Poesie personali


Scritta da: delfo shado
in Poesie (Poesie personali)

Il vuoto e Giulia

È il vuoto che mi circonda,
quel silenzio insistente
dell'essere solo a farla da padrone.
Mi giro intorno e vedo tanti oggetti.
Per ognuno c'è un ricordo,
una voce o un volto,
ma stanno lì, fermi.
Io potrei ascoltare le voci che ne provengono,
potrei ricordarmi le parole,
gli accenti,
i toni,
eppure non mi fanno compagnia.
Si accende il dispiacere
come una torre che cresce,
che punta in alto,
in uno sforzo senza fine.
Piango.
Piango su ciò che non posseggo e che desidero.
Guardo indietro
e vedo cose perdute,
cose mai possedute,
cose sempre cercate.
Ora il vuoto è riempito di rimpianti.
Adesso è peggio di prima.
C'è un ago che fa l'occhiolino,
un bicchiere che tenta,
un colpo alla testa,
secco, unico e preciso
che toglierebbe ogni dolore,
poi c'è Giulia.
La chiamo,
la invito,
la prendo
e il vuoto si riempie di lei.
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    Scritta da: BlueSky14
    in Poesie (Poesie personali)

    Amante Morente

    Ah...
    se solo la luna fosse
    un po' più diversa
    e meno legata
    da vincoli fisici e naturali
    forse anche lei riuscirebbe a fare
    ciò che ha sempre desiderato fare...

    Raggiungere il sole!
    Incontrarlo!
    E di lui scaldarsi entrambi i volti...
    Non come chi
    ha sempre cercato
    invano
    il vero amore,
    ma come chi l'ha incontrato
    ... e poi muore...
    Composta sabato 21 novembre 2009
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      Scritta da: gliuzzi
      in Poesie (Poesie personali)

      La quiete

      Ero in silenzio
      ed ascoltavo il mare, dentro di me,
      scorreva la pace,
      l'immensità del mare,
      circondava il mio essere ed irradiava tutta me.
      Ero felice,
      assaporavo l'essenza dell'esserci e riflettevo,
      sui perché della vita.
      L'affannosa ricerca dell'apparire,
      la voglia di emergere,
      l'incapacità di comprendere,
      che ogni essere, "è a se".
      Semplicemente speciale ed unico,
      così ti vorrei...
      Così vorrei conservarmi,
      senza farmi attecchire da futili ed inutili dicerie...
      In silenzio ascoltavo il mare,
      che nel trascorrere del tempo,
      resta sempre se stesso.
      In me regnava la pace,
      ma nei miei pensieri,
      esplodeva la rabbia.
      La rabbia per tutti coloro,
      che ci vogliono cambiare,
      che credono di conoscerci,
      ma sono assenti.
      Per tutti coloro che non vogliono capire...
      Per tutti color che han occhi per vedere,
      ma non vogliono guardare...
      Per tutti coloro che han orecchie per sentire,
      ma non vogliono ascoltare...
      Per tutti color che han la testa per ragionare,
      ma non sanno ragionare...
      Per tutti coloro che si lasciano guidare
      nei meandri dell'ignoranza
      e seguono la massa,
      perdendo la loro originalità.
      Ero in silenzio
      ed ascoltavo il mare, dentro di me,
      la forza del pensiero,
      mi spingeva a riflettere,
      e pensare positivo,
      affinché ogni essere vivente,
      riesca a percorrere il proprio cammino...
      e abbia la forza di cambiare,
      questa umanità, per la giusta via.
      Affinché ognuno,
      trovi l'essenza del saper vivere...
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        Scritta da: Giovanni Canu
        in Poesie (Poesie personali)

        Il Canto dei Diamanti

        Piango nel Silenzio notturno
        Piango Per l'amaro Destino
        Piango dolcemente le Lontane Stelle fino al Mattino...

        Folle Notte rivelami un segreto pregiato,
        Sei tu colei che i miei Sogni ha trasformato?
        Sei tu colei che del Silenzio ne fa un tesoro,
        Proprio quando il tuo prezioso messaggio assaporo?

        Sangue di Follia,
        Gocce di Pazzia

        Gocce di Pianto,
        Sangue di Specchio infranto

        Custodi dei Sogni esse sono
        e se versate io più non ragiono

        Di cadere giù dai Diamanti lor non son degne
        e perfino il Tempo, lassù, nel loro bagliore si spegne
        Perdurando in un attimo tremendamente affilato
        Ricordando uno sguardo volutamente dimenticato

        Laggiù nei Mari di Giada,
        Proprio dove la Luce si dirada:
        è lì che un Sogno mi ha guidato,
        e poi là mi ha dimenticato

        Canta con me, non aver il mio Terrore
        Prima che il Tempo faccia svanire anche questo Tepore
        Il Canto dei Diamanti ora danza con il mio Destino
        Insieme alle Lontane Stelle fino al mattino

        ... e mentre l'Ora Fatidica scocca,
        vorrei far Morire le mie Lacrime sulla tua bocca...

        Folle Notte rivelami un segreto pregiato,
        Tu sai perché da me il Senno è scappato?

        Ricorda le mie parole, lor non sono un'illusione:
        il Tempo è l'unità di misura della Sofferenza e della Confusione

        Sogno Ghiacciato, questo è il vero Nominativo
        Dell'Incubo più pregiato che in Segreto nutrivo

        Il Silenzio è la mia Arma, ma di questo non morrai
        Rimane solamente un Pazzoide, finché tu non vorrai

        Ma quando della Follia il Pazzoide più non avrà bisogno
        Rimarrà l'Eco di questo Canto nel Glaciale Sogno

        ... e mentre l'Ora Fatidica scocca,
        vorrei far Morire le mie Lacrime sulla tua bocca...

        Piango nel Silenzio notturno
        Piango Per l'amaro Destino
        Piango dolcemente le Lontane Stelle fino al Mattino...
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          Scritta da: Giovanni Canu
          in Poesie (Poesie personali)

          Hai freddo?

          Hai freddo?
          Allora perché tremi?

          Il mio aspetto è dei migliori questa notte,
          allora che hai da tremare?

          Forse tremi per la Sorte,
          che di certo non è la Morte...

          Forse tremi per le pene,
          che, credimi, anche se non sembrano, son vere...

          Hai freddo?
          Allora perché tremi?

          La notte è gelida,
          anche se di fuoco è madida...

          La notte è silente,
          forse perché di far baccano non se la sente...

          La notte è oscura,
          proprio come la tua Paura...

          Hai freddo?
          Allora perché tremi?

          Il mio aspetto è dei migliori questa notte,
          allora che hai da tremare?

          Mi piace sentirti urlare,
          vedere le tue lacrime cadere,
          il tuo senno impazzire...

          Mi piace vederti scappare,
          mi piace vedere le tue labbra vibrare...
          allora, orsù! Non fermarti! Continua a tremare!

          Hai freddo?
          Allora perché tremi?

          Dolce è il sonno quando riesci a svegliarti,
          dolce è l'amaro che rimane in bocca solo al mattino,

          quando riapri gli occhi alla buon ora,
          e ti risvegli nel tuo caldo lettino...

          Ma rammenta sempre le mie parole, in modo da capire...
          Orsù, prestami ascolto se un giorno anche tu vuoi morire!
          Ricorda che io non ho bisogno di dormire...
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            Scritta da: Marco Marchetti
            in Poesie (Poesie personali)

            La pianta dell'amore

            Passeggiando tra il mercato,
            era un giorno come un altro,
            ad un tratto l'ho incontrata:
            era splendida, radiosa.

            Spesso avevo immaginato
            come poi sarebbe stata
            se, portandomela a casa,
            l'avessi corteggiata
            con le cure che si danno
            a una cosa tanto amata:
            i suoi boccioli di certo
            sarebbero fioriti,
            e mi avrebbero inebriato
            i suoi fiori profumati...

            Ma commisi un grosso errore
            perché sottovalutai
            l'importanza dell'amore:
            in risposta a ciò che dai
            lui sviluppa dipendenza
            e di quello che poi fai
            lei non può più stare senza.

            Fu così che ogni volta
            che da lei mi allontanavo
            si struggeva e sconvolta
            al ritorno la trovavo
            con un bocciolo caduto.
            Non rimase neanche un fiore
            e vigliacco la incolpavo
            per il mio negato amore.

            Ora so di aver sbagliato
            e per non rifar l'errore
            per la vita sto legato
            alla Pianta dell'Amore.
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              Scritta da: gliuzzi
              in Poesie (Poesie personali)

              L'armonia della pace

              Ci sono risposte
              che ritroverai solo dentro te,
              perché nessuno,
              potrà darti quello che tu sei.
              Nessuno è dentro di te
              e per quanto si sforzino
              e credendo di conoscerti bene,
              nessuno ti conosce quanto te.
              Nessuno è dentro di te!
              Vivi!
              Vivi con le tue forze.
              Guarda!
              Guarda con in tuoi occhi.
              Esplora!
              Esplora con la tua determinazione.
              Piangi!
              Piangi con i tuoi occhi.
              Ascolta!
              Ascolta con le tue orecchie.
              Ama!
              Ama con il tuo cuore.
              E vivi!
              Vivi con tutta il tuo essere...

              a volte in silenzio,
              ascolto la mia anima,
              che grida di rabbia,
              per tutto quello che non c'è
              e che vorrei.
              A volte quel silenzio,
              mi tranquillizza
              mi riempie di mille parole,
              gioie ed emozioni.
              Poi mi guardo intorno
              e musica c'è...
              l'armonia della pace.
              Composta lunedì 9 marzo 2009
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                in Poesie (Poesie personali)

                Ho provato

                Per ogni raggio di sole
                che in silenzio ti sfiora piano...

                per ogni sguardo
                che lento cattura i tuoi sensi
                e li tiene per mano...

                per ogni goccia di pioggia
                che disseta la tua essenza...

                per ogni anima
                che passando ha segnato
                la tua esistenza...

                non importa
                quale segno nella tua vita
                ho lasciato,

                l'importante è che
                in qualsiasi modo
                io ci abbia provato.
                Composta lunedì 1 giugno 2009
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                  Scritta da: Valentina Volpi
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Profumo

                  Se potessi addormentarmi per l'eternità saresti mio
                  Se credessi ancora nei sogni ti creerei con la fantasia
                  Un giorno il sole tramonterà nel mare
                  Ed io lo scambierò per i tuoi occhi
                  Un giorno la mia anima brillerà tra le stelle
                  e si specchierà di nuovo in essi.
                  La staticità di quell'attimo roderà ogni cuore
                  Poiché il mondo sarà solo per noi
                  e scivolerò sul tuo volto come una lacrima calda
                  e bagnerò la tua pelle e le tue labbra
                  Mi confonderò al tuo sangue
                  e ti scorrerò dentro fino al cuore, la mia dolce dimora.
                  Nulla sarà più giusto o sbagliato
                  Nulla sarà più reale o fantastico
                  i corpi cadranno come i petali di una rosa
                  Ma le anime saranno il profumo che vola nel vento.
                  Composta venerdì 20 novembre 2009
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