Poesie personali


Scritta da: Alessio Fabretti
in Poesie (Poesie personali)

Brr... freddo

Brr... freddo
... mentre il vento fuori
spazza le cime degli alberi
s'ode un lieve cinguettìo
di un passero che scuote le ali.
Guardo
il sole invernale scalda
appena i vetri, un lieve sibilo
entra dalle fessure delle finestre
il calore interno attenua, e
la fiamma del camino ondeggia
lievemente mentre mi accosto.
Sul tavolino una coppa
riflette il liquido rubino riscalda
e, nell'attesa il mio cuore trepida
e, come il fuoco, la passione accende.
Allora mi siedo e tu... bussi alla porta...
Amore...
Composta sabato 10 maggio 2008
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    Scritta da: Alessio Fabretti
    in Poesie (Poesie personali)

    Vorrei essere

    Vorrei essere il vento impetuoso
    per scompigliare i Tuoi capelli,
    vento leggero per carezzare le
    Tue gote arrossate e sfiorare
    le Tue labbra.
    Vorrei essere l'acqua
    per scorrere lungo il Tuo corpo
    e sentirne l'intima essenza.
    Vorrei essere l'erba, la terra
    che Tu calpesti per essere da
    Te compresso e rigoglioso.
    Vorrei essere infine
    il Tuo pensiero per capire
    fino in fondo il Tuo Amore.
    Composta giovedì 24 gennaio 2008
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      Scritta da: Alessio Fabretti
      in Poesie (Poesie personali)

      Arriva la sera

      Tenue s'appresta il blu perlaceo
      all'orizzonte, è sera.
      Luci s'accendono lungo le strade
      i muri e le vetrine
      scintillanti.
      Nuvole bianche rincorrersi
      tra i bagliori della città e,
      il traffico serpeggia rumoroso
      per le vie nel rientro serale.
      È la sera che scende,
      scivola sui miei pensieri,
      ripercorre antichi sentieri
      e nuovi viottoli ove il mio
      piede incespicando per i
      sassi sconnessi
      ricerca un equilibrio che, ormai
      è perduto, lontano nella gioia
      del mattino, ove la corsa verso
      la luce ben s'addiceva.
      Venere è apparsa
      luminosa all'orizzonte
      ed ora respiro.
      Ed ogni respiro lontano, mi avvicina
      al tuo respiro.
      Corro da te e, vengo a bussare
      alla tua porta.
      Composta lunedì 28 gennaio 2008
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        Scritta da: Alessio Fabretti
        in Poesie (Poesie personali)

        Nella sera

        Ascoltami e non con sussiego.
        Leggi queste parole
        scaturite dal profondo dell'Anima.

        Non avere mai
        nessun padrone.
        Non cedere mai,
        ma il solo padrone
        fa che sia l'Amore.
        E più tardi poi
        nel solitario respiro
        della sera, fa che
        ogni respiro lontano,
        sia più vicino al
        Tuo respiro, guardando
        i Tuoi occhi e le tue labbra.
        Composta mercoledì 13 febbraio 2008
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          Scritta da: Alessio Fabretti
          in Poesie (Poesie personali)

          La Sera

          Il Tuo corpo caldo
          di promesse.

          I Tuoi baci languidi.
          Schiuse le labbra Tue
          percorsa da un fremito
          la Tua pelle, quando
          leggere perle di sudore
          irrorano e infiammano
          le Tue gote.

          E le Tue mani cercano
          il mio corpo.

          Percorsa un lampo
          di desiderio, avvinghia
          e scalda la pelle in un
          impetuoso cingersi, cercarsi,
          rotolarsi, volersi.

          La voce rauca Tua implora,
          prendimi...

          Cademmo esausti,
          l'uno nelle braccia
          dell'altro, ma non
          vinti dall'Amore.
          Composta mercoledì 30 gennaio 2008
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            Scritta da: Alessio Fabretti
            in Poesie (Poesie personali)

            Ieri sera

            La sera s'avanza
            lenta, quando il sole
            stanco si tuffa nell'oceano
            lontano ad Ovest
            in mille vapori fumanti.
            Allora guardo la mia figura
            riflessa nell'acqua,
            i miei calzari
            il mio mantello polveroso.
            Tornando sui miei passi
            lasciando il mare
            il mio cuore trema
            guardando una scritta

            "Perché non sei qui stasera?"

            E ti cerco per le strade
            nei volti dei passanti.
            Poggio la mano sorreggendomi,
            il respiro mi manca,
            chiudo gli occhi e...
            vedo attraverso i tuoi.

            Mani sollevano il capo,
            pietose, ed il selciato tiepido
            attraversa le mie ossa.
            Chini i visi, lieve il bisbigliare.
            Una mano accarezza
            il mio volto rigato e stanco.
            Cerco nella memoria.
            Le Tue mani sfiorano lievi
            i miei occhi tergendoli
            allora... ti guardo
            mentre una pace profonda mi prende,
            m'invade.
            La bocca arida sussurra
            sei... tu...
            ed una fresca rugiada
            bagna le mie labbra
            da tanto tempo inaridite
            sei... tu...
            mentre il respiro m'abbandona.
            Composta domenica 10 febbraio 2008
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              Scritta da: Alessio Fabretti
              in Poesie (Poesie personali)

              Lassù

              Lassù nel palazzo antico
              dietro le finestre in alto,
              chiuse le imposte
              mentre dormi sonni agitati
              lentamente il tenue chiarore
              penetra dalle fessure.
              Rischiarando lambisce le tue mani
              il tuo viso ed i
              capelli sparsi sul cuscino.
              Allora un raggio di sole
              si fa largo e sfiora lievemente
              i tuoi occhi di un alone
              luminoso svegliandoti.
              Allorché pieno il chiarore ormai
              e di luce la tua stanza,
              sei
              Lassù,
              ove, sola con i tuoi pensieri
              soffri
              ancora nel silenzio
              mentre la notte trascorsa
              rigirandoti tra le lenzuola
              intrise del tuo profumo
              non hanno dato quel
              risultato in cui speravi
              di calma e serenità.
              Ferito il fisico e il Tuo Cuore
              volgi lo sguardo al cielo
              ed... una lacrima
              riga il Tuo bel viso
              allora penserai e...
              ricorderai.
              Composta mercoledì 14 gennaio 2009
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                Scritta da: Alessio Fabretti
                in Poesie (Poesie personali)
                Ascolta ancora,
                ancora una volta con pazienza
                e, non con sussiego queste parole.
                Prendile per quelle che sono
                alle volte.

                Un velo di tristezza
                pervade la mia mente e
                lo sguardo di malinconia,
                mentre il mio cuore ferito
                cerca invano e grida
                "Amore dove sei?
                Dove sei se esisti?"

                Anima persa, non vagare
                nelle ombre del passato,
                nei ricordi di tempi ove
                sussurri, baci furtivi
                e sguardi languidi, di gioia
                colmavano, circondando di allegria
                come corone d'alloro il capo.
                Il mio cuore che cantava

                "Amore quanto sei bella.
                Amore,
                Le tue labbra vermiglie
                cercano i miei baci come
                i tuoi occhi con i colori
                dell'arcobaleno, e la tua pelle diafana,
                di olii profumati cosparsa,
                bianca come la luna
                cerca un abbraccio, e,
                lo sguardo accarezza lieve,
                avvolge e mi trascina
                in un'oblio, lontano.

                Socchiudo gli occhi ed
                una melodia prende le mie mani
                lasciandomi andare.

                Andare... Andare...
                Cerco in ogni volto,
                in ogni sguardo i tuoi occhi
                e domando...
                Sei tu?... Sei tu?... Sei tu?...
                Composta venerdì 4 settembre 2009
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                  Scritta da: Alessio Fabretti
                  in Poesie (Poesie personali)

                  La notte

                  Ho ascoltato la tua voce
                  nel silenzio della notte.
                  Anche se la stanchezza del giorno
                  pervade le mie ossa e a nulla
                  vale la leggera brezza che
                  s'alza nell'ora più tarda,
                  misero refrigerio nel tormento
                  che s'appresta nelle pieghe
                  della mia anima.

                  Ho ascoltato la tua voce
                  nel silenzio della sera.

                  Mentre i pensieri lasciati liberi
                  nel fluttuare, vagare alla ricerca
                  di un posto, nelle braccia
                  di chi ti ama nel silenzio
                  percorrendo lo spazio infinito,
                  e come le nuvole spinte dal vento
                  unirsi, riformarsi e fondersi,
                  così i nostri pensieri.

                  Ho ascoltato la tua voce
                  nel silenzio della sera.

                  E, ascolto la tua voce
                  nel silenzio del giorno
                  che sta per nascere di la dal mare.
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