Poesie personali


Scritta da: Alessio Fabretti
in Poesie (Poesie personali)

Ricordi

La villa quieta accoglie i mie passi
varcando i cancelli rugginosi del tempo.
Bambini corrono gioiosi sull'acciottolato.
Le anziane sulle panchine
seguono, lo sguardo festoso,
mentre le giovani mamme
rincorrono i fanciulli giù per la scesa
sino a una fontana asciutta d'età,
vociando "attento".
Scendo alcuni gradini antichi
consunti dai passi, delimitano
ai lati sassi,
e una balaustra sciupata dal tempo,
mi appoggio.
Passo lungo il viale, gli olmi e gli ontani
intrecciano i rami come colonne gotiche
di una cattedrale antica;
una cupola
atterrata, spazzata dal vento
e intemperie consuma.
Uno scoiattolo si arrampica
sul tronco, mobili gli occhi
lanciando uno sguardo, curioso squittisce,
fugge tra i rami.
Distante un laghetto,
le papere al largo giungono alla riva,
i piccoli in processione seguono.
Una panca di pietra mi alloggia.
Il liscio marmo racconta
tempi lontani e una scritta:
divus caesar ornavit.
Chiudo gli occhi e penso.
Odori di terre lontane:
sandalo e spezie giungono,
una vasta distesa sabbiosa,
e una palma abbracciano i miei pensieri.
Composta lunedì 23 novembre 2009
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    Scritta da: Alessio Fabretti
    in Poesie (Poesie personali)

    Solitudine

    I volti nelle strade.
    Persone che corrono, ti urtano, non guardano, fretta.
    Le vetrine colorate,
    occhi curiosi che si soffermano
    su luci ormai intermittenti.
    Basta guardarsi intorno
    e percepisci in una anziana signora
    vestita di stracci il suo dolore
    che all'angolo di una strada tende la mano.
    Un cane cha abbaia, ti distrae un attimo.
    Solitudine.
    Anche in sorriso breve
    o nel banco la donna chiama
    offrendo la merce ad un buon prezzo lo avverti.
    Solitudine.
    Come una torre altera all'orizzonte
    su un deserto battuto dal vento.
    Solitudine.
    Al centro di tutto questo tra mille suoni
    e vociare di persone
    ascolto il vento e le tue parole e non sono solo.
    Composta martedì 3 novembre 2009
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      Scritta da: Alessio Fabretti
      in Poesie (Poesie personali)

      Notte di settembre

      Un silenzio profondo a me intorno,
      mi avvolge e chiude gli occhi miei.
      Son qui che in questa quiete
      neppur sento il battito del cuore mio.

      Ora son qui vicino a te,
      a te che in questo istante
      hai sussurrato il nome mio
      e mi hai chiamato.

      Il tuo pensiero è
      come una nuvola celeste
      che lampeggia
      scompare e si dissolve in
      una miriade di frammenti,
      un pulviscolo brillante che
      come pioggia sembra inondarmi
      ed il mio cuore canta la tua musica,
      mentre dissolve poi la mia persona
      vola verso di te che a me tendi la
      tua mano.
      Composta venerdì 6 novembre 2009
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        Scritta da: Giulia Guglielmino
        in Poesie (Poesie personali)

        Quel parchetto

        Ho aspettato a lungo. Non mi davo pace.
        Sentivo solo il rumore dei ricordi,
        che facevano eco nella mia anima ora così vuota.

        Sola, chiusa nella mia macchina
        in un parchetto mi riportava indietro col tempo.
        Mi sentivo come chi nel deserto cammina per giorni
        ed arriva ad un punto in cui immagina un'oasi.

        Ti vedevo arrivare solo nella mia mente,
        ti vedevo mentre mi guardavi con il tuo sguardo pieno e di ghiaccio.
        Ti immaginavo così: vicino e rassegnato.

        Ma bastava il motore di qualche auto che passava alle mie spalle
        che la visione di te scompariva all'istante.
        Ed ecco quei battiti del cuore così accellerati...
        Ma erano macchine sconosciute e proseguivano dietro me il loro percorso.

        Respiravo lentamente per tenermi calma.
        Sentivo che la tua assenza sarebbe stato il tuo ultimo e silenzioso addio.
        Ho aspettato a lungo, e ancora non mi do pace.
        Non posso mettere da parte la speranza di vederti tornare da me ora né mai.
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          Scritta da: Brunason
          in Poesie (Poesie personali)

          Addio (Ad-Dio)

          Ho deciso,
          questo è il mio saluto.

          Senza astio.
          Non ho rancore
          nel mio stanco cuore.

          Ti guardo andare,
          lontano.
          E sorrido.

          Non un cenno,
          non un accenno vago
          Neanche un barlume
          di malinconico rimpianto,
          pallido riflesso d'amore.

          Senza fretta,
          senza rumore,
          te ne vai.
          Né ti curi di lasciare
          un cuore a patire.

          Lividi e ferite.
          Ancora e ancora.

          Non ha importanza,
          sorrido.
          Sì, sorrido.
          Ho deciso.

          Non mi trascinerai in quel baratro
          che tu stesso hai scavato per me.

          Ho deciso.
          Non vale la pena aspettare.

          Non mi troverai qui
          se mai vorrai tornare...
          Composta giovedì 26 novembre 2009
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            Scritta da: Carlo Peparello
            in Poesie (Poesie personali)

            Metamorfosi

            È un inevitabile mutamento
            La rinascita dell'elemento
            la creazione spegnersi in un momento
            Cambia chi si evolve
            Rimane inerte chi non cresce
            o non vuole
            Libero arbitrio e trasformazione
            Diventare qualcosa di lontano
            Fondersi col mai conosciuto
            Essere tutt'uno e unico e solo
            Condividere la materia
            Sfumare il pensiero e la luce
            Trasformarsi è elevazione
            sacrificio in nome dello stadio finale
            Nessun limite.
            Composta mercoledì 25 novembre 2009
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              Scritta da: Alin
              in Poesie (Poesie personali)

              Serenità

              Nel momento in cui tacciono i rumori,
              dentro e fuori di noi,
              si colmano gli spazi lasciati vuoti
              da infelici ricordi e tristi errori.
              Ora che, vedrai, si vivacizza il cuore,
              che tra noi e il resto ci sarà sintonia,
              pacata espressione nei nostri volti,
              senza estremi, meglio così.
              Serenità è nell'aria che respiriamo
              ora, consapevoli di aver combattuto
              per qualcosa che non può appartenerci.
              Composta mercoledì 25 novembre 2009
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                Scritta da: Alin
                in Poesie (Poesie personali)

                Mi è passata accanto

                Mi è passata accanto,
                facendo scivolare dietro di sé promesse e favole,
                su quel marciapiede calpestato e ignorato troppe volte.

                Mi è passata accanto,
                senza mai voltarsi, perché quel che le stava alle spalle era
                solo passato, ed io, inconsapevolmente, ne facevo parte.

                Raccolgo quei frammenti di ricordi abbandonati sulla strada,
                mentre una lacrima piange per essere scappata,
                mentre la sua figura si allontana e volta l'angolo.

                Mi è passata accanto,
                senza mai guardarmi, ma io, sorella per amore,
                non ti dimenticherò mai.
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                  Scritta da: Marhiel Mellis
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Se l'amore...

                  Se l'amore
                  nutrisse solo di sguardi
                  penserei ancora al tuo
                  per saziarmi
                  e se fosse goccia
                  che scheggia invisibili fessure
                  di pensieri teneri,
                  fino ad arrivare
                  al centro della mia mente,
                  pronta, immobilizzerei unite le mie mani,
                  ad accoglierla sicura.
                  Ma se l'abitudine e la fiacchezza di slanci
                  non fossero demoni
                  che influenzano l'amore
                  al silenzio stanco del tempo
                  avrei udito ancora urlare
                  la fantasia del desiderio
                  inducendo la vita
                  a rinnovare attimi...
                  in sorprese d'amante.
                  E così avrei continuato a parlarti
                  dei miei sogni
                  che strepitano ancora
                  riflessi di attese,
                  di certo, ugualmente carpirei i tuoi
                  da plasmare con cura nei miei respiri...
                  e se l'amore avesse vinto,
                  mantenendo fresco e intenso lo sguardo
                  di quel primo incontro impaziente,
                  occhi sarebbero ancora appagati
                  di quella sola luce che può trafiggere
                  qualunque oscurità
                  di ogni inevitabile malinconia.
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                    Scritta da: Marhiel Mellis
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Ed io sarò felice!

                    Sarà un giorno
                    che improvviso
                    ricorderai.
                    Sarà forse un suono.
                    Un bisbiglio.
                    Uno strusciare di lenzuolo.
                    Un profumo,
                    un odore.
                    Sarà una parola,
                    un attimo di colore,
                    un raggio su una pianella.
                    Saranno quattro mura,
                    una finestra,
                    una luna che indolente
                    corteggia stelle.
                    Sarà la pioggia,
                    in un mese di pensieri
                    chiusi... nella mente
                    ma fuggiti per invitare amore.
                    Sarà che mediterai
                    la vita...
                    guardando indietro e avanti
                    il tempo finito.
                    Sarà solitudine
                    o realtà incompresa,
                    ... ti ricorderai.
                    Ed io sarò felice!
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