Poesie personali


Scritta da: Salvatore Coppola
in Poesie (Poesie personali)

Cori d'amore

Triste la notte
padrona dei sogni,
che assale il mio corpo
sapiente di amori vissuti.
Triste la notte
cratere infuocato
di giovani cuori
di corpi abbracciati
in stremanti carezze.
Triste la notte
ruffiana del nulla
invidiosa dell'alba
in attesa di nascere.
Triste la notte
lontana dal giorno
giardino sterposo
di fredde emozioni.
Triste la notte
compagna segreta
di inverni piovosi
di gocce di brina gelata.
Dolce il mattino
che illumina il mondo
che all'alba disperde
gli spettri dei monti.
Il giorno e la notte
il sole e la luna
due vergini arpe
un concerto di cori d'amore.
Composta mercoledì 14 settembre 2011
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    Scritta da: Salvatore Coppola
    in Poesie (Poesie personali)

    Solo due

    Due sono
    le parole che vorrei dirle
    o forse
    dovrei costruirne tante.
    Due sono
    gli occhi con cui la guardo,
    o forse
    c'è ne vogliono mille per amarla.
    Due sono
    le mani per abbracciarla;
    una è la mia bocca
    per baciarla.
    Due sono
    le gambe per correre
    e così raggiungerla.
    Ma, se non bastassero
    le parole,
    gli occhi,
    le mani,
    la bocca è le gambe,
    chiederei aiuto ad un arcobaleno,
    perché possa recapitarle
    il mio cuore,
    è tutti i colori
    del mio amore travolgente.
    Composta giovedì 15 settembre 2011
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      Scritta da: Salvatore Coppola
      in Poesie (Poesie personali)

      Il tempo di osare

      Oserò volare
      oltre i confini
      che mi sono posti
      dal Dio delle genti morte.
      Oserò scivolare
      sulle aride lande
      è spumose ondate marine
      incolori filari annacquati.
      Sfiderò le sorgenti di vita
      laverò tormentosi tumulti
      perderò l'entità dei pensieri
      fustigato il mio spirito amante.
      Oserò ancor volare lontano
      trasportato dai venti impetuosi
      su per l'alte pendici innevate
      dove spaziano grigie le nuvole.
      Sfaterò sull'Alture i miei sogni,
      vestirò il mio corpo tremante
      di fogliame rubato dai rami
      perché il tempo di osare è scaduto.
      Composta mercoledì 14 settembre 2011
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        Scritta da: Salvatore Coppola
        in Poesie (Poesie personali)

        Il viaggio della vita

        Quando
        il viaggio della mia vita
        sarà concluso
        la mia barca
        affonderà nel buio
        degli abissi più profondi.
        Verrà allora
        il giorno che riemergerò
        per riprendere il mio viaggio.
        Ripartirò dal punto
        in cui avevo lasciato,
        da quel punto
        riscriverò la mia vita.
        La mia barca
        galleggerà per l'eternità!
        Composta mercoledì 14 settembre 2011
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          Scritta da: Salvatore Coppola
          in Poesie (Poesie personali)

          E grido

          A volte capita nella vita,
          che qualcuno ti spezzi il cuore.
          Con me ci hanno provato
          tante e tante volte,
          e tutte le volte
          mi hanno ferito. Ucciso!
          Anche se sembra impossibile,
          io ho sempre ricuperato,
          c'è l'ho sempre fatta,
          ho sempre risalito la china.
          Ma adesso no. Non più!
          Mi rivolgo al tempo,
          lui guarirà le mie ferite
          e non sentirò più tanto male.
          È quando il tempo si allontana,
          allora io mi giro e grido,
          Grido forte, ancora più forte,
          fino a che tu mi sentirai,
          perché solo tu, con il tuo amore,
          potrai guarire le ferite che ho nel cuore.
          Composta venerdì 23 settembre 2011
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            Scritta da: LUIGI BELLOTTA
            in Poesie (Poesie personali)

            Un bacio e un abbraccio

            In cerca di idee
            ho visto filosofi.
            I gran pensatori
            son già disperati.
            I sommi poeti
            son tutti alla caccia
            di nuove parole
            da dire a te donna
            che li hai generati.
            Ma niente han potuto
            si son tutti arresi
            e a me hanno chiesto
            il bello da farsi.
            Gli ho dato un consiglio:
            or più non patite,
            dal cuore "tirate"
            un bacio e un abbraccio
            e a mamma voi date
            tutto ciò che cercate.
            Composta martedì 24 febbraio 2009
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              Scritta da: LUIGI BELLOTTA
              in Poesie (Poesie personali)

              Donare amore

              Non c'è più bel gesto che donare amore.
              Non c'è ricchezza che possa eguagliare
              il bene che ad un uomo si può fare,
              quando col tuo affetto gli riempi il cuore.

              A volte, sai, basta una carezza,
              o semplicemente fare un bel sorriso
              ad un vecchietto che vuol tenerezza
              per farlo sentire come in Paradiso.

              A chi ti è vicino, oppur lontano,
              basta solo tendere una mano,
              ed aiutarlo se ne avrà bisogno,
              per dargli, almeno, un minimo sostegno.

              Se puoi, dona anche un po' di pane;
              non essere restio col danaro,
              lascia questo compito all'avaro
              che mai avrà, nel cuor, sembianze umane.

              Fare un bel gesto ti fa sentir speciale,
              col cuore che ti batte forte in petto;
              ti fa sembrare un Principe Reale
              anche se, invece, hai dato solamente affetto.

              Anche tu ne potrai aver bisogno, nei momenti bui,
              un giorno o l'altro, dell'aiuto altrui.
              Fai del bene, perciò, senza timore
              e dai il massimo quando doni amore.
              Composta giovedì 24 settembre 2009
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                Scritta da: LUIGI BELLOTTA
                in Poesie (Poesie personali)

                Sono felice, anzi felicissimo

                Sono felice, anzi felicissimo;
                forse più di ieri,
                quando i miei genitori
                mi hanno portato al Luna Park,
                perché la mia mamma, per la prima volta,
                questa mattina mi porta a scuola con sé.
                Si perché lei frequenta ancora la scuola
                - ha solo quindici anni -
                Ma per colpa mia aveva smesso
                ed io, a dirvi la verità,
                mi sentivo in colpa.
                Anche il mio papà è giovanissimo
                - frequenta il Liceo -
                ma io vado con mamma
                perché "la sento molto più vicina".
                Sono felice, anzi felicissimo
                perché sento dal "cuore"
                che mi vogliono bene.
                Ho sentito dire che oggi
                mi portano in farmacia;
                sicuramente sarà per farmi stare bene;
                pensate oggi andranno a comprarmi una pillola
                con un nome un po' strano: RU 486.
                Sono felice, anzi felicissimo
                perché da come mi curano,
                anche se non sono ancora venuto al mondo,
                "questi gesti d'affetto", mi fanno capire
                quanto mi vogliono bene.
                Composta venerdì 24 settembre 2010
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Amica di penna

                  Pazza poesia
                  sei un pensiero
                  dispettoso
                  che si affaccia
                  dietro l'angolo,
                  sei l'ingenua gioia
                  negli occhi dei piccoli
                  ignari
                  del sapore del male.
                  Pendi
                  dall'umile filo d'erba
                  che ogni giorno
                  rischio di calpestare.
                  Sei fresca pioggia
                  che brusca irrompe
                  nelle afose mattine d'agosto.
                  D'improvviso
                  ti vedo spuntare
                  tra le foto ingiallite,
                  su pagine sbiadite,
                  nell'odore pungente del mare.
                  Timida ti nascondi
                  in punta di penna
                  e, repentina,
                  nel lago dell'anima
                  mi trascini a pescare.
                  Ed è subito rincorrersi
                  di parole,
                  di immagini,
                  di suoni,
                  moti che affiorano
                  sul limitare
                  dell'esistenza.
                  Tu compagna,
                  amica mia,
                  dolce, insana,
                  folle poesia.
                  Composta giovedì 24 luglio 2008
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