Poesie personali


Scritta da: Laura Grasselli
in Poesie (Poesie personali)

Chiamami follia, questo mi si addice

Ascolta lo scivolare dell'anima mia prosciugata...
Non domandarti perché
non darti risposta...
Consuma questo attimo divorandomi con il tuo...

Ogni minuto è scandito da un assordante respiro di vita...

Vorrei non vedere la tua alba
guardarti scioglierti in infiniti tramonti
mentre ti conducono alla notte
dove il mio sguardo evita
il rumore che infastidisce il mio ego...

Eppure dolce è accarezzarti con il pensiero
candido il modo di disegnarti,
profondo il segno che scavo ogni vota per distinguere i tuoi tratti...

Fammi bene, fammi male!
Cosa importa.
Cosa fai in quel tempo che non è il mio?
Quale stagione contorna l'espressione di te?
Sei malinconia, nostalgia, inebriante magia...

Chiedimi di me e io rimarò in silenzio
perché non è molto il tanto che parla di questo caos.

Solo tu sai decifrare il mio cuore
nel racconto dei miei occhi.
Non trovo spazi infiniti per immense sensazioni
Il dittatore che non mi libera di queste idee,
tiene la mia mano.

Chiamami Utopica sognatrice.
Chiamami Disillusa umana.
Chiamami Follia perché questo mi si addice.

Il riflesso è unico.
Composta venerdì 23 ottobre 2009
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Giuseppe
    in Poesie (Poesie personali)

    Il ciclista lento

    Sono un ciclista lento
    contro vento, col vento e senza vento
    e non mi pento

    Sono uno scalatore stanco
    sulle salite senza fiato arranco
    ma non mi sfianco

    Sono un discesista pavido
    nelle discese di frenar son avido
    e vado languido

    Sono un passista spento
    nelle pianure pedalo lento
    a volte stento

    Sono un ciclista lento
    contro vento, col vento e senza vento
    e son contento.
    Composta martedì 3 novembre 2009
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: BARBARA BETTELLI
      in Poesie (Poesie personali)

      Buona giornata

      A quelli che hanno perso
      la capacità di lasciarsi travolgere
      a quelli che hanno perso
      il piacere di guardare
      a quelli che hanno perso
      il bisogno di vedere veramente
      a quelli che hanno perso
      la superficie
      a quelli che hanno perso
      i contorni
      a quelli che hanno perso
      i ricordi
      a quelli che hanno perso
      il presente
      a quelli che hanno perso
      se stessi
      a quelli che hanno perso
      le emozioni
      a quelli che hanno perso
      le lacrime
      a quelli che hanno perso
      un'occasione
      a quelli che hanno perso
      soltanto il treno
      buona giornata
      anche a quelli che hanno perso.
      Composta domenica 7 giugno 2009
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: BARBARA BETTELLI
        in Poesie (Poesie personali)

        La lettiera del gatto

        Una vita vissuta sul balcone.
        Vedo albeggiare, albeggia, albeggia
        Ogni giorno albeggia
        Anche gli alberi albeggiano
        il cielo da scuro diventa sempre più rosa
        e roseggia.
        Mentre io me ne sto qui, sdraiata, ed immobile
        finché il cielo non si riempie di nuovi colori
        e diventa ancora una volta scuro, scureggia.
        Aspettando che arrivi il sabato
        o che arrivi la domenica
        o che arrivi almeno la luisa...
        ... insomma, arrivi qualcuno che si occupi di me
        e mi liberi di tutto quello che ho dentro.

        Devi seguire il tuo odore, dicono.
        Ma è lui che non mi abbandona mai, il mio odore!
        Un odore acre, alacre, intenso, immenso,
        a volte insopportabile
        e quindi a volte anche sopportabile, per forza.
        Ma sono poche, e soprattutto sono per forza.
        E per non sentirlo, l'odore, devo rimanere immobile.
        Devo rimanere casa.
        Magari potessi essere casa!
        E invece sono fuori, sul balcone,
        non posso essere casa
        Ma devo essere immobile.
        Misteri dell'edilizia.

        Una volta ero bella
        Rigida, lucida, pulita e fucsia.
        E invece ora, scolorita dal sole
        candeggiata dalla pioggia
        Passo il tempo a cercare di sfuggire senza riuscire
        (nonostante un'ottima rima)
        a quell'essere odioso, peloso (e anche palloso,
        perché sento che aiuta la sintassi)
        Quell'essere che arriva,
        nottetempo nottetempo,
        quatto quatto
        gatton gattoni
        Giacomo Giacomo
        Che mi scuote, fruga
        e che si serve di me
        per i suoi bisogni.
        E mentre il cielo si fa scuro, scureggia.
        Composta lunedì 8 gennaio 2007
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: mariluxx
          in Poesie (Poesie personali)

          Cera calda

          Vorrei fondermi con la tua materia
          sciogliermi in te e su di te uniformarmi,
          cera di una candela sciolta
          ondulante su un mare di sensi.
          Vorrei percorrere con le mie labbra
          accaldate
          le curve del tuo nome,
          la materia dei nostri corpi si infrange
          e un tutto si crea di colore e calore.
          Come cera calda si plasma un sospiro
          e prende forma una nuova opera.
          La tua pelle esala il profumo dell'estate
          e il mio respiro affannato l'assorbe.
          Accarezzami il viso, tra poco sparirà...
          in te io perderò me stessa
          perché troverò noi!
          Filtra un sottile raggio di luna
          a riaccendere un fuoco mai spento.
          Come cera calda di una candela sciolta,
          goccia dopo goccia,
          nuova forma si crea.
          I nostri corpi avvolti
          nell'abbraccio di un lenzuolo,
          fusi in un'unico oggetto
          comodamente posato su di un tappeto di sogno.
          Un'unica anima esplode.
          Un'unico sguardo si incrocia.
          Un'unica luce risplende.
          Composta mercoledì 29 luglio 2009
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Giorgio Guccione
            in Poesie (Poesie personali)

            Il Passato

            A volte può sembrare positivo,
            a volte ci sono dei rimorsi,
            ti oscura il futuro
            costruendo dinnanzi a te un muro;
            devi essere forte,
            non devi arrenderti mai,
            perché giorno per giorno andrai incontro alla sorte
            fino a scoprire in questo mondo chi veramente sarai.
            È come un segno indelebile,
            è come una sensazione inevitabile,
            ma volerà leggera fuori da Te
            nel momento in cui troverai le risposte ai tuoi perché.
            Tutto quello che fai e che farai
            ha delle radici nel Passato,
            e se fiducia in Te avrai
            riuscirai a diventare ciò che hai sempre sognato...
            Le persone sono come i pezzi di un puzzle,
            ognuno è legato ad un altro
            formando un'immagine che fa scoprire il significato di questa unione;
            il nostro mondo è molto complesso,
            e a sbagliare si giunge spesso,
            ma se tu avrai impegno,
            raggiungerai la felicità,
            ed anche se il Passato sarà stato negativo
            troverai il vero motivo,
            la vera anima,
            il vero amore,
            per mostrare a tutti il tuo onore,
            e gridando sempre in due "Siamo Fieri"
            dimenticherai ciò che Eri...
            Composta martedì 17 febbraio 2009
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Giorgio Guccione
              in Poesie (Poesie personali)

              La Vita

              Avanzano i giorni, Passano le stagioni,
              c'è sempre una strada da seguire
              e mille ostacoli da superare per non Morire.
              È leggera come un fiore e debole come un secco ramo,
              ma fin quando sentirai battere il Cuore,
              sarai certo che noi Viviamo...
              è Nostra, la Vita,
              superba e sentimentale,
              sembrerà Infinita
              e a volte ci spingerà verso il Male...
              Un lungo viaggio ricco d'emozioni e sempre nuove cose da scoprire,
              ma avvolto in infiniti sospetti
              prima o poi succederà ciò che t'aspetti...
              Ci voleva qualcosa di unico in questo Mondo per aprire nuovi orizzonti,
              ed essendo incerto e profondo,
              esistono Mare e Monti;
              mancava ancora la vera Luce,
              qualcosa che avanti ci conduce,
              da lì ci fu il Sole che il Cielo riempie d'Onore;
              di Notte la Luna e le Stelle
              dove ognuno lancerà i propri desideri con la voglia di raggiungere ciò che Speri...
              Questo Mondo era imperfetto,
              si sentiva l'assenza di chi poteva cambiarlo,
              qualcuno che l'avrebbe reso Migliore e pieno d'Amore;
              fu la Vita, quella Virtù
              che lo invase di Bellezza e lo arricchì di Saggezza;
              fu la Vita, la nascita del Tutto e del Niente
              per portarci a guardare sempre il Presente;
              fu la Vita, quell'importante aspetto
              per rendere il Nostro Mondo... Perfetto...
              Composta lunedì 5 novembre 2007
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Sara Bonomi
                in Poesie (Poesie personali)
                In questa giornata uggiosa
                la pioggia cade copiosa da cielo,
                scende gocciolando sui boccioli di rosa
                e un fulmine squarcia l'impalpabile azzurro velo.

                Goccia a goccia l'acqua scorre
                in rigoli, rovesciandosi nei canali
                che il tempo riempie man mano che trascorre
                tra il gracidare delle rane e i temporali.

                All'improvviso cessa il gorgoglio
                e l'acqua torna cheta,
                il borbottio dei tuoni s'allontana.

                Il sole ritorna come un miraggio
                verso sera, liscio e vellutato,
                simile alla sostanza di cui son fatti i sogni.

                Chissà se anche gli uomini sono del seme di quei sogni...
                Composta lunedì 7 settembre 2009
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Sara Bonomi
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Luce, nei tuoi occhi
                  sole, nel tuo sorriso
                  estate, tra i tuoi capelli
                  caldo, sulla tua pelle
                  gioia, nella tua voce.

                  Parole e scherzi sciocchi
                  allegria, sul tuo bel viso
                  ricordi, momenti quelli
                  che passavamo in nottate di stelle
                  dolcezza, nella tua voce.

                  Sull'acqua, leggeri tocchi
                  tra giochi e sfrenato riso
                  ascoltando il canto degli uccelli
                  quando le giornate erano ancora belle
                  e gioia, nella tua voce.
                  Composta nel giugno 2008
                  Vota la poesia: Commenta