Poesie personali


Scritta da: L. Orlandi
in Poesie (Poesie personali)

Chissà perché...

Togli il coperchio dalla pentola e tutto arriva.

In adolescenza bastava un'emozione,
la penna cominciava e smetteva solo
al finire delle lacrime,

poi un coperchio, forse di acciaio spesso,
ha chiuso la pentola che si è riaperta
con grande fragore,
e ricomincio da lì,
continuo ciò che in fondo non si è mai interrotto.

Chissà perché la pausa così lunga,
chissà perché ho impiegato il tempo fuori del mio IO,
chissà perché ho bisogno di occuparmi della "mia" bimba,
chissà perché ogni piccola emozione chiama la penna,
chissà perché ho assolutamente bisogno di dire "ora" e non "dopo",
chissà perché...
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Cinzia Coppola
    in Poesie (Poesie personali)

    La vera e pura emozione

    Lo splendido sorriso di mio figlio e i suoi occhioni verdi,
    riescono a trasmettere al mio cuore messaggi indescrivibili.

    Quanto è meravigliosa la vita
    quando tuo figlio ti guarda e sorridendo ti abbraccia,

    tutto si ferma intorno
    non c'è niente di più meraviglioso al mondo.
    Composta sabato 10 settembre 2011
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Bramante Poesie
      in Poesie (Poesie personali)
      Inciampato nell'errore di chi ha amato veramente
      ho maledetto il mio cuore per il troppo dedicarti.
      Senza vergogna ho mendicato i tuoi respiri
      frammentando il cuore mio e senza sangue
      apparente e vago sembrava il domani
      nessun progetto troppo dolore.
      Rancore amaro di chi non ha capito
      disillusa rondine che ha volato troppo in alto.
      Lesinare vita strugge e spezza le vene delle mani
      in un vorticoso finire, i miei ultimi lamenti
      soccomba la vita che deraglia e piomba.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: manu1976
        in Poesie (Poesie personali)

        L'aquilone

        Sopra di me le nuvole,
        sparse come dei fiocchi
        di cotone.
        Su una cornice azzurra
        lo vedo volteggiare,
        leggiadro è l'aquilone
        che come un aquila
        prende quota
        adagio adagio,
        su nel cielo.
        Il suono del vento
        lo spinge sempre più in alto.
        La musica delle onde
        fa da ninna nanna
        all 'aquilone che
        tacitamente s 'innalza
        senza pensieri...
        Composta venerdì 9 settembre 2011
        Vota la poesia: Commenta
          in Poesie (Poesie personali)

          Araba Fenice

          Fuoco ardente
          dal mio volere,
          pian piano mi spegne.

          Incenso, cannella e mirra
          sono il profumo della vita.

          Soffio vitale,
          suono soave,
          faranno delle mie ceneri
          un dolce ricordo.

          In cielo una scia,
          cenere calda
          dal vento spazzata via,
          lasciando che emerga
          una nuova esistenza.

          Come l'araba fenice,
          immortale, divina, guerriera,
          rivivo la vita
          bruciando il passato,
          senza dimenticare
          le cicatrici dell'ardente focolaio.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: manu1976
            in Poesie (Poesie personali)

            Stima

            Io ti assegno
            i miei giorni,...
            i miei istinti
            più solidi.
            Ti assegno il presente
            e il futuro.
            Ribelle stima
            senza falsità.
            Grandezza dei miei sogni.
            Vento della verità.
            Io ti dono il mio cuore
            e la mia mente
            spirito e anima.
            Eterna utopia...
            Libertà ed emozione
            io ti porgo...
            Non buttare il tuo mondo
            a inutilità.
            Io ti affido
            la mia libertà.
            Composta venerdì 9 settembre 2011
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Era una voce quella canzone nel cuore.
              Tutto nel silenzio continuava a vivere:
              la foglia accarezzava la terra
              rigata dal vento.
              Il vento riempiva una mano
              sotto il cielo.

              Era una sera d'agosto
              sui monti lucani:
              la pace scendeva
              sul mio fianco:
              i grilli allungavano le note
              per incontrare la notte.
              Gli armenti erano vivi
              nel caldo odore dei rifugi.

              Era quella voce di sempre,
              quella carezza nata dal dolore,
              quel sorriso senza volto
              a bisbigliare il tuo nome.
              Vota la poesia: Commenta