Poesie personali


Scritta da: Kagib
in Poesie (Poesie personali)

Uguali mai...

Ogni esperienza è unica ed irripetibile,
quindi, non ci sarà un altra te dopo te.
Hai l'esclusiva per questa mia parte di vita,
che nessun altra conoscerà allo stesso modo.
Sono colpevole di essere così fragile
carnefice e vittima allo stesso tempo,
peccatore redento dalla rinuncia
a qualcosa che perderò per sempre
ad un sole che avrà scaldato
solo una stagione della mia vita
e che non rivedrò.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Barbara
    in Poesie (Poesie personali)

    Passione

    Diario
    è il canto
    di chi tende le mani verso il cielo,
    per sciogliere nodi
    e preghiere
    con quella intensità
    che vibra nell'animo silente.
    È il canto
    che sovente
    musica la sera
    quando nella sinfonia
    di nuove atmosfere...
    sui miei occhi
    cadono versi e cadenze
    che colorano voli
    nel miraggio d'angeli
    che incendiano
    pensieri e parole
    sul pentagramma della luna...
    Arie di un tempo
    che, finalmente ho descritto
    nel diario della mia vita.
    Lo fermo barbara.
    Composta sabato 30 giugno 2007
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Vincenza Molvetti
      in Poesie (Poesie personali)

      L'istante

      In un istante, il corso della mia vita è cambiato!

      In un istante, Lui ha voluto che t'incontrassi e...
      perdutamente t'amassi.

      Il suo disegno sbagliato non fu:
      alla porta del mio cuore impavido,
      chi suonò se non tu?

      L'Istante in cui ti ho incontrato,
      vestito si è d'immacolato...

      e così fu che il mio cuore divenne innamorato.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: jim morrison 93
        in Poesie (Poesie personali)
        Sai la vita è molto strana si nasce per poi morire,
        ma che senso a iniziare per poi finire?
        L'esistenza cos'è? Chi l'ha creata?
        Il fato? Il destino? Il caso? O Dio addirittura?
        Ma se Dio esiste chi lo ha creato? Si dice che sia stato Dio a creare l'esistenza ma se lui esiste chi lo ha creato? Perché da solo non si può creare.
        E poi lo spazio infinito...
        come può un essere infinito, cioè Dio ammesso che esista...
        creare un'altra cosa infinita?
        Quindi o Dio non esiste o non è infinito... o lo spazio non è infinito: ma come mai, allora, non riusciamo ancora con le tecnologie d'oggi a capire cos'è Dio e com'è lo spazio se è finito o infinito?
        Composta sabato 21 novembre 2009
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: jim morrison 93
          in Poesie (Poesie personali)
          Sembra che la vita si sfumi andando alla deriva ogni giorno di più perdendosi dentro di me
          e non importa nulla a nessun'altro
          ho perso la voglia di vivere
          non ho più niente da dare
          non c'è più niente per me
          ho bisogno della fine per liberarmi
          le cose non sono più come prima
          manca qualcosa dentro di me terribilmente perso,
          non può essere vero
          non riesco a sopportare il male che sento
          il vuoto mi riempie fino all'angoscia
          cresce il buio che porta l'alba
          ero io,
          ma ora me ne sono andato,
          nessuno può salvarmi adesso tranne me stesso,
          ma è troppo tardi
          non riesco nemmeno pensare...
          pensare perché avrei dovuto almeno tentare.
          Sembra che il passato non sia nemmeno esistito
          la morte mi saluta calorosamente
          e ora non mi resta altro che dire addio!
          Composta sabato 21 novembre 2009
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Michelangelo Blanco
            in Poesie (Poesie personali)

            Un granello di sabbia del deserto della verità - Ed è subito mattino

            "Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera".
            Il Poeta affida un messaggio di verità al tempo affinché lo perpetui nel mondo. Egli è l'Iniziato che offre all'umanità un granello di sabbia - "un raggio di sole" - del deserto della verità. Ma la verità se svelata - "ad ognuno che sta solo sul cuor della terra" - verrebbe fraintesa, manipolata, snaturata - "ed è subito sera" -.
            Allora il messaggio viaggia celato sulle ali del tempo, fino a quando un Maestro in una delle infinite stazioni lo ferma lo Svela e ri-Velandolo lo restituisce al tempo.
            I contenitori sono tanti e di diversa natura ma tutti esoterici. E la verità viene sintetizzata, criptata, contrapposta e rovesciata, ridotta ad un segno, una figura, una frase, una parola, un "quadrato magico" un numero, un simbolo. Quasimodo ha scelto lo specchio, l'immagine speculare, l'opposto di quel che appare, il divenire di quel che era, quello che è e quel che sarà, il serpente che si morde la coda, l'oroborus.
            Il messaggio di verità e di speranza - Trafitto da un raggio di sole - protetto, e sigillato tra l'immagine della solitudine e quella della terra, svelato si leggerà come "la quiete dopo la tempesta" o "mi illumino d'immenso", e si può scrivere:
            Nessuno sta solo sul cuor della terra illuminati da un raggio di sole: ed è subito mattino.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Annamaria Sersante
              in Poesie (Poesie personali)

              Senza stelle

              Continuo a cercare il tuo angelico sguardo da lontano.
              In punta di piedi senza che tu ti accorga di nulla
              i giorni passano con un vuoto dentro l'anima che solo tu
              Con quell'amore che tanto disprezzi potresti colmare.
              Sofferenze continue, lotte alla sopravvivenza...
              Per quanto tempo ancora durerà ancora questa stupida
              Agonia? Nascosta dietro una bugia?
              Cosa ho fatto di tanto male, per meritarmi tutto questo?
              E non avere paura di me che mi fai stare da schifo,
              io non potrei mai farti del male!
              Composta mercoledì 15 ottobre 2008
              Vota la poesia: Commenta
                in Poesie (Poesie personali)

                Ad una vedova

                Quei tuoi occhi così azzurri,
                quei tuoi occhi lacrimevoli
                quella luce persa nel vostro lungo addio,
                fusa nel tuo lungo abito nero
                che rimembra quei tempi felici
                già andati e or tramutati in silenzio,
                in dolore.

                Quella tua luce tremula
                Dal sapor di tramonto laconico
                Acuita dalla tua ricurva schiena,
                dal tuo andare trasandato, stanco.

                E le tue mani scarne e sottili
                Le tue braccia rigide e molli insieme
                Come il tuo cuor or rigido or molle
                Se il suo ricordo filtra... e penetra.

                Guarda cosa ha fatto Morte,
                ti ha rapita bambina e ti accompagna...

                In quei tuoi occhi azzurri,
                il ricordo di un amore,
                dell'Amore.

                Resta solo un ceruleo silenzio...
                Che è la vita...
                Composta martedì 13 ottobre 2009
                Vota la poesia: Commenta
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Fare poesia significa trascrivere la parole del vento.
                  Fare poesia significa guardare la luna
                  e vedere la sua parte nascosta.
                  Come la fisica, l'architettura, la medicina... no, molto di più.
                  La poesia dipinge un ponte tra la realtà e lo spirito.
                  Quale architetto sa fare tanto?
                  Solo un architetto innamorato può provare
                  l'amore è come la poesia
                  Parlare d'amore significa trascrivere i battiti del proprio cuore.
                  Quale uomo che non ama sa fare tanto?
                  Composta lunedì 30 novembre 2009
                  Vota la poesia: Commenta