Poesie personali


Scritta da: Valeria Mergiotti
in Poesie (Poesie personali)
Beati gli amanti che si guardano,
Beati gli amanti che si stringono,
Beate le loro mani che trovano
Un rifugio sereno.
Beate le loro labbra
Che son capaci di pronunciare "Ti amo"
Senza toccarsi,
Beate le loro bocche
Che non saranno più pellegrine.
Beati i i corpi degli amanti
Che rimangono immobili,
Contemplando il nudo;
Beati gli amanti che rendono
a loro stessi il peccato puro.
Beati noi che siamo stati amanti,
Amanti di desolazione,
Amanti di solitudine,
Amanti del dolore,
Amanti di noi,
Amanti dei nostri sorrisi,
Amanti nel mondo.
Beati gli amanti che partono
senza più tornare.
Composta lunedì 5 ottobre 2009
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    Scritta da: Valeria Mergiotti
    in Poesie (Poesie personali)
    Sabato,
    Semplice giorno settimanale
    Giorno folle per folli giovani
    Alla ricerca di sfrenate emozioni.
    Sabato innamorato,
    Sabato amato ed accarezzato
    Da baci teneri di due ragazzi abbracciati.
    Sabato di sangue,
    Sabato di sesso,
    Sabato di balli sudati nei locali notturni;
    Sabato di lacrime e tristezza,
    Sabato di genitori insonni,
    Sabato di notti insonni:
    Il vostro Sabato,
    Il nostro Sabato.
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      Scritta da: piumarossa70
      in Poesie (Poesie personali)

      Voce dalle dita

      Vorrei fare uscire la mia voce
      dalle dita delle mani, così spalancate contro un vento che non c'è,
      contro un cuore che impassibile batte e sbatte come un'anta ipnotizzata.
      Urla dalla gola impastata di sabbia ingerita dagli anni trascorsi
      a rantolare, urla dalla bocca di un antico guerriero indiano che va incontro al suo destino incerto... e frecce abilmente evitate mantenendo fiero il collo, la gola, così quasi per sfrontatezza.
      sfrontatezza a volte innocente, come un sibilo di voce che appare per chiedere aiuto.
      Voce, voci ignorate da orecchie morte da anime assenti intente a ripetersi il copione in ciò che fingono di essere, le stesse anime che hanno voci modulate in plastica e arti impregnati di ruggine.
      Canto, canto come un merlo sotto a un pino enorme; mi ascolto, la voce uscita ora rientra, come un ruscello gorgoglia in gola, ed ora, ora sì come cascata fresca esce e si sparge.
      Composta venerdì 20 novembre 2009
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        Scritta da: Barbara Bevilacqua
        in Poesie (Poesie personali)

        Perché

        Perché io ti cerco?
        Perché ti voglio?
        Perché ti desidero?
        Il mondo non ha mai conosciuto bene più profondo.
        La mia anima ti cerca di continuo, il mio cuore è pieno di te, nessuna cosa può più entrarvi,
        perché ci sei tu che lo riempi, completamente. La mia mente è tua, solo il tuo amore lo potrà riempire ancora,
        perché lo farà crescere,
        perché lo farà pulsare.
        Perché la tua voce è come l'acqua che disseta i miei tessuti, le tue mani sono come il vento che sfiora e sferza il mio corpo, la tua mente mi avvolge come il mare, mi scalda come il sole, tu sei la mia energia, ed io come un fiore sboccio tra le tue braccia amore.
        Composta venerdì 20 novembre 2009
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          Scritta da: Evaso
          in Poesie (Poesie personali)

          Siamo veramente sicuri?

          A volte mi chiedo se realmente, su questo pianeta
          esiste un essere umano che può dire con assoluta certezza:
          "Io sono felice!"
          Si può davvero essere felici pur essendo consapevoli
          delle incertezze che ci riserva il nostro futuro immediato?
          Eppure c'è chi lo affermerebbe con totale certezza.
          È certo di essere felice colui che crede fermamente in Dio.
          È certo di essere felice colui che ha raggiunto il successo personale.
          È certo di essere felice colui che può permettersi tutto.
          È certo di essere felice colui che ha un lavoro onesto e una famiglia.
          È certo di essere felice colui che dedica la propria vita a quella altrui.
          Ma quanto basta per far vacillare queste certezze?
          Forse, l'unica certezza che abbiamo è che la felicità è fatta di momenti
          ma nell'istante in cui affermi di esserlo, sai che è già passato...
          Gli unici che potrebbero dirlo, ma non lo fanno, sono i bambini,
          o meglio, quella parte di loro a cui è concesso il privilegio di vivere.
          Ebbene, cos'è che rende felice un bambino,
          se non il fatto di ignorare come va il mondo?
          Loro devono, altrimenti smarrirebbero la loro essenza,
          ma se dietro la felicità apparente e intermittente degli adulti
          ci fosse lo stesso principio e la stessa convinzione?
          Qualcuno potrebbe dire che il segreto sta nell'essere ingenui.
          Ma cosa vuol dire essere ingenui, ignorare ciò che è la realtà?
          No, non potremmo, non è nostra intenzione.
          Però, se è vero che la felicità è fatta di momenti,
          concediamocene qualcuno in cui rispolveriamo
          il nostro istinto fanciullesco e diamogli libero sfogo,
          sicuramente saranno loro per primi, i nostri bambini, a ringraziarci.
          Composta venerdì 20 novembre 2009
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            Scritta da: Ludovica Mazzuccato
            in Poesie (Poesie personali)

            I tuoi baci

            Ho sgranato i tuoi baci
            come semi rossi
            di un misterioso Rosario.

            Sì, i tuoi baci
            che trasformavano
            in aquiloni coraggiosi
            le mie labbra
            stropicciate dalla timidezza.

            Ho raccolto i tuoi baci
            come briciole dolci
            sulla tovaglia bianca
            della domenica.

            Sì, i tuoi baci
            che mi donavi come diversivo
            mentre mi rubavi il cuore.

            Ora restano solo quelli,
            come l'alone caldo
            che appanna il vetro
            dopo che un bimbo
            ha guardato dalla finestra
            la neve cadere.
            Composta mercoledì 14 ottobre 2009
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              Scritta da: Giuliettaespo
              in Poesie (Poesie personali)

              Mi sono guardato allo specchio della mia eternità

              Mi sono guardato allo specchio e
              mi sembrava di essere eterno,
              mi sembrava di poter vivere in eterno,
              poi mi sono accorto che non sono io a poter vivere in eterno;
              ma lo specchio!
              Composta venerdì 20 novembre 2009
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                Scritta da: DolceBuba
                in Poesie (Poesie personali)

                Taci

                Che senso ha usare parole
                per riempire un magnifico silenzio
                che tutto dice,
                senza emettere suono alcuno?

                È un ciarliero gioco perverso,
                fragrante come la crosta del pane
                appena sfornato.

                Lascialo ai poeti,
                e taci:
                sei la virgola
                che mi permette di prendere fiato,
                in questo interminabile
                fraseggio quotidiano.
                Composta venerdì 20 novembre 2009
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                  Scritta da: Monica Siracusa
                  in Poesie (Poesie personali)

                  La via del mare

                  Sulle strade amare amore
                  del mio Sud,
                  scale dure
                  a scendere
                  e a salire
                  spiagge di grano
                  tenero e rena
                  bagnata dai baci del mare,
                  senza scarpe e
                  senza sogni da chiedere alle
                  stelle
                  passo lungo i binari
                  di quel treno che non ha
                  più fermate, storie,
                  valige e viaggi da raccontare.

                  Prego un Dio marinaio
                  che lascia sperare
                  nel ritorno dal mare,
                  sempre all'ora del mio
                  cielo rosa
                  che riempie
                  gli occhi
                  ogni giorno
                  ...
                  in una conchiglia
                  suono di noi...
                  al ricordo delle tue mani.
                  Composta mercoledì 19 agosto 2009
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