Poesie personali


Scritta da: Nadia Consani
in Poesie (Poesie personali)

La voce

Cos'è la voce?
Come il violino ha le corde per la musica,
così la voce per il pensiero.
A volte è squillante,
rauca,
gracchiante,
soave o anche stonata,
dolce,
sensuale,
decisa,
ti conforta,
ti rimprovera,
o ti canta una melodia,
ti fa sognare,
la puoi odiare,
o amare,
ti fa piangere o sorridere.
La tua cos'è?
La tua è il suono d'un filo di seta
che ricuce un cuore spaccato.
Composta mercoledì 7 dicembre 2011
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Orklidea
    in Poesie (Poesie personali)

    Ascesa

    Profumo di fiori
    fiori sui prati
    corse sull'erba
    vento tra i capelli
    eco di risa
    corpi che ballano.

    Gocce d'estate
    pioggia che bagna
    pioggia che lava
    pioggia che da
    pioggia che toglie.

    Voce nel petto
    voce nell'aria
    grido di vita.

    Anima sola
    anima nuda
    di nuovo in salita.
    Composta sabato 12 marzo 2011
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Mariella Mulas
      in Poesie (Poesie personali)

      Arcobaleno d'emozione

      Dipingerò frasi
      per confondere
      il grigio informe esteriore...
      Userò rossi
      poiché è passione accesa
      come fuoco caldo
      e ridente di un ceppo di camino...
      poi ruberò essenze rosa e carminio
      a quel fiore,
      che è lì tra cespugli anonimi
      a far ammirare, vanitoso, la sua bellezza;
      rincorrerò anche gocce cristalline
      di rugiada., o di mare d'argento,
      dove si riflette l'azzurro
      di un cielo contagioso d'immenso.
      Infine guarderò l'emozione
      in occhi verdi o neri spalancati alla vita
      e labbra perlate solo di sorrisi,
      e saprò dell'arcobaleno disegnato,
      vitale e palpitante,
      dall'anima turbata
      addossata alle mie parole.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Marco Bartiromo
        in Poesie (Poesie personali)

        Ci sono

        Ci sono,
        dovunque tu pensi io sia
        Nelle mani, sul tuo corpo,
        negli occhi vellutati di poesia
        Un alito di vento
        che sfiora la tua pelle
        bruciando con il fuoco
        la carne,
        che arde d'amore.
        Emozioni tempestose
        ferme,
        alla diga dei miei occhi,
        che si fondono,
        come cera,
        in attesa del calore,
        sino a sciogliersi
        e scivolare... in questa poesia.
        Composta mercoledì 11 gennaio 2012
        Vota la poesia: Commenta
          in Poesie (Poesie personali)

          Dall'estremo guaire

          Questa avventura parkinsoniana
          è la stagione della vita che vive
          spontanea la sofferenza
          del male prematuro
          della negata giovinezza
          governando una esistenza
          rovinata senza esitazione e,
          da quel che era in mutande
          resta nudo la pelle dell'anima
          fredda, un mutante di vecchiaia.
          È ignobile ooh Dio mio!
          Nello sforzo di vivere la vita
          chi attende invano... canta
          per contare qualcosa in un quid
          esita e, rimane fregato.
          Eeh si ritrova ad acciaccare noci
          per il gusto di un destino ingrato.
          Imboscato dalla vita nel corpo
          in un guscio di noce l'anima
          mandorlata cinese da tempo
          parecchio attende per acciaccare.
          Le noci imboscate tra le foglie
          sui rami degli alberi che attendono
          come uccelli maturi nel tempo
          di migrare il momento mentale
          per discendere in testa alla gente
          che soffre nella vita.
          Dal cielo c'è un miracolo
          buono piccolo... per me?
          I tuoi ooh Dio li vedo passare
          a fiducia terrena attendo
          di essere colpito dalla fede
          per guarire dall'estremo guaire.
          Composta domenica 15 gennaio 2012
          Vota la poesia: Commenta
            in Poesie (Poesie personali)

            Solo per amore

            Ero...
            Nel sonno mi sveglio
            e, mi alzo la mattina
            esco con molti pensieri.
            L'anima mi porto dietro
            per pochi desideri
            si vive alla giornata.
            La vita arriva alla sera
            con il nuovo sonno
            nel riposo eterno
            io, non sono più.
            Solo... e, stanco
            mi porto dietro
            i sogni d'amore
            per una vita
            tutta da realizzare.
            Composta venerdì 13 gennaio 2012
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Monica Gorghetto
              in Poesie (Poesie personali)

              Assenza

              Non cercarmi io non ci sarò...

              Non chiamarmi io non risponderò...

              Sarò già lontana...
              quando tu ti accorgerai
              che ti manco...

              Sentirai tutta quella malinconia
              e il mio ricordo ti farà tristezza...

              Non piangere...
              troverai qualcun altro al mio posto
              egli si prenderà cura di te...

              Com'è giusto che sia...

              Il vuoto che senti si trasformerà in pace...
              Composta sabato 14 gennaio 2012
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Teresa Libroia
                in Poesie (Poesie personali)
                Me ne sto qui, affacciata alla finestra
                e guardo i ricordi
                Che pian piano appaiono dal nulla.
                Sembrano tanti piccoli bambini
                Impauriti e un po' timidi,
                Corrono di qua e di là e
                Faccio fatica a seguirli.
                Me ne sto qui, affacciata alla finestra
                e lascio cadere questo buio nel cuore.
                Ma non ho paura.
                Adesso sono forte.
                Me ne sto qui, affacciata alla finestra
                tutte le notti,
                guardo le macchine sfrecciare,
                veloci e incuranti
                della città morta,
                delle insicurezze che camminano per strada smarrite
                e delle persone che le inseguono per distruggerle.
                Di notte c'è tanto baccano...
                Urlano le mura dei palazzi, le strade, le anime, i letti, i corpi.
                Urla tutto nella testa.
                Ed io me ne sto qui affacciata alla finestra,
                perché dentro tutto rimbomba
                e le stelle sono vicine.
                Me ne sto qui, affacciata alla finestra
                e celo, dietro questo vetro
                sporco di solitudine,
                un mondo pieno di vita,
                che non sa più vivere.
                Composta mercoledì 25 maggio 2016
                Vota la poesia: Commenta