Poesie personali


Scritta da: L. Orlandi
in Poesie (Poesie personali)

Dimora ispiratrice

Mano che imprimi versi,
ascolta il silenzio di questa dimora,
memore di anni passati
allevati con amore.

Muri trasudano conoscenza,
erba sorgente vide grandi passi,
dolce quiete mi accogli,
vento parli ai rami e sussurri ai fiori,

sole nascondi il viso tra le fronde,
lasciando un fresco oblio
per meriggi sonnecchianti.

Venero meditazione
assaporo libertà.
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    Scritta da: L. Orlandi
    in Poesie (Poesie personali)

    Rune

    I deboli punti mi regalano
    emozioni che l'Oggi mi
    consiglia di accudire.

    L'Azione cerca spazi ampi
    ivi risiede la riflessione,
    periodo di cambio e di pause,
    per ricongiungere il vecchio al nuovo.

    Attenta, non perdere orizzonte
    o lascerai vita.
    Rivedi il tuo passato,
    inforca lenti nuove,
    il Domani sarà diverso.
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      Scritta da: Dolcesogno
      in Poesie (Poesie personali)

      In attesa di te

      Miele son state le tue parole
      posate dolcemente sul mio cuore
      mentre versava gocce di amaro sangue.
      Non so se fossero parole dettate da rondini
      che migrano in primavera e poi spariscono nell'incanto del nulla.
      Non so cosa guardassero i tuoi occhi
      mentre i miei cercavano di entrarti nel profondo dell'anima.
      Son qui che invano cerco di trovare il dunque in un foglio
      macchiato di qualche parola.
      Son qui che conto i battiti del mio cuore
      mentre la mia anima gioca in silenzio lungo le rive del mare della disperazione
      Quanti minuti dovrò ancora contare finché la luna compaia nel mio cielo?
      Nessuno....
      È già li che splende e sott'essa chissà tu se mi stai pensando.
      Composta giovedì 20 ottobre 2011
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        Scritta da: Marco Bartiromo
        in Poesie (Poesie personali)

        La mia casa sei tu

        Dolce,
        è il mio risveglio,
        se attraverso quello specchio,
        riflesso dai tuoi occhi,
        ci troverò l'aurora
        disegnata sul mio viso.
        Due diamanti incastonati,
        tra pupille fluorescenti,
        due fari luminosi,
        che mirano lontano,
        illuminando l'alba,
        nei miei occhi arrugginiti.
        Dolce,
        è il mio cammino,
        se lungo quella strada,
        spianata dai tuoi passi,
        mi scaldo di quel sole,
        che brucia sulla pelle.
        Due labbra sorridenti,
        tra guance colorate,
        la porta di salvezza,
        che apre alla speranza,
        inondando il giorno
        di emozioni mai provate.
        Dolce,
        è la mia vita,
        se tu mi sei vicino,
        brillando nel mio cielo,
        di una luce infinita,
        facendo della notte,
        l'alcova preferita.
        Entro nel tuo cuore,
        portando il mio calore,
        rendendo la mia casa,
        un nido d'amore.
        Composta martedì 18 ottobre 2011
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          Scritta da: Salvatore Coppola
          in Poesie (Poesie personali)

          Magia d'amore

          Sarò forse
          un sognatore
          che nuota...
          in un mare di illusioni,
          nell'invero azzurro
          di piccole emozioni.
          O forse...
          un indomito pioniere
          che cerca,
          che crede ancora,
          nell'eternità
          di un battito di cuore.
          Che naviga...
          Nell'illusorio miraggio
          di una stupida realtà,
          che cela il mio disaggio.
          o semplicemente
          in una fantastica nave,
          a vele spiegate,
          che solca le acque
          di una singolare,
          sconsiderata, magia d'amore.
          Composta martedì 18 ottobre 2011
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            in Poesie (Poesie personali)

            Silenzio

            Ho dormito in quella stanza anonima
            che un tempo si nutriva dei nostri sorrisi.
            Con le pareti dipinte dalle tue mani insieme alle mie.
            Una stanza piena delle tue parole
            straziate dalla mie urla dei giorni senza te.
            Ho lavato via le macchie lasciate dagli abbracci
            ho bruciato l'aria che sapeva di te.
            Sul muro fotografie della nostra eternità andata a male
            e nel cuore solo l'eco della tua risata.
            A terra sigarette fumate per riempirmi di fumo nero,
            tossire ed espellere ad ogni colpo il tuo profumo.
            La cornetta del telefono spostata
            occupata dal rimbombo irreale delle nostre voci distanti.
            Quel letto spoglio, strappato dagli incubi assordanti
            che soffocano l'aria.
            E noi, noi che eravamo l'essenza dei sogni
            i colori di un dipinto senza voce.
            Noi che un tempo eravamo libertà, gioia e vita...
            Siamo solo un freddo silenzio.
            Composta sabato 10 settembre 2011
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              Scritta da: Bramante
              in Poesie (Poesie personali)

              Viole

              Sul... selciato,
              le consumate scarpe
              calpestano le viole
              mentre da ponente
              il vento prende forma
              e spazza via le impronte,
              dai vicoli cuneiformi del passato
              s'insinua un'acre fumo nero
              che tutti han respirato
              il male invisibile mai amato
              lasciato al sole del sagrato
              Povere viole!
              dove il male respira altro male
              nessuna primavera rinnova più la vita
              nel freddo smarrirà le coordinate
              non s'alzerà al sole più nessuna viola.
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