gli uccelli nei riflessi.
              Dalla campagna stellata
              s'alza il buio delle stoppie.
              Un fascio di giorni striati
              fa corpo con te amore,
              dietro la curva della strada.
              Nel mattino nitido
              di una stagione a venire
              con il cielo nelle linee della mano
              al barbaglio della polvere
              ti vedo camminare.
              Nel tempo chiaro come un'anfora
              un angelo gira su sé
              curva superficie dello sguardo.
              Con il bisbiglio del tempo
              anche il cuore s'illumina.
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                Scritta da: Simona Giorgino
                in Poesie (Poesie personali)

                Anima

                Chi sei tu,
                anima
                che cerco dappertutto,
                sin nelle vene mie?
                Sei vestita di donna,
                i tuoi capelli lunghi
                al vento,
                tra la gente,
                nelle strade.
                Chi sei,
                dolce inquietudine,
                verità rinnegata,
                sfuggevole soffio di vita?

                Chi eri,
                quando ieri mi accarezzavi
                e sorridevi,
                quando ieri mi dicevi
                parole d'amore?
                Chi eri,
                tu che m'imprigionasti
                nell'ombra del desiderio
                e della necessità,
                tu che mi legasti a te
                con una corda chiamata cuore,
                con una corda spessa
                da potermici impiccare?
                Tu eri l'amore.

                Chi sei allora,
                tu,
                anima che addolora?
                Composta venerdì 4 dicembre 2009
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                  Scritta da: Simona Giorgino
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Pallidi d'amore

                  La dolorosa quiete
                  del nostro quotidiano vivere
                  ci porta via,
                  lontano,
                  dove poter scordare.
                  Non c'è foglia che si muova,
                  non un brivido che scorra,
                  solo cuori
                  pelli bianche
                  suoni inerti
                  e corpi stanchi,
                  non un velo
                  che nasconda
                  la mestizia più profonda,
                  eppur pare che talvolta
                  nasca un riso su quei volti,
                  e non siamo mai lontani:
                  nel percorso silenzioso
                  c'è un affetto che ci lega,
                  siamo soli
                  stanchi e pallidi
                  ma nel cuor ancor sussulta
                  ciò che Dio volle per noi.
                  Composta lunedì 23 aprile 2007
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