Poesie personali


Scritta da: Alessia
in Poesie (Poesie personali)

Mi manchi...

Sono qui, senza di te, amore mio...
E non sai, e forse mai saprai quanto mi manchi...
Ogni giorno affiorano nella mia mente migliaia di ricordi, che purtroppo restano tali, perché so che tutto ciò non accadrà mai più...
Mi affaccio alla finestra, guardo il cielo e vedo le stelle...
Vedo te, vedo noi... Un noi che non c'è più...
Chissà dove sarai, cosa farai, con chi sarai...
Ed io qui, tra le mura della mia stanza, dove ogni cosa mi parla di te...
Ogni giorno il mio cuore spera in un tuo ritorno, ma i giorni passano e tu non torni mai... E il mio cuore piange e si dispera...
Perché ha paura di aver perso per sempre la persona più importante che lo colmava...
Ti amo, e non c'è alcun modo per nasconderlo...
Ti amo ancora, ti amo alla follia, ti amo al punto che darei la vita mia...
Composta giovedì 29 settembre 2011
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    in Poesie (Poesie personali)

    Mio padre

    Tutti quanti
    sono
    mio padre.
    Di chi è
    la mano
    che non tiene
    la mia?
    Quale bocca
    mi è conforto
    nel pianto?
    Quale cuore
    vibra all'unisono
    col mio?
    Ognuno
    è stato
    mio padre.
    Chi di loro
    non ha asciugato
    le mie lacrime?
    Quali braccia
    non hanno accolto
    le mie
    protese nel vuoto?
    Quali occhi
    non mi hanno veduta
    sbocciare
    da sola?
    Mio padre
    è tutti
    e nessuno.
    È immagine lontana
    di carezze
    che bruciano.
    È la candida barba
    di chi
    non vedrò mai invecchiare.
    La controfigura
    dei miei fallimenti.
    Desiderio mai pago
    dei padri di tutti.
    Io
    mendica di amore,
    prostituta del cuore,
    in attesa di un treno
    senza destinazione.
    Composta giovedì 15 novembre 2007
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      Scritta da: manu1976
      in Poesie (Poesie personali)

      Ripensami

      In un sogno incantato.
      Sognami.
      In una giornata di sole o di pioggia.
      Ricordami.
      Tenendoci la mano.
      Guardandoci negli occhi.
      Sorridere dei pochi attimi.
      Di felicità.
      Passati assieme.
      Di quei piccoli istanti.
      che sono state eterne.
      Per me...
      Ripensami e anch'io lo farò.
      Lasciando da parte l'orgoglio.
      Posto in un angolo.
      Dei nostri cuori.
      Facendo riaffiorare.
      L'amore che è dentro di noi.
      Composta mercoledì 28 settembre 2011
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        Scritta da: armanda66
        in Poesie (Poesie personali)

        Un uomo e una donna la storia continua...

        Un uomo e una donna,
        due vite diverse,
        vissute ogni giorno,
        routine parallele,
        i figli, il lavoro,
        la moglie modello e
        marito perfetto,
        l'incontro casuale
        voluto e sperato
        si spettina tutto e
        di colpo una frase
        e poi una domanda:
        avresti pensato
        che da questa storia
        nascesse un legame
        forte e leale
        fra un uomo e una donna?
        la storia continua...
        Composta mercoledì 28 settembre 2011
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          Scritta da: M. Spagna
          in Poesie (Poesie personali)

          E ti lascio

          L'amore gira a guardarci insolenti
          E lo sento
          Ma ora non lo ricordo più
          E rispondevo
          Ai miei nervi tesi e spesi per te

          Penso a come tutti siamo ciechi
          Ubriacati da amori incolore
          E spezzati
          Nel contorno di un fiore
          E scocciati
          Perché scacciati per pronta carità di una storiella

          Tradimenti
          Piccoli, fuori mano, truffaldini e caldi
          L'amore guardava
          L'amore scieglieva
          Quante ossessioni vedevo sui volti
          Delle passioni insuperabili e impastate

          Il passo di un tempo andato
          Fa il giro del mondo
          Ed io che pensavo di essere il primo degli ultimi
          "Mi sbagliavo anche questa volta!"

          Ora l'amore è ferito
          Mi sento nudo della mia anima
          A prendere ogni pezzo di pena
          Allo scoperto
          Mi sento una piccola palma
          Sventagliata e struccata dal sale
          Mi sento un bambino
          Perduto e strappato dalle mani di una madre
          E lascio
          A te, quel che ho patito di me che tanto sai

          Credo in un amico che viene da fuori
          E non da dentro
          La soglia dei consigli nella quale doveva apparire
          La persona fedele che si steccava una sigaretta in compagnia
          Senza indirizzo
          Ad accorgersi del cuore accanto
          Senza indirizzo
          Senza una strada a sfera
          Presa più velocemente di quel che era...
          UN DESOLATO "FANCULO" DI CERA

          Mi lascio incompleto
          In un scialbo soffitto e una credenza disordinata
          E lascio
          A te, quel che ho patito di me che tanto sai

          L'amore è ferito
          Forse un lieve accenno di rimprovero
          Chissà se ritroverò ancora l'emisfero?
          Di quel qualcosa cerebrale e in più del rivoluzionario battito in picchiata

          Forse quel giorno
          Ricomincerò a capire tutto questo e quello che l'ultimo dei primi insegna
          "Resisti, esisti, tu sei ogni passione e nulla potrà reprimerti!"
          Composta domenica 25 settembre 2011
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            in Poesie (Poesie personali)

            Ho scelto per te

            Ho scelto per te
            un caldo giorno d'estate.
            Te ne stavi aggrappato
            al mio cuore
            ma il dolore
            non voleva lasciarti
            e così
            ho fatto in modo
            che tu lasciassi lui
            quaggiù
            con noi
            su questa terra.
            Per questo
            ho scelto io per te.
            In un soffio
            hai avuto le ali
            e hai ripreso a volare
            senza meta
            né tempo
            mentre ancora calpesto
            schegge
            di vita lontana
            nel ricordo di te.
            Ho scelto per te
            quel giorno.
            Tenevo
            la tua piccola vita
            tra le mani
            e sapevo
            che non avresti più fatto ritorno.
            Composta sabato 7 agosto 2010
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              Scritta da: Salvatore Coppola
              in Poesie (Poesie personali)

              Giusto il tempo

              Avrei voluto piangere.
              Si! Piangere di gioia, e poi,
              sorridere,
              sorridere così forte
              al tal punto, da sentirmi male.
              Avrei voluto baciarti
              per sentire
              il sapore delle tue labbra;
              è poi,
              sentirmi abbracciare
              da una forte emozione.
              Avrei voluto ardire,
              stringere la tua mano,
              per sentire,
              tutto quel calore,
              che come un fiume con il mare,
              arrivasse fino in fondo al cuore.
              Avrei voluto guardare
              la tua immagine
              riflessa nello specchio,
              è il mio cuore,
              sarebbe rimbalzato fuori dal petto,
              giusto il tempo
              per dirti, che sei tutta la mia vita.
              Composta lunedì 26 settembre 2011
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                Scritta da: Vincenza Molvetti
                in Poesie (Poesie personali)

                Cuore pazzo

                Rivederti per un attimo e raccontarti del bene che ti voglio,
                leggendo nel profondo dei tuoi occhi...
                Non esiste scampo quando la mente, astuta e fredda,
                cerca di far finta di niente e mette a posto i soliti cassetti,
                sistema i ricordi come foto in un album.
                No. È già troppo tardi...
                Il cuore è ormai impazzito...
                eccolo che parte, sfreccia via, non ascolta più nessuno,
                è egoista ascolta solo sé stesso.
                -Cuore mio che ardi come il fuoco io so bene quanto soffri
                e non so asciugar le tue lacrime di sangue! -
                Ed ora ti stringi in una morsa di battiti inferociti che si incamminano velocemente nei ricordi,
                nascondendosi perfino in quelli più sbiaditi.
                Cuore mio, cuore pazzo
                ahimè quanto dolore ti avvolge,
                la mente hai ormai sconfitto e giaci lì solo,
                solo e schiavo di un amore dalla solitudine trafitto.
                Composta domenica 25 settembre 2011
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                  Scritta da: Renzo Mazzetti
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Povertà

                  Eccola che cammina
                  e nell'illusione vive
                  da quando ormai nacque.
                  Tutto lo splendido contorno
                  non vale più niente
                  e rimane il centro
                  di quello che l'occhio vede
                  ed il cuore ancora sente
                  percepisce e piange.
                  Povertà nell'animo spoglio!
                  Povertà nell'anello d'oro!
                  Povertà nel lindo vestito!
                  Fuggiamo da questo noi stesso
                  e con le scimitarre
                  facciamo a pezzetti il cielo
                  e gettiamoci dentro i missili
                  evadendo da questo mondo.
                  Le radici però rimangono
                  e abbarbicate nell'oscurità della terra
                  ancora trovano un po' di nutrimento.

                  Illusione che vive
                  e già cammina
                  da quando ormai nacque
                  e cercando solo la morte
                  attanaglia coi denti sporchi
                  putride carni animali.
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