Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

La loro rabbia e l'amore

Dalla bocca di un incubo spurghi gocce di rogo,
E reclami che le rinnovi in carezze piumate...
Cosa sono gli angeli?
Se non forme mai viste.
Eppure noi vogliamo prestare fede,
perché abbiamo l'anima in miseria.
Il vento spettina,
Lo schiaffo sconvolge,
Il cibo riempie lo stomaco,
e tu guardi con amore
un sole che ti fa venire le rughe,
e non te ne accorgi.
Il bello invecchia,
Il piacere ferisce,
Le parole fiaccano.
L'amore è l'egoismo che si condivide...
nel posto dove le anime trovano rifugio.
Ciascuno ha la sua anima di gomma,
per rimbalzare in questa galassia di malvagità.
Cos'è la sofferenza che ti infliggono?
Nonché voglia di sentirsi intenditori nel teatro della vita.
Che ognuno completi il suo tragitto
e non trapeli interesse per il disonesto.
Non presti udito al sussulto di un ingiuria...
Vai con le tue mani e sulle tue ossa.
Fino a che il tempo non ti fotta anche quelle.
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    Scritta da: margherita1
    in Poesie (Poesie personali)

    Lo specchio magico

    Ho in casa uno specchio,
    la sua cornice finemente cesellata
    i suoi intagli abbracciano
    bagliori, riflessi argentei.
    Io mi specchio
    e vedo ciò che di bello
    non si può vedere,
    ma lui amico del tempo
    mi rende generoso
    quell'immagine invisibile,
    per chi vede e non sa guardare
    e da fedele compagno
    che non posso ingannare,
    pur senza mentire mi regala
    ogni giorno il meglio di me,
    E allora ritornano i mossi capelli
    e il sorriso di chi corre
    a capofitto incontro alla vita.
    Patto inviolabile d'affetto
    tra il me che fui e il me che sono.
    Composta sabato 14 gennaio 2012
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      Scritta da: margherita1
      in Poesie (Poesie personali)

      Guarda

      Davvero le mie vesti son fatte d'aria?
      Davvero non vedi attraverso me?
      Qui proprio al centro batte il cuore,
      con rumore sordo e doloroso,
      batte con ritmo strano e convulso,
      si contorce, si espande, si amplia
      a dismisura tanto da contenere l'impossibile.
      Ascolta lo senti?
      Davvero i miei occhi son trasparenti?
      Non vedi l'esplosione di luce tra le ciglia?
      Non vedi come cambiano colore
      solo al suono della tua voce?
      Guardami con occhi nuovi,
      ascoltami con la voce del cuore,
      parlami con parole che solo tu conosci,
      e io prenderò forma e corpo,
      apparirò per incanto come mai hai visto,
      il battito che sentirai sarà assordante
      e luce avvolgerà ogni cosa.
      E il miracolo di sempre si compirà.
      Composta sabato 14 gennaio 2012
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        Scritta da: annysea
        in Poesie (Poesie personali)

        Se avessi un paio di ali

        Se avessi un paio d'ali le vorrei forti, possenti,
        capaci di sopportare
        le fatiche di una trasvolata....
        Volerei in cerca di terre e di luoghi immateriali
        dove non vige la dittatura del tempo.
        Raccoglierei le stelle con la pertica del solo pensiero
        arriverei a toccare la linea di discrimine
        dell'inarrivabile orizzonte.
        Mi trastullerei sui crinali delle onde più altezzose.
        Planerei in picchiata a mescolarmi con un mare di delfini...

        Vorrei essere angelo e gabbiano,
        Piume bianche indosserei, avrei nell'armadio una sola livrea,
        una impalpabile di spirito e seta
        una di piuma e sale,
        quello che si raccoglie nelle vigne del mare.
        Composta martedì 10 gennaio 2012
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          Scritta da: batuffolo84
          in Poesie (Poesie personali)

          Vento

          Sibila il vento fra gli abeti sciatti
          strofinio di foglie giallognole, fa da sottofondo
          all'opera incantevole che letizia l'udito.
          Gorgoglia fra piante e fiori, tulipani, e girasoli
          Nel simultaneo incontro, scontro della natura.
          Libra, volteggia, facendo da aratro su un campo
          Incolto, tralasciato dal nemico, amico tempo.
          Polline sorvola nel cielo, ondeggia maestoso
          Con l'amico soffio, trasportandolo da un vetta all'atra
          Di cima in cima, d'anima in cuore...
          Composta giovedì 20 ottobre 2011
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            Scritta da: Daniele De Patre
            in Poesie (Poesie personali)
            Sono in una stanza,
            c'è una moltitudine di persone.
            In tanti, forse tutti mi pare che urlino,
            saltino, fanno un gran frastuono.
            Sembra che tutti gioiscano, siano allegri.
            Non comprendo il motivo.
            Mi avvicino ad una persona chiedendogli
            il motivo di tanta goliardia.
            Mi risponde:
            non lo so!
            Incuriosto vado al secondo;
            alla mia domanda su cosa stia accadendo
            mi risponde:
            che ne so io!
            La curiosità diventa asfissiante
            e vado al terzo.
            Alla solita domanda risponde:
            a me lo chiedi?
            Faccio l'ultimo tentativo,
            ci sarà qualcuno che sappia rispondermi.
            Al solito quesito, ecco la risposta:
            non so, seguo gli altri.
            A questo punto comprendo
            che c'è qualcosa di anomalo.
            Tra spintoni, sguardi strani, urla tremende,
            mi allontano.
            Mi metto tutto solo ad un angolo
            per cercare di capire
            cosa stia accadendo.
            Osservo, scruto
            tutto mi sembra strano.
            L'idea di andare in quella bolgia
            nemmeno mi sfiora.
            Decido a questo punto
            di allontanarmi da quell'angolo.
            Supero una porta con una speranza.
            Mi chiedo:
            dall'altra parte ci sarà qualcuno
            in grado di rispondermi?
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              in Poesie (Poesie personali)

              Le esse, s, sono lacrime

              Quando raro ti succede fallo andare Giampiero
              rendile libere a gocce di scorrere negli occhi pieni,
              trascritti, nel vederli scendere allo specchio...
              Le esse, svolto in un fiotto unico è:
              Un insieme meraviglioso.
              Come in lei è bello vederle in un ghirigori
              ruscellare d'emozioni odorose al rimmel
              nell'attraversare quelle gote lisce di creme
              per le rughe nel tempo al gusto pieno di miele
              per essere belle da sempre violate
              nello sguardo solo dall'amore sempre sincero.
              Eeh, lasciati andare! Circondati d'umanità
              per essere calamitata dal bene che verrà
              anche quando per attrito interiore a chi rosso
              gondolano veneziane idee in giornate pruriginose
              di abruzzesi poeti amatori di muse uggiose
              declinano sorrisi misto in acqua di rugiada
              con mestibile poesia al vetro vitreo è caldo
              poesiabile in un'impeto d'ammirazione.
              Chi ti ammira, non per isterico stuprar l'amore,
              si realizza d'impeto nel valutare la bellezza interiore.
              Non sono inservibile anima d'alluminio rivestita d'argento
              in cuore cromato bello ma, sono inossidabile acciaio caldo
              di conio colato per un temperato graffiti...
              per fare poesia
              di grafite resistente alle collisioni atee di cristiani
              eventi
              convulsi attoniti in una società micidiale contemporanea.
              Composta sabato 14 gennaio 2012
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                in Poesie (Poesie personali)

                Giampiero!

                Si! è vero l'amore di chicchessia vorrei da poter armare
                di pazienza per amare la vita ancora in prospettiva
                come quando mamma mia era che aspettava...
                Invano! In dormiveglia. Purtroppo, da adesso
                in poi chi attende seduto dietro l'uscio, sono io.
                L'arrivo dalla mattina il sole della luna la sera
                l'idea della notte fosforescente clorofilla per cibare
                l'anima mia!
                Fauno in un vegetale che come un Dio, dia luce vera
                alla truce esistenza... sottovuoto in un corpo di solitudine.
                È noia l'immagine di una vita di ragnatele tessute nel rinchiuso
                di una stanza buia sopita all'aria della malinconia sempre in conio
                per studiare giochi con rabbia ed ira, odio verso una condizione
                che t'imprigiona nel malocchio le tradizioni... di cose normali
                estremamente più belle, anelate nel ricordo per non essere dimenticate.
                Li vorrei ancora vivere gli eventi belli della vita da postare ai posteri.
                Il non vissuto, non è un passatempo, non è un gioco dell'oca
                è un giocarsi la vita nel labirinto di un destino imposto.
                Non ti opprime il mondo lo fa comunque con te... Giampiero!
                che ti opprimi di sola inedia.
                Allo sfascio, oscuri l'anima che, d'intenzione fugge lontano crede
                di arrivare al giardino dei fiori belli... Mah, tutto è reciso!
                Deciso a priori scritto su pietra...
                Tutto appeso ad un filo teso dei sogni pronto con i pensieri
                per tornare alla realtà Buona triste giornata a te, Giampiero!
                Composta venerdì 13 gennaio 2012
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Gesti d'amore

                  Nella flebile luce
                  di un raggio di luna crescente
                  fluiscono impetuosi i sensi
                  tra le tue braccia
                  il sogno più dolce
                  si tinge d'infinito
                  mentre i tuoi occhi
                  imprimono nel mio cuore
                  emozioni inscindibili
                  i pensieri si tramutano
                  in gesti d'amore
                  momenti di dolce passione
                  un gioco di fremiti
                  intrisi nell'estasi dell'amore.
                  Composta giovedì 12 gennaio 2012
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