Quel che resta
E quando guardo allo specchio vedo i tuoi occhi nei miei
sembra piombo che fa cadere le mie pupille
ma è la tua anima che fa pesare di più il mio sguardo.
Composta giovedì 19 gennaio 2012
E quando guardo allo specchio vedo i tuoi occhi nei miei
sembra piombo che fa cadere le mie pupille
ma è la tua anima che fa pesare di più il mio sguardo.
Non so più chi sono,
cerco, nei meandri oscuri
della vita,
ciò che ero.
Una maschera oscura
mi avvolge,
vorrei strapparla,
ma la mano si ferma,
la volontà s'annulla
e... tutto resta come prima.
Un urlo feroce, dal profondo sale
perché tutto cambi,
ma altrettanto ferocemente
lo reprimo,
e... tutto resta come prima.
cerco, cerco di districare
i mille nodi che, saldamente,
mi ancorano al passato, ma
una mano invisibile li riavvolge
e... tutto resta come prima.
profondo è il desiderio
dell'esser ancora ciò che ero,
al sol pensiero
s'annulla
e... tutto resta come prima.
Son quel che sono
e mai più tornerò
ad esser quel che ero
e... tutto resta come prima.
Felicità è sognarla
felicità è sapere che la vedrò
felicità è sapere che le parlerò
felicità è sapere che starò a sentirla
felicità è sapere che le starò accanto
felicità è guardarla
felicità è parlarle
felicità è starla a sentire
felicità è starle accanto
felicità è sfiorarla
felicità è toccarla
felicità è quando i suoi occhi incontrano i miei
vorrei che la felicità non finisse mai.
Da lassù, guidaci con destrezza, ooh Dio!
Tu, nel gioco della vita umana
hai confuso in noi la ragione
le sensazioni si drogano alla pazzia
con il tuo infuso di sentimenti
è pura dopamina troppo tosta da digerire.
Scoppia d'impulso in noi umani
la psiche per reggere la tua celeste voglia,
d'emozioni alla follia è per due anime con il cuore
che battono all'unisono insieme innamorate
per concepire nel giusto il tuo credo d'amare
l'amore che da sempre è la trama di ogni storia di vita.
La testa bolle, i vapori conferiti di materia nigra
sfumano la mente del genere umano in sintonia d'amore
da secoli è in voga come atto fisico l'unico mimato,
il meglio più riuscito sul serio per conoscere te
ooh Signore che ci dai la nobile vita.
Molti di noi però sono confusi annoiati d'amore
in mondovisione è un campo minato nell'agire
con questo tuo sentimento più volte stuprato
travisato e malcapito nel nostro essere
per dare la concepita natalità... dà poca validità
alla nostra umanità vista in comunità.
Anche io amo la vita nel mio corpo da sempre
in carne ti cerco ti adoro, però non sento di te
preoccupato all'osso nell'anima decadi nel triste tutto sfili
e scappi via... mi rendi solo un parkinsoniano.
Ulula nel corpo
l'adirato dolore nel sofferente straziato
timida la speranza è una fievole fiamma accesa
di uno stoppino che avvolta c'era nel cuore
una volta dura con la tristezza saldata.
La natura s'infrange con il destino
giorno dopo giorno goccia dopo goccia
consuma e strae la salute nel tempo vano in cielo
speso in noi nel dispensarci le tue migliori diete
di emozioni per vivere il tuo soggetto di vita.
Sulla terra!
Sono solo pedina di una scacchiera
nell'immane soggiogata da insani gesti
estranei d'umanità che tristi nel realizzarsi
si dissipa il concetto di vita
eeh si resta disabili drogati di emozioni per vivere
esponenti di pietà in pietra marmarea come anime
ormai depresse senza un esempio di umanità.
Il disegno a volte mi accende
il disegno mi fa sorridere
il disegno non mi fa pensare
il disegno...
quando vedi davanti a te un foglio bianco...
fai il tuo segno...
regali qualcosa di tuo all'umanità
il disegno è speciale
senza regole
anarchia totale
nessuno ti può fermare e far del male...
disegna
disegna
disegna
percorri il tuo segno disegna la tua vita.
Tardi
si sta facendo tardi
ma tu risali la china
io ridiscendo a valle
il sole è già morente
il buio già s'appresta
tardi
si sta facendo tardi
ma senza aspettarmi
e senza aspettarti
ci ritroviamo insieme
là dove ci separammo.
Annuso
Attimi di pace
Ricordi d'infanzia
Sereni giorni di luce
Lunghe sere miti
Voci mai dimenticate
di persone sparite
Campanelli di biciclette
Scoppiettii di fuochi improvvisati
Risate come ingredienti di dolci antichi
che miscelati insieme danno qualcosa di unico
Un sapore che non sai com'è, ma è buono.
Nostalgia di cose intangibili e vere.
L'insignificante
dietro attimi fuggiti
che suonano anni.
L'insignificante
davanti muti tempi
che sono l'ora.
L'insignificante
del non conoscersi
adesso...
L'insignificante
di silenzi duri,
addii...
Stanchi:
di amori persi,
di vita morta.
Desolati:
da inutili mosse,
da vita vista.
Immersi:
in infiniti silenzi,
in vita vuotata.
Cercando:
sensi accesi,
vita nuova.
Ricevendo:
amori rifiutati,
vita sputata.
Ogni colore,
si dichiara
selezionando frutti
dal tuo sguardo,
inesauribile
per il tuono ai lampi,
d'ombra
in assedio eterno.