Poesie personali


Scritta da: Laura Baggio
in Poesie (Poesie personali)

Tutto

Donare agli altri il meglio di se stessi,
ma chi ti sta intorno ha tutto,
tutto ciò che non gli serve!
Spesso nel tutto manca solo l'amore!
Dove c'è amore non si cerca altra ricchezza!
Perché l'amore basta all'amore.
Ma... l'amore è l'unica cosa che non si può comprare!
E se il tuo donare non trova spazio di comprensione,
sarà semplicemente inutile.
Composta martedì 6 settembre 2011
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    Scritta da: CINELLA MICCIANI
    in Poesie (Poesie personali)

    Il dono

    Ogni cosa che mi viene da te
    è un dono meraviglioso.
    Uno sguardo
    un pensiero
    una carezza
    un bacio
    un minuto
    che dedichi a me
    sono una parte tua
    che m'appartiene.
    È un dono il tuo sorriso
    quando risponde al mio.
    È un dono il tuo cercarmi
    mentre io cerco te.
    È un dono la tua mano sulla mia
    o il tuo chiamarmi
    perché io corra a te.
    Ogni cosa che fai
    è un dono caro.
    Mi doni pure l'aria che respiro
    se accanto ci sei tu
    e ci sei per me.
    Con te vicino
    ho tutto ciò che voglio.
    Non so se questo è amore
    non lo chiedo.
    Quando tu stai con me
    mi sai dar tutto.
    Nel mio cuore
    che di te è pieno
    c'è tutto un mondo di felicità.
    Composta lunedì 5 settembre 2011
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      Scritta da: adessosi
      in Poesie (Poesie personali)

      Attesa

      Ciao, Felicità, ti ho inventata
      quando mi credevo innamorata
      e l'ho ero ti giuro.
      Ti avevo, da giovane sposa quando tutto
      sapeva di rosa.
      Ti avevo ti giuro
      quando, diventai mamma,
      e cantavo la ninna nanna,
      al mio (grande)piccolo, prima
      al mio (piccolo)grande poi.
      Ti avevo ti giuro
      in tutte le occasioni
      di crescita e azioni
      C'eri anche nell'attesa, di vedere
      i miei cuccioli evadere
      cercare, trovare, dove fare il nido
      con la giovane sposa
      Ciao, Felicità, ti sei rinnovata,
      sei ancora più bella, ti aspettavo,
      ti ho visto, perché hai bussato
      alla porta della futura nonna.
      Composta lunedì 2 febbraio 2009
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        Scritta da: Gianni Berna
        in Poesie (Poesie personali)

        Paolo

        Quindici anni!
        Non li avevi ancora
        Quindici anni.
        Perché,
        Se non ancora ho quindici anni,
        Da solo mi lasciate andare?
        Non ancora è il tempo per andar da solo!
        E poi, partir per dove?
        Silenziose le domande
        Negli occhi tuoi appassiti,
        Faticosamente fissi in quelli della mamma.
        Leggevo anch'io
        Nel fondo del tuo cuore.
        Non lo dicevi,
        Ma sulle labbra tue,
        In quei velati occhi,
        Sul tuo viso poggiato su quel seno,
        Chiaro il desiderio,
        Angosciosa la domanda:
        Mamma, io non voglio.
        Perché mai devo partire?
        E intanto
        Ancor sentivi
        La sua mano sulle guance.
        Stanco.
        Eri tanto stanco!
        Il calor di quella mano
        Era ancora la tua vita.
        Sempre più pesanti le tue palpebre,
        Alzandosi a fatica,
        Cercavano ancora un po' di luce.
        Crudele soffio
        Quella luce spense.
        E fu silenzio.
        Lievi sulla fronte
        Le dita di tua madre.
        Il tepor di quella dolce mano,
        Forse,
        Fu l'ultimo tuo ricordo.
        Il buio
        Si fè padron della tua mente.
        Non l'hai raggiunta,
        L'hai vista che s'allontanava
        Quella meta
        Che,
        Tu l'avevi detto,
        Con gli amici volevi festeggiare:
        I tuoi
        Quindici anni.
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          Scritta da: Bramante
          in Poesie (Poesie personali)
          Voglio amarti adesso
          Prima che le luci spengano
          negli occhi la loro evanescenza
          Prima che l'inquieto fiume trasbordi
          e ammagli del tutto il cuore
          Prima che la pioggia tocchi la sabbia
          e sparisca come spariscono le urla nel deserto
          Prima che ogni lacrima abbia la sua croce.
          Voglio vedere il tuo respiro fermarsi
          Voglio dormirti dentro e sognarti
          Volare sulla tua immacolata pelle
          e sbottonarti l'ultimo pudore
          Fuggire dal mondo e dal suo rumore
          Prima che gli inverni senza luce
          gelino le labbra prima dei baci
          Prima che il vento trovi spifferi in cui fischiare
          e mi distragga dal frumento dei tuoi occhi
          che diventi pane ogni giorno per sfamarmi
          Prima che il mare copra le nostre impronte
          o un gabbiano si stacchi dal tramonto
          o che i gigli diventino vermigli.
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            Scritta da: L. Orlandi
            in Poesie (Poesie personali)

            Chiome

            Colline con il ciuffo sugli occhi
            o da una parte,
            pettinatura diversa ogni stagione.

            Chioma lunga, alberi fitti, fluenti,
            tinte innumerevoli di speranza,
            è un dolce guardare dalla mia finestra,
            è un dolce aroma sotto gocce leggere,
            è un dolce spettinare al vento di maggio.

            Orizzonte che ti perdi sull'eremo lontano,
            cerca tra le fronde gli occhi di un cerbiatto,
            il fuggire di una lepre,

            sdraiati tra l'erba e respira il mondo.
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