Poesie personali


Scritta da: Lucia C.
in Poesie (Poesie personali)

Umido

Un poeta non troverà mai le parole
per dettare il silenzio del battito del suo cuore
incidere il il ritmo del sangue freddo nelle sue vene
non troverà mai quelle parole con cui descrivere
tutto il martirio che la sua anima deve subire
nella perdita dell'emozione
io non troverò mai le parole per scrollarmi via di dosso
la fragilità che raccolgo perdendo una parte di me...
Composta giovedì 6 ottobre 2011
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    Scritta da: manu1976
    in Poesie (Poesie personali)

    Felicità

    Le mie parole risuonano.
    Lungimirante alle tue.
    Sentendoti lontana provo un brivido di felicità.
    Languisce l'anima ad un solo pensiero.
    Ascoltando ogni soffio di voce.
    La tua voce melodica.
    E come una nota su un pentagramma che danza.
    Ballando a suon di musica.
    Una nota di felicità.
    Ripercorre il mio cammino.
    Lasciando l'alone di tristezza.
    La riprendi rendomi conto di averla solamente accarezzata.
    Come una nuvola grigia che il vento porta via.
    Velocemente.
    Spazzando via i ricordi indelebili.
    Riportando un cielo sereno e limpido.
    Solo la polvere irruenta.
    Cancellerà ogni ricordo.
    Composta giovedì 29 settembre 2011
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      Scritta da: Salvatore Coppola
      in Poesie (Poesie personali)

      Le mie emozioni

      Sto vivendo
      una magia,
      la mia magia.
      Nata
      negli alti vertici
      del mio immaginario
      dove il tempo
      si ferma,
      gli occhi
      si leggono,
      è la tua mano
      con la mia
      si stringono.
      Perché tu sei
      il mio giovane amore,
      o forse;
      sei più di tutto questo.
      Sei più
      delle mie speranze.
      Sei più
      dei miei pensieri.
      Sei tu
      la mia evoluzione,
      sei la magia
      che accende in me
      fiamme di passione.
      Tu sei quel sole
      che oggi da calore
      al mio disordinato cuore
      rendendolo ricco di emozioni.
      Composta giovedì 29 settembre 2011
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        in Poesie (Poesie personali)

        A Te

        Sta piovendo fuori sono alla finestra
        le gocce di pioggia le mie lacrime
        per te che sei lontano solo il mio cuore
        ti raggiunge in questa notte uggiosa
        esco da queste mura che mi tengono chiusa
        esco sotto queste gocce di lacrime solitarie
        cielo senza stelle mi nascondi nella tua oscurità
        tra le gocce volteggio sognandoti tra le lacrime
        solitarie e indifese vorrei i tuoi occhi per vedere
        le stelle quella luce sola malinconica e magica
        per questo grande amore notte senza luce e sogni
        che non raggiungo vorrei che tu fossi qui per stringerti
        e dire sono viva e ti amerò per sempre
        resto fuori questa notte di lacrime immaginandoti
        accanto a me.
        Composta domenica 16 ottobre 2011
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie personali)

          Per te

          Se potessi fermarti un attimo,
          bloccare la tua corsa,
          la tua inquietudine,
          il tuo nervosismo,
          lo farei,
          inventandomi un mucchio di parole,
          cercando quelle giuste per te,
          per farti pensare,
          parole un po' sensate,
          un po' pazze,
          un po' artiste,
          parole strane,
          per farti riflettere;
          se potessi farti scendere giù,
          dal tuo mondo chiuso,
          dalla luna, in cui ti rifugi
          a volte,
          e non vuoi tornare sulla terra,
          se potessi farti scendere,
          lo farei,
          cercando per te,
          parole d'amore,
          col cuore in mano,
          parole semplici,
          di quello che sento,
          che provo;
          se potessi farti capire me stesso,
          e il bene che ti voglio,
          lo farei,
          per restare,
          per non essere dimenticato,
          da te;
          per te,
          per te,
          farei mille cose,
          lo sforzo
          di dire sì,
          per fare posto a te.
          Composta domenica 16 ottobre 2011
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            Scritta da: Salvatore Coppola
            in Poesie (Poesie personali)

            Uno strano senso

            Cosa è rimasto
            dunque...
            di me, di te, di noi.
            Se non questa notte nera,
            spenta, è senza luna.
            Cosa è rimasto
            dunque...
            di un canto d'amore,
            privato delle note
            manoscritte dal cuore.
            Cosa è rimasto
            di noi, dunque.
            Se non lo spettro
            di un cancello,
            rugginoso e chiuso.
            Se non la fine
            di un progetto.
            La visione astratta
            di una casa,
            di un fiorito giardino,
            del desiderio
            di metter su famiglia.
            Cosa è rimasto dunque,
            niente, è rimasto.
            Solo lo spettro
            di un cancello chiuso,
            la fine...
            di un progetto d'amore,
            di un amore ormai stanco.
            del sonno di due cuori sfibrati
            del decadimento
            di due corpi...
            miseramente stremati.
            Niente dunque è rimasto,
            di te, di me, di noi.
            Niente...! Niente... dunque;
            solo una gran voglia di evasione,
            da questo strano senso di solitudine.
            Composta sabato 15 ottobre 2011
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              in Poesie (Poesie personali)

              Sentori autunnali

              All'esordio di un primo tempo autunnale
              ancor tiepidi da flottiglia di nubi
              trapelano indeboliti raggi di sole
              rutili fronde perseguita un vento
              scorazzando tra viottoli avvinati e fumosi.
              Ogni pigna è già mosto; pronti ad essere colti
              brillano melograni prunosi
              scoppiettano le prime caldarroste odorose
              inizierà a breve il giro dei frantoi.
              Si dipana ancora il filo che corre
              tra l'ieri l'oggi e il domani:
              cambia modo e tempo la vita
              si avvicendano scenari di natura.
              Tutto si aggiorna e muta, nel cuore
              qualcosa si perde, qualcosa si aggiunge
              segue imperterrito il tempo Il suo istinto
              che innato e maligno, senza posa,
              demolisce spiuma e polverizza.
              Nell'oltre vuoto o nel supervuoto
              ci saranno cambi di stagione?
              Chissà come stanno le cose:
              non deve esserci molta differenza
              per chi neppure impenetrabili ombre
              di accadimenti vede passare.
              È nell'annuncio che nasce un fremito
              poi in più nulla ci si attuffa, dopo la vampa
              vissuto l'acceco tutto rattrappisce
              come in ogni vita ignota e impallidita.
              Composta mercoledì 5 ottobre 2011
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                Scritta da: Beppe Cantarella
                in Poesie (Poesie personali)

                Cerchi nel grano

                Connessioni in rete
                di fantasmi bracconieri
                e stercorari in volo
                come falchi pellegrini
                sulle mulattiere al sole

                interruzioni d'energia
                nello stridore di mille
                marranzani eolici
                come rivoluzionar di pale
                d'altari e ficodindia

                assemblaggi di memorie
                negli acquazzoni estivi
                su cerchi di grano
                come segnali forieri
                d'un alieno futurismo.
                Composta sabato 1 maggio 2010
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  L'amore che salva

                  Il mio bisogno di te,
                  come petali che coprono il viso
                  da triste malinconia.
                  Se mi dici che mi ami
                  Sento il mio cuore schiudersi all'amore
                  Sei pregiato diamante
                  Latte materno che nutre negli occhi.
                  Il volto del Salvatore nell'alta marea.
                  L'alba dopo il notturno patimento.
                  Giorno di riposo
                  Per le braccia deboli,
                  le gambe deboli.
                  il dormiveglia della coperta
                  aspettando che arrivi
                  la dolcezza di due mani che si baciano.
                  aspettando che arrivi
                  l'amore che salva,
                  brutti pensieri,
                  giorni da cancellare,
                  immagini da schiarire.
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