Poesie personali


Scritta da: Alessio Fabretti
in Poesie (Poesie personali)

Vorrei essere

Vorrei essere il vento impetuoso
per scompigliare i Tuoi capelli,
vento leggero per carezzare le
Tue gote arrossate e sfiorare
le Tue labbra.
Vorrei essere l'acqua
per scorrere lungo il Tuo corpo
e sentirne l'intima essenza.
Vorrei essere l'erba, la terra
che Tu calpesti per essere da
Te compresso e rigoglioso.
Vorrei essere infine
il Tuo pensiero per capire
fino in fondo il Tuo Amore.
Composta giovedì 24 gennaio 2008
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    Scritta da: Alessio Fabretti
    in Poesie (Poesie personali)

    Arriva la sera

    Tenue s'appresta il blu perlaceo
    all'orizzonte, è sera.
    Luci s'accendono lungo le strade
    i muri e le vetrine
    scintillanti.
    Nuvole bianche rincorrersi
    tra i bagliori della città e,
    il traffico serpeggia rumoroso
    per le vie nel rientro serale.
    È la sera che scende,
    scivola sui miei pensieri,
    ripercorre antichi sentieri
    e nuovi viottoli ove il mio
    piede incespicando per i
    sassi sconnessi
    ricerca un equilibrio che, ormai
    è perduto, lontano nella gioia
    del mattino, ove la corsa verso
    la luce ben s'addiceva.
    Venere è apparsa
    luminosa all'orizzonte
    ed ora respiro.
    Ed ogni respiro lontano, mi avvicina
    al tuo respiro.
    Corro da te e, vengo a bussare
    alla tua porta.
    Composta lunedì 28 gennaio 2008
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      Scritta da: Alessio Fabretti
      in Poesie (Poesie personali)

      Nella sera

      Ascoltami e non con sussiego.
      Leggi queste parole
      scaturite dal profondo dell'Anima.

      Non avere mai
      nessun padrone.
      Non cedere mai,
      ma il solo padrone
      fa che sia l'Amore.
      E più tardi poi
      nel solitario respiro
      della sera, fa che
      ogni respiro lontano,
      sia più vicino al
      Tuo respiro, guardando
      i Tuoi occhi e le tue labbra.
      Composta mercoledì 13 febbraio 2008
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        Scritta da: Alessio Fabretti
        in Poesie (Poesie personali)

        La Sera

        Il Tuo corpo caldo
        di promesse.

        I Tuoi baci languidi.
        Schiuse le labbra Tue
        percorsa da un fremito
        la Tua pelle, quando
        leggere perle di sudore
        irrorano e infiammano
        le Tue gote.

        E le Tue mani cercano
        il mio corpo.

        Percorsa un lampo
        di desiderio, avvinghia
        e scalda la pelle in un
        impetuoso cingersi, cercarsi,
        rotolarsi, volersi.

        La voce rauca Tua implora,
        prendimi...

        Cademmo esausti,
        l'uno nelle braccia
        dell'altro, ma non
        vinti dall'Amore.
        Composta mercoledì 30 gennaio 2008
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          Scritta da: Alessio Fabretti
          in Poesie (Poesie personali)

          Ieri sera

          La sera s'avanza
          lenta, quando il sole
          stanco si tuffa nell'oceano
          lontano ad Ovest
          in mille vapori fumanti.
          Allora guardo la mia figura
          riflessa nell'acqua,
          i miei calzari
          il mio mantello polveroso.
          Tornando sui miei passi
          lasciando il mare
          il mio cuore trema
          guardando una scritta

          "Perché non sei qui stasera?"

          E ti cerco per le strade
          nei volti dei passanti.
          Poggio la mano sorreggendomi,
          il respiro mi manca,
          chiudo gli occhi e...
          vedo attraverso i tuoi.

          Mani sollevano il capo,
          pietose, ed il selciato tiepido
          attraversa le mie ossa.
          Chini i visi, lieve il bisbigliare.
          Una mano accarezza
          il mio volto rigato e stanco.
          Cerco nella memoria.
          Le Tue mani sfiorano lievi
          i miei occhi tergendoli
          allora... ti guardo
          mentre una pace profonda mi prende,
          m'invade.
          La bocca arida sussurra
          sei... tu...
          ed una fresca rugiada
          bagna le mie labbra
          da tanto tempo inaridite
          sei... tu...
          mentre il respiro m'abbandona.
          Composta domenica 10 febbraio 2008
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            Scritta da: Alessio Fabretti
            in Poesie (Poesie personali)

            Lassù

            Lassù nel palazzo antico
            dietro le finestre in alto,
            chiuse le imposte
            mentre dormi sonni agitati
            lentamente il tenue chiarore
            penetra dalle fessure.
            Rischiarando lambisce le tue mani
            il tuo viso ed i
            capelli sparsi sul cuscino.
            Allora un raggio di sole
            si fa largo e sfiora lievemente
            i tuoi occhi di un alone
            luminoso svegliandoti.
            Allorché pieno il chiarore ormai
            e di luce la tua stanza,
            sei
            Lassù,
            ove, sola con i tuoi pensieri
            soffri
            ancora nel silenzio
            mentre la notte trascorsa
            rigirandoti tra le lenzuola
            intrise del tuo profumo
            non hanno dato quel
            risultato in cui speravi
            di calma e serenità.
            Ferito il fisico e il Tuo Cuore
            volgi lo sguardo al cielo
            ed... una lacrima
            riga il Tuo bel viso
            allora penserai e...
            ricorderai.
            Composta mercoledì 14 gennaio 2009
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              Scritta da: Alessio Fabretti
              in Poesie (Poesie personali)
              Ascolta ancora,
              ancora una volta con pazienza
              e, non con sussiego queste parole.
              Prendile per quelle che sono
              alle volte.

              Un velo di tristezza
              pervade la mia mente e
              lo sguardo di malinconia,
              mentre il mio cuore ferito
              cerca invano e grida
              "Amore dove sei?
              Dove sei se esisti?"

              Anima persa, non vagare
              nelle ombre del passato,
              nei ricordi di tempi ove
              sussurri, baci furtivi
              e sguardi languidi, di gioia
              colmavano, circondando di allegria
              come corone d'alloro il capo.
              Il mio cuore che cantava

              "Amore quanto sei bella.
              Amore,
              Le tue labbra vermiglie
              cercano i miei baci come
              i tuoi occhi con i colori
              dell'arcobaleno, e la tua pelle diafana,
              di olii profumati cosparsa,
              bianca come la luna
              cerca un abbraccio, e,
              lo sguardo accarezza lieve,
              avvolge e mi trascina
              in un'oblio, lontano.

              Socchiudo gli occhi ed
              una melodia prende le mie mani
              lasciandomi andare.

              Andare... Andare...
              Cerco in ogni volto,
              in ogni sguardo i tuoi occhi
              e domando...
              Sei tu?... Sei tu?... Sei tu?...
              Composta venerdì 4 settembre 2009
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                Scritta da: Alessio Fabretti
                in Poesie (Poesie personali)

                La notte

                Ho ascoltato la tua voce
                nel silenzio della notte.
                Anche se la stanchezza del giorno
                pervade le mie ossa e a nulla
                vale la leggera brezza che
                s'alza nell'ora più tarda,
                misero refrigerio nel tormento
                che s'appresta nelle pieghe
                della mia anima.

                Ho ascoltato la tua voce
                nel silenzio della sera.

                Mentre i pensieri lasciati liberi
                nel fluttuare, vagare alla ricerca
                di un posto, nelle braccia
                di chi ti ama nel silenzio
                percorrendo lo spazio infinito,
                e come le nuvole spinte dal vento
                unirsi, riformarsi e fondersi,
                così i nostri pensieri.

                Ho ascoltato la tua voce
                nel silenzio della sera.

                E, ascolto la tua voce
                nel silenzio del giorno
                che sta per nascere di la dal mare.
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                  Scritta da: Alessio Fabretti
                  in Poesie (Poesie personali)

                  È Sera

                  Cala la luce del giorno
                  ed il nero mantello
                  percorre velocemente
                  le strade del mondo.

                  È sera,
                  ma i miei occhi stanchi
                  vedono attraverso i tuoi.

                  È sera,
                  mentre trascorrono lenti
                  i minuti che ci separano.

                  È sera,
                  e la solitudine alle volte
                  sì cauta, si insinua
                  nella mia mente.

                  È sera.
                  Tu non ci sei. Dove sei.
                  Rispondi.

                  È sera,
                  e ti cerco continuamente
                  per ogni angolo della Terra.

                  È sera.
                  Tutti nelle case. Si ode
                  il tintinnio delle stoviglie,
                  ma io son qui che aspetto.

                  È sera.
                  Ti aspetto come ogni sera che
                  tu arrivi, col cuore in gola
                  nell'attesa di rivederti e
                  di riabbracciarti.

                  È sera,
                  e la notte è vicina.
                  Ascolto il vento e
                  le tue parole.

                  È sera,
                  quando dici
                  "È Sera", desidererei
                  viverla con te,
                  la sera.
                  Composta domenica 11 ottobre 2009
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                    Scritta da: Alessio Fabretti
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Quanto vorrei

                    Quanto vorrei, vederti
                    ed è sempre come
                    un arcobaleno senza fine.

                    Quanto vorrei, che il desiderarti
                    è sempre come il primo istante
                    quale fuoco inestinguibile.

                    Quanto vorrei, carezzare
                    i tuoi capelli sì da sentirne
                    il tessuto rimanere impigliato
                    tra le dita quale
                    "sole nascente".

                    Quanto vorrei, correrti incontro
                    e abbracciandoti gridare al
                    mondo intero "ti amo".

                    Quanto vorrei, che
                    il mio leggero bacio sulle tue
                    labbra ti comunicasse
                    il mio immenso amore.

                    Quanto vorrei, sfiorare
                    con le dita il tuo ovale e
                    le labbra tue, così che il
                    mio silenzio ed il mio sguardo
                    parlassero per me.

                    Quanto vorrei, che le mie braccia
                    ti cingessero sì da sentire
                    il tuo alito su di me.

                    Quanto vorrei, che le mani tue
                    accarezzassero il mio viso,
                    e in un abbraccio sentire
                    il calore ed il profumo
                    della tua pelle.

                    Quanto vorrei...
                    che le parole tue dicessero
                    Quanto vorrei...
                    sì da sentirsi mancare il respiro
                    amor mio.
                    Composta venerdì 2 ottobre 2009
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