Poesie personali


Scritta da: Terry Di Vetta
in Poesie (Poesie personali)

E penso a te

E penso a te...
e aspetto invano il telefono che squilla...
e sogno te...
e tutto intorno per incanto brilla...
e parlo a te...
e la penna scorre sul foglio bianco...
e ti parlo di me...
e tu raccogli la mia allegria e il mio pianto...
e abbraccio te...
e insieme voliamo nella fantasia...
e bacio te...
e tutto il mondo diventa poesia...
e accarezzo te...
e accanto a te, il cuore mio sembra scoppiare...
e il corpo brucia, la temperatura sale...
e amo te e...
Composta lunedì 23 gennaio 2012
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    Scritta da: daniela71
    in Poesie (Poesie personali)

    Almeno ti parlo

    Assurdo sarebbe stato pensare
    che quella meta tanto desiderata
    che quell'irrefrenabile desiderio di
    essere due...
    e uno...
    allo stesso tempo
    sarebbe sparita così... in silenzio
    senza lasciar traccia di sé... di noi...

    Ma almeno ti parlo...
    Sussurro alle tenebre
    Sussurro di te...
    Aspetto che rispondano
    ad ogni mia domanda
    ad ogni mio perché...

    E l'eco dei miei pensieri
    vaga tra queste mura
    Senza trovare meta
    Senza trovare pace...

    In un labirinto di emozioni
    nel quale mi perdo...
    Dal quale la logica razionale realtà
    mi tira fuori
    Mi trascina...

    Ma almeno ti parlo
    Ed urlo alla luce
    Urlo di me...
    E mi giunge risposta
    ad ogni mia domanda
    ad ogni mio perché...
    Composta lunedì 2 maggio 2011
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      Scritta da: daniela71
      in Poesie (Poesie personali)

      Racconto

      Racconto di noi e mi fermo a pensare
      per richiamare i ricordi più belli...
      Racconto che senza alcuna logica
      ho imparato ad amare ogni tuo difetto
      ogni tua imperfezione...

      Dietro le lacrime di ogni mio segreto
      Dietro ogni mio silenzio mai rivelato

      Dipingo questa tela...

      Racconto di te
      che sei stato il regalo più grande
      che ho fatto a me stessa
      Di quelli che solo a pensarci
      sorridi e non sai perché...

      Racconto del tuo amore
      ai margini di una realtà che non puoi toccare...
      Che non puoi respirare
      Che non puoi vivere...

      Racconto di noi...
      ma non capiscono quella luce
      che mi illumina gli occhi
      Un dolore quotidiano
      per il quale chiediamo perdono

      Dietro le lacrime di ogni tuo segreto
      Dietro ogni tuo silenzio mai rivelato...

      Racconto che ti amerò fino alla morte
      In un dolore che guardi e non capisci
      In un amore eterno...
      Che racconta di noi...
      Composta lunedì 2 maggio 2011
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        in Poesie (Poesie personali)

        La Madonna della nora

        Nel corpo trasuda sensazioni
        dell'anima non è solo un gioco
        ma, per guarire all'infinito di fantasia
        dall'eterno riaffermarsi dal dolore
        tuo deforme nel disabile giro della vita mia.
        Come la malattia c'è l'amore nell'aria
        che arricchisce con i ti amo la bellezza
        dei sorrisi della stessa vita.
        Sono i momenti di realtà
        che specchiano nel tempo l'età
        attimi d'eventi rogne acquatiche
        laghi di frammenti di puzzle rivetriti
        culi di bottiglie rotte di strada.
        Taglieggiano come l'aria il volto con fendenti
        la rabbia arsa noia del rosso papavero
        estratto eroina al fiele puzza di brutto
        inveisce... invece,
        è bello del suo profumarsi inebriante
        di un mazzo di fiori freschi eroi d'affetti
        apeggiati del miele pastato dolce
        in un campo di girasoli.
        Cristo! Unica...
        come una statua lignea la vorrei con il viso
        di una mamma bella anche se maria non è
        beata rilassante d'interior con il cuore ridente
        d'espressione deve essere dolce gaudia nel sorriso
        come la madonna disseminata in terra in ogni luogo
        dovunque a chi prega per riproporre la tua resurrezione.
        Sono appassionato...
        un po' appannato dal pianto per interesse del guarire mio,
        anche per dignità mettici un po' d'onestà.
        Io per me da tempo ho pronto come fioretto
        una statua della Madonna da venerare se io son miracolato...
        La chiameremo "Madonna della Nora".
        Composta lunedì 23 gennaio 2012
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          Scritta da: Jole Breads
          in Poesie (Poesie personali)

          Il Richiamo

          Sto cercando l'amore!
          Ma da alcuni giorni
          mi sono accorto
          di essermi perso...

          smarrito, non lo nego!

          Qualcuno allora mi ha detto
          di aspettarlo, sarà lui a venire,
          mostrati umile e leggi
          nel suo cuore...

          Sembra facile, mentre
          sosti al bordo di una solitudine
          che ti pone come un'isola
          nel mezzo di un infinito mare.

          Allora ho deciso di scrivere!
          E come se le mie righe
          fossero richiamo,
          ora le ho inoltrate
          nella speranza che siano
          ascoltate.

          Io so che tu esisti!
          Ed è per questo
          che son qui,
          perso, smarrito, spaventato,
          ma con la certezza
          che ti troverò,
          che mi troverai,
          per portar pace,
          luce,
          al buio dei giorni
          miei.
          Composta venerdì 20 gennaio 2012
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            Scritta da: Jole Breads
            in Poesie (Poesie personali)

            Lacrime e Stelle

            Piangevi quella sera
            al cospetto di luna e stelle.
            piangevi per qualcosa in cui credevi.
            Ti sentivi offesa, delusa,
            ma avresti pianto
            se non amavi?
            Avresti pianto
            se quel che amavi non fosse stato?
            Piangevi lacrime di sale
            e sul viso scivolarono
            come le stelle cadenti fan dal cielo...
            e più l'idea si creava in quello spazio infinito
            e più t'accorgevi d'esser presa nella rete dell'amore.
            Ti chiedevi quale fosse il vero lui,
            fra i mille dubbi appesi in quella notte,
            una notte fatta d'esperienze amare
            conosciute all'improvviso
            come le discese e le salite.
            In quel momento provasti
            la fatica di andare avanti,
            e l'incertezza di chi non sa,
            mentre protesa eri verso un destino
            che non da premi
            per chi non proverà.
            Avevi il cuore in gola
            con la voglia di scappare via,
            avresti voluto tornare indietro
            perché profondo fu il dolore
            nel visitar quelle nuove strade.
            Ma avresti pianto se non amavi?
            Avresti pianto, se quel che amavi non fosse stato?
            Era così bello quel tuo viso
            nonostante il trucco fosse sciolto
            che apparve all'improvviso la vera parte
            di quel cielo che per vergogna non si da mai a vedere.
            Fu forse per paura,
            forse per pudore.
            Fu allora e solo allora che d'improvviso
            in te apparve quello che talvolta manca all'amore,
            fu una strana luce che pochi
            nel buio dei sentimenti
            riescono a vedere, tanto è veloce,
            come le scie delle stelle cadenti,
            in giorni d'estate...
            mi illuminò come facesti tu il cuore,
            posso dire di non averla amata!
            ... ma avresti pianto se non amavi?
            Rispondimi, avresti pianto
            se quel che amavi non fosse stato?
            Composta giovedì 21 gennaio 2010
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              Scritta da: Terry Di Vetta
              in Poesie (Poesie personali)

              La bellezza della natura

              Un intreccio di grappoli lilla
              ornano il pàtio della villa.
              Cespugli di roselline gialle
              accarezzate da variopinte farfalle,
              diffondono nell'aria primaverile,
              un profumo magico e gentile.
              Il pino, alto e severo,
              tende le sue braccia al cielo.
              La lucertola timorosa,
              pigra, al sole si riposa.
              La cornacchia vigile,
              è li che osserva,
              il verme che striscia tra la terra.
              Il merlo furbo scende veloce,
              e afferra il verme gracchiando con la voce.
              Il continuo cinguettio degli uccellini,
              sembra un concerto di tanti violini.
              Il libro è aperto,
              ma fermo all'introduzione,
              la natura rapisce la mia attenzione:
              la vista, abbagliata da tanto splendore,
              l'udito, ammaliato da un mix di suoni,
              si inebria l'olfatto dai tanti profumi.
              Colori, suoni, aromi...
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                Scritta da: Terry Di Vetta
                in Poesie (Poesie personali)

                Week end a Farfa

                Sola, in mezzo alla natura,
                spazia lo sguardo mio
                da questa altura.
                Lassù trionfa austero,
                un antico Monastero;
                tanti paesi intorno,
                come una corona
                fanno da contorno.
                Monti, colline,
                viottoli, stradine.
                Appollaiato sotto un pino,
                un musicante suona il violino;
                una coppietta poco distante,
                giura di amarsi eternamente:
                "luce di diamante,
                che non mente!"
                la campana con i suoi rintocchi,
                attira l'attenzione dei miei occhi,
                è la chiesetta dell'Abazia,
                che suona l'Ave Maria!
                In quella stradina
                in mezzo al verde,
                ecco che s'incammina
                tanta gente:
                "fedeli pronti al richiamo di Dio,
                che non riesco a sentire io!
                Il mio Dio è qui,
                in questa oasi di pace,
                qui sento la sua voce.
                Di nuovo suona la campana,
                la sento sempre più lontana,
                la voce della natura è più forte,
                dentro di me
                si aprono tutte le porte:
                " amore, gioia, riconoscenza,
                gratitudine.
                Le dono a "Te" Dio,
                queste mie ore di solitudine!
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