Poesie personali


Scritta da: Sep
in Poesie (Poesie personali)

Ciò che di bello c'è

Penso, guardando la luna e ogni suo riflesso,
che vorrei essere pittore per immortalare ciò che è bello,
che vorrei essere poeta per descrivere ciò che è bello,
che se dovessi scegliere se essere me stesso
così ingenuo, fragile e solo doviziosamente abile,
o te, così sicura e forte da essere irraggiungibile,
scelgo di essere me per poter osservare meglio te,
che sei ciò che di veramente bello c'è.
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    Scritta da: Davide Bidin
    in Poesie (Poesie personali)

    La ballata del Caduto

    Sparo
    gli occhi mirano il petto scalfito
    gettate le membra sulla terra
    non un nemico d'innanzi
    non vi è mai

    sguardo di uomo
    riflessione finale
    vuoto è l'odio, la tristezza
    inutile l'amore, la felicità
    la domanda è, cosa si era?

    Ancora un barlume sulla camicia
    rubino, vino, cherry e mosto
    grondante rimasuglio di ciò
    che siamo, che eravamo
    ma vivo, ho vissuto per via dell'olio carminio?

    Qual è il significato di ciò che ero
    e ch'è il significante di ciò che ho fatto
    mezzo era il mio corpo
    senza testa sarebbe morto
    sarò idra pel mio retaggio?

    Il braccio distende nell'ultima scintilla
    la tasca lontana a parer miglia
    viene toccata al fine
    ne esce un'icona
    che riveli il motivo della danza?

    Forse speranza per i nascituri
    ma se il nato un attimo fa ero io
    Forse epitaffio reverenziale
    ma se le idee spirano nell'oblio
    Eravamo, Siamo, Diventiamo sterco secco?

    La foto davanti al volto già mesto
    le iridi si mostrano all'astro con l'ultimo sprazzo
    atto a scoprir che l'immago
    è bianca perché capovolta
    è buio cala si alza il sipario.
    Composta martedì 6 ottobre 2009
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      Scritta da: Davide Bidin
      in Poesie (Poesie personali)

      In Pace

      Ho ascoltato Raramente Tre parole
      Poche volte sincere ma
      Quando non c'è casualità
      Follia vi è nell'udir
      Mille bugie non brillano come una verità

      Ti voglio bene
      Queste semplici parole
      Son bianca polvere novembrina
      Rosso chiaror da scogliera
      Soave schiuma marina

      Ti voglio bene
      Cosa si cela dietro versi umani
      Cosa son le parole se non vissuti
      Ma allora perché sentirle libere
      Mi riempie il vuoto dentro

      Ti voglio bene
      Di Gerico disfatte
      La mia anima derisa
      Difese inaccessibili la cingevano
      Per non ferir il dilaniato

      Ma adesso non ne sento il bisogno
      In questo solo istante
      Le rocce divengon scaglie diamantinee
      La nebbia apre l'ali alla luce del mattino
      l'abbraccio primo del bambino

      Miracolo il sapere di essere così vicino
      Da poter toccar con mano
      Da saper che in fondo
      Nella solitudine dilagante di vita e morte
      Qualcuno tiene a te

      Del resto le parole son solo suoni
      Gettate nell'etere da noi sciocchi avventurieri
      Eppur risplendono assolute
      l'emozione dal tempo non corrotta
      Si rivela illesa... imperitura... perfetta.

      Ti voglio bene sentii dirmi un mattino
      Aprii gli occhi al primo vero sole
      e da allora ogni aurora
      Rimango immobile un istante
      Fisso verso il cielo turchese

      Ti voglio bene
      Il mio intelletto è in pace
      La parte che sente il viver di male
      Tace
      In quel solo attimo per cui val la pena vivere.
      Composta martedì 13 ottobre 2009
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        Scritta da: I. KAPO
        in Poesie (Poesie personali)

        Voglia

        Voglia di te.
        Voglia di noi.
        Voglia di me.
        Voglia di essere in un presente
        sbirciare nel futuro,
        e ringraziare di essere qui
        così come sono,
        così come ti conosco,
        così come amo,
        così come viene,
        voglia di prendere,
        nell'infinito dare,
        Voglia di te.
        Voglia di me.
        Voglia di noi.
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          Scritta da: I. KAPO
          in Poesie (Poesie personali)

          Visione di una sera d'estate

          Passato il sentiero si aprì
          davanti a me il campo di stelle,
          la luna sbirciava invidiosa dal cielo,
          si affannava a cadere dentro a quello specchio d'acqua,
          riunendosi a quelle stelle
          che altro non erano che lucciole giocanti
          nel prato verde di una sera d'estate.
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            Scritta da: I. KAPO
            in Poesie (Poesie personali)

            Rewind

            Mi sono fatta crescere i capelli,
            nessun taglio su di me.
            Ho disimparato le cose,
            l'innocenza nell'ignoranza vien da sé.

            Qualcuno obietta!
            Sentiamo, che ha da dire!

            Spiegami come farai
            a smemorare
            quell'amaro, dolce ricordo
            del passato che fu?
            e che mi dici del tempo trascorso
            dei momenti, delle persone conosciute
            da quando non c'è più?

            Il distacco non è
            incolore, inodore, insapore...
            altrimenti si chiamerebbe:
            Morte!

            Hai macchie indelebili
            tanti rimpianti, tanto rancore.
            Nulla si cancella
            anche se il tuo cuor
            accettar non vuole!

            Ti avvicinerai solo a metà
            a quella meta
            che tanto brami
            ma lo sai anche tu
            ciò che è...
            non è ciò che ami.
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              Scritta da: I. KAPO
              in Poesie (Poesie personali)

              Così mi sembra

              Così mi sembra o così mi sembrò!
              Intanto portò onorevolemente
              l'alta carica di un esiliato,
              Collezionando medaglie al valore,
              di ciò che mi è proibito!

              Sento il mal d'Africa,
              Della mia Africa!
              Quella che giace qui,
              a due passi da me!
              Della quale sssshhh!
              Mi è proibito sentir Mal... di Te!
              Composta mercoledì 18 novembre 2009
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