Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Se...

Se c'è qualcuno che può raccontare la nostra storia...
lasciamo che si canti una canzone che fa da colonna sonora alla nostra storia...
Sec'è qualcuno che ci ha fatto innamorare... lasciamo parlare il nostro cuore...
Se c'è qualcuno o qualcosa che ci fa vivere
allora dobbiamo svelare il mistero della vita...
Se c'è ciò che dà senso...
allora dobbiamo ringraziare la vita
che ci ha donato la possibilità di Amare...
sempre...
Come è infinito sempre il cielo...
cosi questo mio AMORE...
Composta lunedì 17 ottobre 2011
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    Scritta da: L. Orlandi
    in Poesie (Poesie personali)

    Idolo

    Ti ho trovato un dì,
    nell'acqua di mare del rosso Conero,

    la mia mano si appoggia e, tra tanti,
    ti lasci prendere, lucente e unico.

    La luce del sole ti fa bello,
    ed io mi affretto, prima che
    passi ti pongano al pari degli altri.

    Una macchia scura ti sfiora
    da parte a parte,

    alla sommità un occhio attento e sensibile
    misura e osserva il mondo.

    Il tuo colore all'acqua strano,
    ora mi scalda e lentamente
    si confonde con la mia pelle.
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      Scritta da: L. Orlandi
      in Poesie (Poesie personali)

      Pisini

      Ti ricordi i pisini?

      Agiscono prima di chiudere gli occhi
      e fanno che tu abbia dei bei sogni.

      Sono piccini, piccini
      in una mano ce ne stanno tanti,
      e quando si arrampicano sulla coperta,
      neanche si muove per quanto son leggeri.

      Salgono sul letto e piano piano
      si appoggiano sugli occhi,
      abbassano le palpebre,
      distendono le braccia
      e riposano le gambe.

      Arriva il sonno e il sogno,
      svaniscono fino a un'altra sera.
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        Scritta da: L. Orlandi
        in Poesie (Poesie personali)

        Fatale

        Attesa dell'ineluttabile
        nei miei sogni incontro.

        Certezze, premonizione, paura dell'ignoto,
        idee confuse sfiorano la mente,
        triste malinconia pervade l'anima,

        non ti aspetto ma sei qui,
        ti abbraccio per poco,
        l'ora ti attende e oltre
        il cancello severi giudizi.

        Eredi eterne, dolci sorrisi,
        forti strette nell'addio.

        Rimango sull'uscio,
        osservo stupita esultanza molesta.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Eteroateologie

          Stravaganti, avari o generosi di luce
          edaci passano giorni e anni:
          consultare l?'anagrafe non occorre
          tutti, chi più e chi meno,
          siamo già vecchi o stiamo invecchiando
          Se non si incaglia il grilletto
          a turno, fissati dal mirino,
          prima o poi per mano dell'?ineluttabile
          ignari o consapevoli
          a caso, finiremo nella fossa buia.
          Nessun veliero in falle tra scogli o dune
          sfugge alla veemenza della bufera
          non vi è insetto caduto nella ragna
          che si salvi dal suo banchettatore.
          Il significo, per i non dormienti, è lampante:
          nessuna panzana assolve un assassino
          e tutto è un?immanenza crudele.
          Così prescritto e voluto da entità supreme
          di lutti si drappeggia la vita
          il prodigio o la farsa buffa
          inevitabilmente hanno il loro epilogo
          un destino si completa e labbra si chiudono.
          Stecchiti dall'?ineluttabile
          (molti lo credono) per una spera d?eterno
          forse spicca l?anima un volo.
          Per me, miscredente irriducibile
          non vi è imbroglio ultraterreno:
          scoccata l?ora temuta, interiti
          senza sapere come e perché
          dagli essenti si dispare.
          Sapessimo almeno chi fronteggiare
          per evitarlo: ah che ci regala il fato!
          Vero è: opinabile o meno che sia
          la materia è vittima dell?'immateria!
          La turgida bolla multicolore si sgonfia
          nel nulla esplode il niente che la riempie!
          Sapessimo almeno il movente
          di chi impietoso e instancabile
          vite prima partorisce e poi sopprime:
          si nasce e si muore, senza una ragione
          e terra bruciata è ogni spiegazione.
          Senza prove tangibili di colpevolezza
          tutto è archiviato e messo a tacere
          a nulla vale rifare una nuova istruttoria
          il caso è chiuso e a nulla varrebbe fare ricorso.
          Composta lunedì 24 ottobre 2011
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            Scritta da: Franco Mastroianni
            in Poesie (Poesie personali)

            Il percorso stabilito

            Trovo a volte... scorciatoie che ancor mi ricordo bene
            quelle che prendevo un tempo per non fare tardi a scuola
            quelle che servivano al mio essere puntuale
            e a non consumar la suola

            quelle che se avessi preso un metro e misurato
            non avrebbero scartato neanche un passo
            dal percorso stabilito

            quelle che tornando a casa diventavano domande
            senza mai trovar risposte

            ma da dove sei passato... guarda come hai le scarpe.

            Prendo ancora scorciatoie quelle che... ho ancora in mente
            danzo ancora tra i ciliegi ascoltando la natura
            e ogni tanto mi riposo
            steso all'ombra dei covoni... quelli... fatti con le forche.

            Riapro gli occhi sto bene... ma ho ancor... le scarpe sporche.
            Composta martedì 25 ottobre 2011
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