Poesie personali


Scritta da: Alessio Fabretti
in Poesie (Poesie personali)

È Sera

Cala la luce del giorno
ed il nero mantello
percorre velocemente
le strade del mondo.

È sera,
ma i miei occhi stanchi
vedono attraverso i tuoi.

È sera,
mentre trascorrono lenti
i minuti che ci separano.

È sera,
e la solitudine alle volte
sì cauta, si insinua
nella mia mente.

È sera.
Tu non ci sei. Dove sei.
Rispondi.

È sera,
e ti cerco continuamente
per ogni angolo della Terra.

È sera.
Tutti nelle case. Si ode
il tintinnio delle stoviglie,
ma io son qui che aspetto.

È sera.
Ti aspetto come ogni sera che
tu arrivi, col cuore in gola
nell'attesa di rivederti e
di riabbracciarti.

È sera,
e la notte è vicina.
Ascolto il vento e
le tue parole.

È sera,
quando dici
"È Sera", desidererei
viverla con te,
la sera.
Composta domenica 11 ottobre 2009
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Alessio Fabretti
    in Poesie (Poesie personali)

    Quanto vorrei

    Quanto vorrei, vederti
    ed è sempre come
    un arcobaleno senza fine.

    Quanto vorrei, che il desiderarti
    è sempre come il primo istante
    quale fuoco inestinguibile.

    Quanto vorrei, carezzare
    i tuoi capelli sì da sentirne
    il tessuto rimanere impigliato
    tra le dita quale
    "sole nascente".

    Quanto vorrei, correrti incontro
    e abbracciandoti gridare al
    mondo intero "ti amo".

    Quanto vorrei, che
    il mio leggero bacio sulle tue
    labbra ti comunicasse
    il mio immenso amore.

    Quanto vorrei, sfiorare
    con le dita il tuo ovale e
    le labbra tue, così che il
    mio silenzio ed il mio sguardo
    parlassero per me.

    Quanto vorrei, che le mie braccia
    ti cingessero sì da sentire
    il tuo alito su di me.

    Quanto vorrei, che le mani tue
    accarezzassero il mio viso,
    e in un abbraccio sentire
    il calore ed il profumo
    della tua pelle.

    Quanto vorrei...
    che le parole tue dicessero
    Quanto vorrei...
    sì da sentirsi mancare il respiro
    amor mio.
    Composta venerdì 2 ottobre 2009
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Alessio Fabretti
      in Poesie (Poesie personali)

      Ricordi

      La villa quieta accoglie i mie passi
      varcando i cancelli rugginosi del tempo.
      Bambini corrono gioiosi sull'acciottolato.
      Le anziane sulle panchine
      seguono, lo sguardo festoso,
      mentre le giovani mamme
      rincorrono i fanciulli giù per la scesa
      sino a una fontana asciutta d'età,
      vociando "attento".
      Scendo alcuni gradini antichi
      consunti dai passi, delimitano
      ai lati sassi,
      e una balaustra sciupata dal tempo,
      mi appoggio.
      Passo lungo il viale, gli olmi e gli ontani
      intrecciano i rami come colonne gotiche
      di una cattedrale antica;
      una cupola
      atterrata, spazzata dal vento
      e intemperie consuma.
      Uno scoiattolo si arrampica
      sul tronco, mobili gli occhi
      lanciando uno sguardo, curioso squittisce,
      fugge tra i rami.
      Distante un laghetto,
      le papere al largo giungono alla riva,
      i piccoli in processione seguono.
      Una panca di pietra mi alloggia.
      Il liscio marmo racconta
      tempi lontani e una scritta:
      divus caesar ornavit.
      Chiudo gli occhi e penso.
      Odori di terre lontane:
      sandalo e spezie giungono,
      una vasta distesa sabbiosa,
      e una palma abbracciano i miei pensieri.
      Composta lunedì 23 novembre 2009
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Alessio Fabretti
        in Poesie (Poesie personali)

        Solitudine

        I volti nelle strade.
        Persone che corrono, ti urtano, non guardano, fretta.
        Le vetrine colorate,
        occhi curiosi che si soffermano
        su luci ormai intermittenti.
        Basta guardarsi intorno
        e percepisci in una anziana signora
        vestita di stracci il suo dolore
        che all'angolo di una strada tende la mano.
        Un cane cha abbaia, ti distrae un attimo.
        Solitudine.
        Anche in sorriso breve
        o nel banco la donna chiama
        offrendo la merce ad un buon prezzo lo avverti.
        Solitudine.
        Come una torre altera all'orizzonte
        su un deserto battuto dal vento.
        Solitudine.
        Al centro di tutto questo tra mille suoni
        e vociare di persone
        ascolto il vento e le tue parole e non sono solo.
        Composta martedì 3 novembre 2009
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Alessio Fabretti
          in Poesie (Poesie personali)

          Notte di settembre

          Un silenzio profondo a me intorno,
          mi avvolge e chiude gli occhi miei.
          Son qui che in questa quiete
          neppur sento il battito del cuore mio.

          Ora son qui vicino a te,
          a te che in questo istante
          hai sussurrato il nome mio
          e mi hai chiamato.

          Il tuo pensiero è
          come una nuvola celeste
          che lampeggia
          scompare e si dissolve in
          una miriade di frammenti,
          un pulviscolo brillante che
          come pioggia sembra inondarmi
          ed il mio cuore canta la tua musica,
          mentre dissolve poi la mia persona
          vola verso di te che a me tendi la
          tua mano.
          Composta venerdì 6 novembre 2009
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Giulia Guglielmino
            in Poesie (Poesie personali)

            Quel parchetto

            Ho aspettato a lungo. Non mi davo pace.
            Sentivo solo il rumore dei ricordi,
            che facevano eco nella mia anima ora così vuota.

            Sola, chiusa nella mia macchina
            in un parchetto mi riportava indietro col tempo.
            Mi sentivo come chi nel deserto cammina per giorni
            ed arriva ad un punto in cui immagina un'oasi.

            Ti vedevo arrivare solo nella mia mente,
            ti vedevo mentre mi guardavi con il tuo sguardo pieno e di ghiaccio.
            Ti immaginavo così: vicino e rassegnato.

            Ma bastava il motore di qualche auto che passava alle mie spalle
            che la visione di te scompariva all'istante.
            Ed ecco quei battiti del cuore così accellerati...
            Ma erano macchine sconosciute e proseguivano dietro me il loro percorso.

            Respiravo lentamente per tenermi calma.
            Sentivo che la tua assenza sarebbe stato il tuo ultimo e silenzioso addio.
            Ho aspettato a lungo, e ancora non mi do pace.
            Non posso mettere da parte la speranza di vederti tornare da me ora né mai.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Brunason
              in Poesie (Poesie personali)

              Addio (Ad-Dio)

              Ho deciso,
              questo è il mio saluto.

              Senza astio.
              Non ho rancore
              nel mio stanco cuore.

              Ti guardo andare,
              lontano.
              E sorrido.

              Non un cenno,
              non un accenno vago
              Neanche un barlume
              di malinconico rimpianto,
              pallido riflesso d'amore.

              Senza fretta,
              senza rumore,
              te ne vai.
              Né ti curi di lasciare
              un cuore a patire.

              Lividi e ferite.
              Ancora e ancora.

              Non ha importanza,
              sorrido.
              Sì, sorrido.
              Ho deciso.

              Non mi trascinerai in quel baratro
              che tu stesso hai scavato per me.

              Ho deciso.
              Non vale la pena aspettare.

              Non mi troverai qui
              se mai vorrai tornare...
              Composta giovedì 26 novembre 2009
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Carlo Peparello
                in Poesie (Poesie personali)

                Metamorfosi

                È un inevitabile mutamento
                La rinascita dell'elemento
                la creazione spegnersi in un momento
                Cambia chi si evolve
                Rimane inerte chi non cresce
                o non vuole
                Libero arbitrio e trasformazione
                Diventare qualcosa di lontano
                Fondersi col mai conosciuto
                Essere tutt'uno e unico e solo
                Condividere la materia
                Sfumare il pensiero e la luce
                Trasformarsi è elevazione
                sacrificio in nome dello stadio finale
                Nessun limite.
                Composta mercoledì 25 novembre 2009
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Alin
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Serenità

                  Nel momento in cui tacciono i rumori,
                  dentro e fuori di noi,
                  si colmano gli spazi lasciati vuoti
                  da infelici ricordi e tristi errori.
                  Ora che, vedrai, si vivacizza il cuore,
                  che tra noi e il resto ci sarà sintonia,
                  pacata espressione nei nostri volti,
                  senza estremi, meglio così.
                  Serenità è nell'aria che respiriamo
                  ora, consapevoli di aver combattuto
                  per qualcosa che non può appartenerci.
                  Composta mercoledì 25 novembre 2009
                  Vota la poesia: Commenta
                    Scritta da: Alin
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Mi è passata accanto

                    Mi è passata accanto,
                    facendo scivolare dietro di sé promesse e favole,
                    su quel marciapiede calpestato e ignorato troppe volte.

                    Mi è passata accanto,
                    senza mai voltarsi, perché quel che le stava alle spalle era
                    solo passato, ed io, inconsapevolmente, ne facevo parte.

                    Raccolgo quei frammenti di ricordi abbandonati sulla strada,
                    mentre una lacrima piange per essere scappata,
                    mentre la sua figura si allontana e volta l'angolo.

                    Mi è passata accanto,
                    senza mai guardarmi, ma io, sorella per amore,
                    non ti dimenticherò mai.
                    Vota la poesia: Commenta