Poesie personali


Scritta da: Costa
in Poesie (Poesie personali)

Fantasie per Valentina

A me capita spesso di guardare in alto nel cielo.
Certe volte di sera quando è buio sono completamente attratto
da tutte quelle stelle che brillano lassù.
Quando ho un po' di tempo in più,
lo dedico ad osservare di giorno il sole,
di sera, ogni tanto, la luna.
Ma è solo di notte che riesco a vedere più in là.
Di notte se fisso nel buio verso quei puntini luminosi,
ho spesso una sensazione misteriosa.
Avverto strane attrazioni.
Più fisso quelle stelle lontane,
più sento di avvicinarmi a loro.
È strano cosa si prova a guardare l'ignoto.
Forse è questo che da sempre stimola ogni uomo.
E poi, se è vero che Dio è lassù,
ti vien voglia di allungare la mano.
Quante volte hai provato anche tu?
Hai mai provato a sfiorare una stella?
Tu cosa pensi è giusto sognare? Io sono certo di si.
Sento che gli amori sono come comete.
Quando arrivano, passano in fretta.
Non hai il tempo ad esprimere alcun desiderio.
Tante volte siamo dettati dalle scelte.
Tante volte siamo scelti dalla sorte.
Desiderare una vita diversa,
da sempre ci conduce su una via quasi persa.
Sai quante volte puoi trovarti ad un bivio?
Non devi avere paura di sbagliare.
Se vai a destra, raggiungi qualcuno.
Se vai a sinistra, lo prendi alle spalle.
Se poi, ti scende una lacrima,
sappi che tutto torna come prima.
Ricorda che se guardi lassù,
il tempo ricomincia ogni volta che finisce.
Sai perché ci sono tante stelle lassù?
Prova ad immaginare un cielo tutto scuro.
Sarebbe un mondo senza futuro.
Se il cielo fosse tutto scuro,
non sapremmo dove andare.
Se invece una stella brilla lassù.
Tu saprai sempre ritrovare una luce.
Guarda, fissa sempre lassù.
Anche se chiudi gli occhi,
la tua stella di più brillerà.
Composta sabato 10 maggio 2008
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    Scritta da: Elena Piccinini
    in Poesie (Poesie personali)
    Lontano si nasce per respirare il profumo dei frutteti
    e per ridipingere le ali delle farfalle che sfiorano il giorno
    in un campo di clizie.

    Lontano si vive per scoprirsi nutriti d'assenzio
    in una infanzia sepolcràle.

    Lontano si canta l'occàso e si contempla l'intèrito
    per riaffiorare felice vagabondo da un porto di stelle.
    Composta nel ottobre 2009
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      Scritta da: Elena Piccinini
      in Poesie (Poesie personali)

      Veritas

      Coloro che cercano la verità, attingano parole pure
      dal pozzo della luce. Volendo lasciare traccia di sé
      continuino a scolpire la roccia del passato
      e costruiscano solide zattere di Storia
      perché sul fiume degli eventi possano scorrere
      ancora i segni tangibili del passaggio umano.
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        Scritta da: Alessio Fabretti
        in Poesie (Poesie personali)

        Ricordi (2) - A te

        Il sole cala all'orizzonte in un barbaglio di luci multicolori incendiando il mare.
        Qui, ora, in questo istante, seduto sulla roccia, spuntone lavico freddo, ma tiepido della leggera calura serale, guardo lontano, percorrendo mille spazi e mille silenzi. Ora ascoltando la risacca che col suo lieve sciabordio lambisce i miei piedi stanchi del lungo cammino, ora rimirando gabbiani volteggiare alla ricerca di cibo e, come lasciarsi cullare dalle correnti ascensionali, che li reggono e li sospingono senza il battere delle ali.
        Lieve l'alito del vento accarezza il mio viso.
        Lieve è il sussurro che avverto nel silenzio immenso, eppure è lì vicino.
        Il mio sguardo perduto nel tempo, ascolto le parole e gli odori che mi parlano e mi portano lontano.
        Penso, in questa serata tiepida che mi avvolge, e sento il battito di un cuore che ha ripreso lentamente a pulsare. Lentamente, ma è vivo. Lontana una vela torna a riva, in un porto sicuro, i giorni lontani, tristi forse, volgono al termine. Il tempo è passato, ora è presente e osservo i calzari e il mio mantello. La sera avanza e la brezza del maestrale scioglie il tepore appena e, leggero, percorre un brivido la mia schiena, è tempo di andare. Sothis mi indica la via, ma non penso alla schauabti che racchiuderà i miei resti per sempre, ma penso che la terra un giorno raccoglierà le mie sembianze se mai.
        Ora tu sei presente, ti ho aspettato per tanto tempo. Tanto tempo è passato e, quando ti ho vista ho riconosciuto il tuo sguardo.
        I miei ricordi erano presenti. "La vedrai e la riconoscerai", mentre immensi spazi ci dividevano. Tu sei, ora e sempre. Le stelle occhieggiano lontane. Maat guida il mio pensiero, riprendo il bastone che ora mi sorregge vieppiù e, torno a bussare alla tua porta.
        Composta mercoledì 18 febbraio 2009
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          Scritta da: Alessio Fabretti
          in Poesie (Poesie personali)

          A Te

          Sono qui racchiuso in una bolla d'acqua
          trasparente come il mio cuore, che
          d'incanto come un fiore s'apre al primo sole
          primaverile, d'azzurro l'avvolge e lo sospinge
          verso un caldo tuo bacio.
          Due angioletti fan capolino tra le rosate nubi
          affrescate tanto tempo fa, nella penombra
          di una chiesa antica, ove raccolgo i miei pensieri
          nella malinconia e nel desiderio,
          mentre un raggio di sole danza sui volti
          dei beati, che sembran sorridere, ed allora
          improvviso si leva gioioso dalle canne
          di un organo un canto d'amore, il mio
          canto d'amore per Te.
          Composta mercoledì 29 aprile 2009
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            Scritta da: Alessio Fabretti
            in Poesie (Poesie personali)

            Brr... freddo

            Brr... freddo
            ... mentre il vento fuori
            spazza le cime degli alberi
            s'ode un lieve cinguettìo
            di un passero che scuote le ali.
            Guardo
            il sole invernale scalda
            appena i vetri, un lieve sibilo
            entra dalle fessure delle finestre
            il calore interno attenua, e
            la fiamma del camino ondeggia
            lievemente mentre mi accosto.
            Sul tavolino una coppa
            riflette il liquido rubino riscalda
            e, nell'attesa il mio cuore trepida
            e, come il fuoco, la passione accende.
            Allora mi siedo e tu... bussi alla porta...
            Amore...
            Composta sabato 10 maggio 2008
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