Poesie personali


Scritta da: Alessio Fabretti
in Poesie (Poesie personali)

Ricordi (2) - A te

Il sole cala all'orizzonte in un barbaglio di luci multicolori incendiando il mare.
Qui, ora, in questo istante, seduto sulla roccia, spuntone lavico freddo, ma tiepido della leggera calura serale, guardo lontano, percorrendo mille spazi e mille silenzi. Ora ascoltando la risacca che col suo lieve sciabordio lambisce i miei piedi stanchi del lungo cammino, ora rimirando gabbiani volteggiare alla ricerca di cibo e, come lasciarsi cullare dalle correnti ascensionali, che li reggono e li sospingono senza il battere delle ali.
Lieve l'alito del vento accarezza il mio viso.
Lieve è il sussurro che avverto nel silenzio immenso, eppure è lì vicino.
Il mio sguardo perduto nel tempo, ascolto le parole e gli odori che mi parlano e mi portano lontano.
Penso, in questa serata tiepida che mi avvolge, e sento il battito di un cuore che ha ripreso lentamente a pulsare. Lentamente, ma è vivo. Lontana una vela torna a riva, in un porto sicuro, i giorni lontani, tristi forse, volgono al termine. Il tempo è passato, ora è presente e osservo i calzari e il mio mantello. La sera avanza e la brezza del maestrale scioglie il tepore appena e, leggero, percorre un brivido la mia schiena, è tempo di andare. Sothis mi indica la via, ma non penso alla schauabti che racchiuderà i miei resti per sempre, ma penso che la terra un giorno raccoglierà le mie sembianze se mai.
Ora tu sei presente, ti ho aspettato per tanto tempo. Tanto tempo è passato e, quando ti ho vista ho riconosciuto il tuo sguardo.
I miei ricordi erano presenti. "La vedrai e la riconoscerai", mentre immensi spazi ci dividevano. Tu sei, ora e sempre. Le stelle occhieggiano lontane. Maat guida il mio pensiero, riprendo il bastone che ora mi sorregge vieppiù e, torno a bussare alla tua porta.
Composta mercoledì 18 febbraio 2009
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    Scritta da: Alessio Fabretti
    in Poesie (Poesie personali)

    A Te

    Sono qui racchiuso in una bolla d'acqua
    trasparente come il mio cuore, che
    d'incanto come un fiore s'apre al primo sole
    primaverile, d'azzurro l'avvolge e lo sospinge
    verso un caldo tuo bacio.
    Due angioletti fan capolino tra le rosate nubi
    affrescate tanto tempo fa, nella penombra
    di una chiesa antica, ove raccolgo i miei pensieri
    nella malinconia e nel desiderio,
    mentre un raggio di sole danza sui volti
    dei beati, che sembran sorridere, ed allora
    improvviso si leva gioioso dalle canne
    di un organo un canto d'amore, il mio
    canto d'amore per Te.
    Composta mercoledì 29 aprile 2009
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      Scritta da: Alessio Fabretti
      in Poesie (Poesie personali)

      Brr... freddo

      Brr... freddo
      ... mentre il vento fuori
      spazza le cime degli alberi
      s'ode un lieve cinguettìo
      di un passero che scuote le ali.
      Guardo
      il sole invernale scalda
      appena i vetri, un lieve sibilo
      entra dalle fessure delle finestre
      il calore interno attenua, e
      la fiamma del camino ondeggia
      lievemente mentre mi accosto.
      Sul tavolino una coppa
      riflette il liquido rubino riscalda
      e, nell'attesa il mio cuore trepida
      e, come il fuoco, la passione accende.
      Allora mi siedo e tu... bussi alla porta...
      Amore...
      Composta sabato 10 maggio 2008
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        Scritta da: Alessio Fabretti
        in Poesie (Poesie personali)

        Vorrei essere

        Vorrei essere il vento impetuoso
        per scompigliare i Tuoi capelli,
        vento leggero per carezzare le
        Tue gote arrossate e sfiorare
        le Tue labbra.
        Vorrei essere l'acqua
        per scorrere lungo il Tuo corpo
        e sentirne l'intima essenza.
        Vorrei essere l'erba, la terra
        che Tu calpesti per essere da
        Te compresso e rigoglioso.
        Vorrei essere infine
        il Tuo pensiero per capire
        fino in fondo il Tuo Amore.
        Composta giovedì 24 gennaio 2008
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          Scritta da: Alessio Fabretti
          in Poesie (Poesie personali)

          Arriva la sera

          Tenue s'appresta il blu perlaceo
          all'orizzonte, è sera.
          Luci s'accendono lungo le strade
          i muri e le vetrine
          scintillanti.
          Nuvole bianche rincorrersi
          tra i bagliori della città e,
          il traffico serpeggia rumoroso
          per le vie nel rientro serale.
          È la sera che scende,
          scivola sui miei pensieri,
          ripercorre antichi sentieri
          e nuovi viottoli ove il mio
          piede incespicando per i
          sassi sconnessi
          ricerca un equilibrio che, ormai
          è perduto, lontano nella gioia
          del mattino, ove la corsa verso
          la luce ben s'addiceva.
          Venere è apparsa
          luminosa all'orizzonte
          ed ora respiro.
          Ed ogni respiro lontano, mi avvicina
          al tuo respiro.
          Corro da te e, vengo a bussare
          alla tua porta.
          Composta lunedì 28 gennaio 2008
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            Scritta da: Alessio Fabretti
            in Poesie (Poesie personali)

            Nella sera

            Ascoltami e non con sussiego.
            Leggi queste parole
            scaturite dal profondo dell'Anima.

            Non avere mai
            nessun padrone.
            Non cedere mai,
            ma il solo padrone
            fa che sia l'Amore.
            E più tardi poi
            nel solitario respiro
            della sera, fa che
            ogni respiro lontano,
            sia più vicino al
            Tuo respiro, guardando
            i Tuoi occhi e le tue labbra.
            Composta mercoledì 13 febbraio 2008
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              Scritta da: Alessio Fabretti
              in Poesie (Poesie personali)

              La Sera

              Il Tuo corpo caldo
              di promesse.

              I Tuoi baci languidi.
              Schiuse le labbra Tue
              percorsa da un fremito
              la Tua pelle, quando
              leggere perle di sudore
              irrorano e infiammano
              le Tue gote.

              E le Tue mani cercano
              il mio corpo.

              Percorsa un lampo
              di desiderio, avvinghia
              e scalda la pelle in un
              impetuoso cingersi, cercarsi,
              rotolarsi, volersi.

              La voce rauca Tua implora,
              prendimi...

              Cademmo esausti,
              l'uno nelle braccia
              dell'altro, ma non
              vinti dall'Amore.
              Composta mercoledì 30 gennaio 2008
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