Poesie personali


Scritta da: DolceBuba
in Poesie (Poesie personali)

Lo scampolo

Il vento d'oriente
bacia la mia pelle accaldata,
mentre inspirando mi inebrio
di noce moscata e di cannella.

Mi soffermo ai bazar,
nel dedalo di strade strette:
vorrei tanto quell'abito,
- non è in vendita,
ha i colori variopinti
e finemente è ricamato -
sentirlo mio,
mentre scivola sul mio corpo
avvolgendone le curve.

Ora mi resta di lui
solo il rimpianto - persistente -
di non averlo avuto
e il ricordo dell'aroma dolciastro
delle spezie, che aderiva
come vernice a tempera
ai muri delle case in quelle vie.

Ne ho potuto solo accarezzare
- per poco, con la mano -
la morbida vellutuosità:
- uno scampolo di tessuto prezioso,
nascosto tra innumerevoli stracci di juta.
Composta domenica 29 novembre 2009
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    Scritta da: Carlo Peparello
    in Poesie (Poesie personali)

    Canzone

    Smetti di pensare se la cosa ti fa male
    Come disse quel profeta che non giunse mai alla meta
    Abbi fretta di dannarti e non di perdonarti
    Serve calma e concentrazione
    o diventi salma in putrefazione
    Ascolta il dolore a denti stretti
    sopporta in silenzio e non dolerti
    Arriverà il carro dei giulivi
    cigolante su picchi e declivi
    salta sopra e copri la testa
    Anche nel deserto arriva la festa
    Solitario parlerai con te stesso
    ti ammirerai e ti darai del fesso
    l'importante ed essere sinceri
    essere vulnerabile e andarne fieri
    La perfezione annoia e tutto ingoia
    l'umanità rende unici e scaccia la boria
    Ennesimo verso per un umile chiusura
    scansare il male e cercare la cura
    Senza paura, senza paura.
    Composta domenica 29 novembre 2009
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      Scritta da: lety84
      in Poesie (Poesie personali)

      Il mio percorso

      Ho chiuso gli occhi per volare da te...
      Corro per quei sentieri di pietra a piedi nudi.
      Sento la tua mancanza
      e corro sempre più veloce per cancellarti
      rimuoverti dalla mia mente.

      Sento le campane a mezzanotte
      Mi fermo e riprendo fiato...
      una lacrima riga il mio volto...
      perché voglio riprendere il mio percorso verso di te.

      Le stelle brillano
      le vorrei prendere
      ma questo sentiero è troppo ripido
      troppo duro se non mi sostieni tu.

      Corro!
      Corro e non voglio fermarmi...
      Quella lacrima non si ferma mi riporta a te...
      Chiudo gli occhi e ritorno da te
      Chiudo le labbra e le ricordo su di te...
      le tue mani su di me...
      Il vento mi riporta alla realtà
      in quelle strade di città
      Da qualche parte di sicuro mi porterà.
      Non voglio più pensare...

      Sento le campane a mezzanotte
      Mi fermo e riprendo fiato...
      una lacrima riga il mio volto...
      perché voglio riprendere il mio percorso vero di te.
      Composta mercoledì 18 novembre 2009
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        Scritta da: Matteo Salomone
        in Poesie (Poesie personali)

        Istantanea di un amore perduto

        Scavo nei tuoi occhi
        per conservare sotto le unghie
        piccole tracce delle tue ferite
        Immensi deserti
        colmi della tua voglia di riempirli del mio
        silenzio
        Bottoni blu
        di un cappotto che non so vestire
        e non voglio togliere
        Semaforo incandescente
        di una stella che brucia l anima
        e non mi da che rosso
        e tu scintilla in un mondo di ghiaccio
        cadi tagliando chi ti sta vicino
        e io vittima persa nel tuo gelo
        salgo gridando un nome che non è tuo
        Vivi,
        ma senza più sospiri
        non hai smesso di esistere
        Vivo,
        ma senza più vento
        ho smesso di essere.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Una vita di vetro

          Non siamo angeli
          coprono il cielo i nostri peccati.
          Creare un'illusa speranza
          dai sentimenti fragili
          per intenerire un mondo perduto!
          Falso idillio
          corroso
          dai nostri passi incerti
          dai sorrisi sbiaditi...
          No, non siamo angeli
          l'ultimo rifugio s'è perso
          sotto
          questa vita di vetro!
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            Scritta da: Marisa Marimare
            in Poesie (Poesie personali)

            Tu

            Allunghi la tua mano verso di me,
            è una mano sussurrante,
            ascolto le sue delicate parole...
            trema al contatto di un possibile sogno,
            timidamente si emoziona!
            La tua mano crea disegni ricamati d'amore
            e sorride avendo il cuore in sé.
            Composta martedì 17 novembre 2009
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              Scritta da: Monica Siracusa
              in Poesie (Poesie personali)

              La danza

              Ondeggio sul pelo
              dell'acqua...
              muovendo i passi sul riflesso del
              cielo.

              Mi invade una melodia
              di luce soave... e
              leggiadra, fluttuo...
              come sirena e medusa,
              un soffice alito di
              vento
              mi avvolge, mi sfiora
              i capelli d'oro...
              incerto come
              l'onda del
              mare.

              La brezza fresca...
              profuma, sboccia e schiude
              i miei petali
              di finestre aperte all'afa d'estate...

              mi osservi, e uno sguardo mi sfiora
              le membra...
              ... danzo su un prato...
              leggera e mi pingi...
              emersa Beata dal cassetto dei tuoi desideri.

              Stai lì assorto,
              t'incanto di una musica nuova che ci guida,
              fino allo stesso fiato.

              È un sogno... un mistero,
              l'incanto sottile e fragile...
              dell'adorabile.

              Così stupido afferrare
              un per sempre...
              può succedere di appartenersi per niente...
              su un telo candido di cielo chiaro
              muovendo i nostri piedi caldi,
              passeggiamo sul mondo... e
              la terra...
              ... spalanca gli occhi sul
              ... cielo del nostro arcobaleno.
              Composta venerdì 30 ottobre 2009
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                Scritta da: deittico
                in Poesie (Poesie personali)

                Perché non sono un poeta

                I poeti sono i soli a poter osservare
                quel che gli accade non come un fatto contemplato dall'esterno,
                ma come un evento sentito dall'interno.
                Questo è il motivo per cui li ammiro.
                Abbracciano l'essere nelle sue infinite forme, e lo amano,
                anche odiandolo e cercando di sfuggirgli.
                E questa è la ragione per cui non sono,
                e forse mai sarò,
                un poeta. Quando essere abbagliato dai raggi solari
                non è che sole negli occhi,
                e quando cambiare il lato della strada su cui cammini è
                la semplice ricerca di un ricovero all'ombra,
                allora vivere può tornar a essere
                semplicemente vivere. Non fa per me.
                Questi sole, ombra e vita non sono
                qui semplici sole, ombra e vita.
                Composta sabato 9 febbraio 2008
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