Quanto hai pianto da bambino?
Eppure,
Tra le lacrime e sospiri
Infante
Nelle oscure notti
Dei miei affetti
Incontrai la solitudine
Ora lei... m'è cara vecchia amica!
Composta venerdì 6 novembre 2009
Eppure,
Tra le lacrime e sospiri
Infante
Nelle oscure notti
Dei miei affetti
Incontrai la solitudine
Ora lei... m'è cara vecchia amica!
Come il suono dei miei pensieri
Quando irrompi tu nei miei desideri
Fiori fantasmi si muovon'anelanti
Per reclamar festa, a te davanti
Come il torrente s'insinua tra le rocce
Quando l'eterea brama, stilla vive gocce
Furore d'un placido lago
Ponte di fuoco del magico drago
Come il mio ardore, perso nei tuoi occhi
Quando le mie mani cogli, si ch'io ti tocchi.
Mentre gli altri fanno festa
Si abbassano i tuoi capelli
Quando giocano e fanno quell'odiato,
Ambito chiasso
Ti scendono le spalle, sulle mani
Gridano i bambini, ignari testimoni del tempo
Scende il respiro, cerca un moto orizzontale
Dei fiori... portano della poesia, il ricordo del profumo
Per te, il contatto del tuo corpo, sulla terra
Del tuo dolore, compagno d'esistenza
Ascolti la sua voce, unica immobile presenza
Vorresti essere umano, ma ora sei malato
Soffri solo, perché sei abbandonato
Cammina il tuo pensiero nell'oscura notte
Dilania pareti, case, chiese... grida la tua muta voce
Squarcia i cuori, acceca gli animi
Effondi un nuovo peso alla parola amore
Amore puro, preteso con il cuore,
amando d'un incondizionato Amore.
Penso sempre ai momenti belli passati assieme,
mi danno la forza di andare avanti.
Sono la fonte del mio sostentamento...
e molte volte ho riflettuto sul perché di questa cosa e tutte le volte sono arrivata alla solita conclusione:
è un sentimento profondo, che viene dal cuore e che coinvolge anche la mente e tutti gli altri sensi.
Un sentimento che ti cambia la vita in meglio e non puoi farne a meno perché dal primo istante ti ti coinvolge,
ti fa sognare,
ti fa volare col pensiero in alto fino a raggiungere il segreto della felicità e desiderare di non tornare più nel mondo di solitudine che ti sovrastava una volta.
Io questo sentimento l'ho bramato da tempo e l'ho trovato in te.
Non ti chiedo niente,
solo di continuare a vivere,
a gioire perché il mio amore per te sopravvive di questo,
di ogni tuo respiro.
Dell'esistenza sei la parte migliore,
ci unisce un affetto di rosso colore.
Con te la realtà io posso ignorare,
non avrei alcun'altra da bramare.
Mi dai un'estasiante percezione di tepore,
riempie la mia bocca il tuo sublime sapore.
Assieme a te ogni paura svanisce,
e la mia attenzione piacevolmente diminuisce.
Quando si spargono i tuoi umori inebrianti
nella mia testa solo pensieri esaltanti.
Che dire di questo effimero piacere,
che porta spesso la gente a giacere.
Allieti il mio perder lenta la ragione,
mia cara dolce bottiglia d'Amarone.
Sono sempre stata un porto di mare.
Dopo aver percorso mari e cieli,
il mio essere ora è un porto.
Molte barche si sono fermate da me,
per periodi più o meno lunghi.
Ma, infine, tutte ripartivano.
Ogni barca,
col suo piccolo mondo,
mi dava qualcosa.
E io davo a loro,
sempre,
un pezzetto di me.
Ma, infine, tutte ripartivano.
Nessuno mai si è fermato,
nessuno mai ha voluto percorrermi,
conoscermi meglio,
prendere confidenza
coi miei moli e con le mie stradine.
No, nessuno mai.
Tutti, infine, ripartivano.
È forse per questo
che io sono legata al mare.
A doppio nodo nel cuore.
Il mare non mi ha mai abbandonata,
mi cinge col suo abbraccio,
mi tiene stretta
e mi sussurra le storie
di ogni onda che si infrange su di me.
Eppure,
io ancora sogno
di qualcuno che approdi,
che voglia conoscere bene le mie vie,
che voglia camminare sui miei territori
e, infine, sedersi con me
a contemplare
Fratello Mare.
Non è amore, ciò che non brucia sulla pelle
con lacero ardore.
Il tormento si prende gioco di me;
mentre di te il pensiero abita i miei sogni,
Senza mai lasciar che la solitudine rechi sconforto.
Non so che cosa devo fare...
La mia strada è altrove dal posto
in cui il mio cuore vorrebbe dimorare.
Chiuse le porte,
dinnanzi le mie speranze
che, come lacrime,
sono pronte a lasciare i rimpianti riaffiori,
legati ad un solo passato,
che non potrà mai esser cancellato;
per sempre indelebile,
sarà scritto d'affettuose parentesi
ed emozioni eterne,
come il tempo in cui sono trascorse.
Eterno sarà il mio ricordo,
verso ciò che di più caro ho stretto
troppo poco fortemente
per evitare che sfuggisse,
quasi un lampo avesse inghiottito il mio cuore,
dandolo in pasto alla preannunciata tempesta.
Irreali risuonano i tuoni
e la mia anima grida la tua assenza.
Il segreto del mio amore, come uno scoglio,
sfida il mare,
cosciente che il tempo
porterà la sua forza alla resa,
ma se anche non avrà più spigoli per lottare,
resterà scoglio, per sempre
più duro dell'immenso mare.
Libero.
Azzurro ovunque,
mi muovo sospinto da brezza leggera,
gradevole galleggiare,
dondolarmi, rigirarmi,
l'infinito mi circonda, cielo terso tutt'attorno.
Pace.
Enormità celeste ovunque.
Il sole mi riscalda,
niente più mi turba.
Sono nuvola,
non svegliatemi.
Navigando a vista, sospinto dal venti girovago senza meta.
Le onde cullano le incertezze e affondano le mie sicurezze.
I venti lacerano il mio volto, il dolore mi parla, sono vivo, ancora...
Cerco dentro me un motivo per proseguire in questo strazio,
Io contro me stesso, combatto ciò che sono, la mia vittoria muterà il mio essere.
Dall'alto delle mie fantasie giudicavo la realtà inutile e inferiore,
non sapevo di vivere su un castello di carte
che al primo colpo di vento è stato spazzato via.
Sono caduta di schianto in quella squallida realtà
e non c'erano rose ad attendermi ma le loro spine a ferirmi.