Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Armonica

Un suono d'armonica
nella notte stellata
mi illumina gli occhi.
Note perse nell'aria
limpida, dolce e fresca dell'estate.
Note di musica
navigano senza meta,
riempiono il mio cuore
e coccolano i pensieri miei affettuosi.
Nessun suono
è però più forte del tuo sguardo.
Profumo di notte:
culla d'amore,
giostra di gioia.
Suoni di grilli che cantano ancora
da lontano.
Respira affaticato il vento
e fa da mantello
al volo lascivo
di ali notturne.
Luna luminosa come sole:
non è affatto buio,
non fa per nulla freddo.
Serata indimenticabile
seduta all'aperto
con la tua voce familiare
che mi accarezza il volto.
Poi di colpo vento e pioggia bianca.
Neve calda
accoglie il paesaggio
tra i suoi fiocchi.
Noi sempre lì
-abbracciati-
Viaggia il mio cuore
tra le bianche colline
e si tuffa nel cielo
di nuvole soffici.
Tutto è Natale.
Tutto mi sorprende
come non mai.
Fiocchi di neve
cadono al suolo
per diventare
-come noi-
una cosa sola.
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    Scritta da: Clelia Mauro
    in Poesie (Poesie personali)

    Amore pazzo

    Qui nella tua via
    Sola tra la gente
    Ti cerco
    Vorrei dirti che non t'amo più
    Vorrei dirti che non sei tu
    l'uomo che vedevo in te
    Quell'uomo grande e insuperabile
    è diventato piccolo piccolo
    Nei miei pensieri e nel mio cuore
    Vorrei dirti che si cambia
    Che il dolore cambia!
    E di quell'amore pazzo
    Che costruì un sogno e l'idea di te
    Rimane solo il pianto e il sussulto
    Di un'anima ferita.
    Composta nel giugno 2007
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      Scritta da: Clelia Mauro
      in Poesie (Poesie personali)

      La mia passione più grande

      Ho guardato nei tuoi occhi
      Ho carezzato il tuo viso
      Ho baciato le tue labbra
      Ho sfiorato la tua pelle e
      il desiderio di te mi tolse il respiro
      Ho desiderato un tuo abbraccio
      Ho desiderato sentire il tuo odore
      Ho desiderato il tuo corpo su e dentro di me
      Ho desiderato dormire con te e
      sentire il tuo respiro su di me
      Mille desideri mi avvolsero ma
      la mia passione più grande rimase lì
      Tra mille sogni e mille pensieri.
      Composta nel luglio 2007
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        Scritta da: gionatan il poeta
        in Poesie (Poesie personali)

        Alla mia morte

        Quando i miei pensieri si confusero
        con le linee della vita, il mio stesso
        essere, mi negò la certezza di
        esistere, privandomi dei miei ricordi.

        Languidi occhi, guardandomi,
        si rammentarono come io ero.
        Visi dimessi, scorserò e altri
        ancora, accarezzarono la mia casa.

        Mai tanta gente fu qui accanto a me
        a ricordarsi del tempo che fù.
        Quante maschere truccate a lutto
        furono presenti in codesto giorno.

        Ah, se potessi parlare e magari
        muovermi, vi decanterei il mio dolore.
        Vi annuncerei che il tempo
        per lamentarsi è cessato.

        Felici amici miei, liberatevi dalla
        vostra stessa condanna ed
        evadete dalle celle, da voi stessi
        costruite. Imparate a vivere.
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          Scritta da: gionatan il poeta
          in Poesie (Poesie personali)

          La risposta ai nostri perché

          Tutti noi abbiamo dei perché,
          perché sepolti nei nostri pensieri,
          perché che vengono nei momenti più impensabili,
          perché che ci fanno soffrire e
          perché che ci svuotano l'anima.
          A volte, però, i nostri perché, sono
          simili ai perché degli altri.
          Noi, mentre ci torturiamo per i nostri perché,
          altri hanno già risposto ai loro perché,
          uguali ai nostri perché.
          Perché soffrire allora per questi perché,
          se altri hanno già risposto ai loro perché,
          non possiamo rispondere ai nostri perché,
          usando la risposta dei loro perché?
          Visto ciò perché non stiamo più vicini
          agli altri, cosi potremo rispondere
          ai nostri perché e inconsapevolmente
          rispondere anche ai perché degli altri
          che si chiedevano quei perché.
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            Scritta da: Matteo OLIVIERO
            in Poesie (Poesie personali)

            La storia della ta vita

            Solo su una strada sicura,
            è lì che muovo i primi passi,
            lì dove non c'è l'ombra,
            lì dove sono passati in cento.
            Hanno già detto, hanno già fatto,
            hanno già visto, hanno già perduto,
            hanno già deciso cos'è quel che sento.
            Basta seguir le orme mi dicono tutti,
            vedrai che ci sarà sempre il sole,
            vedrai ciò che gli avi ti raccontano,
            vedrai come ogni albero da i suoi frutti.
            Su cammina figliolo, senza paura,
            passo dopo passo, senza saltelli,
            senza cadute, senza corse, senza mai fermarsi
            è questa la tua strada, è la più sicura.
            Un giorno, verso la metà del tuo cammino,
            muoverai quel passo che ti porterà
            a dire a chi crescerai qual è quella strada
            che iniziasti da bambino.
            E dopo mille battaglie contro te stesso
            anche tu vedrai la fine
            come l'han già fatta in cento,
            ti chiederai perché c'era sempre il sole,
            se era meglio il buio, se, cosa e perché,
            hai camminato su una strada già percorsa
            invece di creartela da te.
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              Scritta da: Matteo OLIVIERO
              in Poesie (Poesie personali)

              Cinque volte tu

              Cinque volte tu sei per me,
              nel mio giorno solito vivere,
              una gli occhi mi copro con le mani,
              e vola nel mondo del nuovo domani.
              Una dove la forza tiro fuori,
              annaspo nella vita dell'altrui cuori,
              a trovare ciò che manca tra parole.
              Una mentre giro al mondo il volto mio,
              e tu a mostrarmi cosa c'è di più pio
              di un giorno che sorride ai prati
              dove corro cercando te in quei luoghi mai nati.
              Una è nel buio della sera che come velo
              copre mentre dorme una rosa sullo stelo
              cercando di assomigliare a chi vede sotto il cielo.
              Una nella notte incantata stella rara
              sognata da insonne che rendi l'anima
              degna della vita l'esser amata...
              e una sei tu, cinque sei tu
              nella mia vita che guarda sempre su
              mi ricorda che meglio d'un amore
              sei sempre solitaria... tu.
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                Scritta da: Manuela Mori
                in Poesie (Poesie personali)

                Altro non voglio

                Non so che farmene
                del rumore del mondo,
                delle sue parole cave,
                per me pietre di lenta lapidazione.
                Lasciatemi sola!
                Ignorante dei vestiti degli uomini.
                Superba di una sensibilità corrotta.
                Sapiente solo di patetica poesia.
                Una creatura piena di poesia
                bagnata di lacrime salate,
                che rotolano su ferite
                antiche come il Verbo.
                Lasciatemi sola.
                A scrivere scavando le pietre
                coi ginocchi piagati,
                a incidere i cuori più rossi
                traducendo il silenzio.
                Altro non voglio.
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