Poesie d'Autore


Scritta da: Andrea De Candia
in Poesie (Poesie d'Autore)

Epitaffio

Qui giace come virgola antiquata
l'autrice di qualche poesia. La terra l'ha degnata
dell'eterno riposo, sebbene la defunta
dai gruppi letterari stesse ben distante.
E anche sulla tomba di meglio non c'è niente
di queste poche rime, d'un gufo e la bardana.
Estrai dalla borsa il tuo personal, passante,
e sulla sorte di Szymborska medita un istante.
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    Scritta da: Antonio Belsito
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Cercami

    Cercami
    come fossi la luna
    alla sera.
    Guardami
    come fossi l'ultimo momento.
    Stringimi
    come fossi l'abbraccio più bello.
    Donami perché sono l'ultimo,
    perché sono il nulla
    volatilizzato nella polvere
    di una strada sterrata,
    sbattuto dalla brezza.
    E vivimi
    come fossi la tua anima.
    Amami
    come fossi la tua preghiera.

    Respirami.
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      Scritta da: Ludovico Criacci
      in Poesie (Poesie d'Autore, Poesie d'amore)

      Un caro respiro

      Respirerei ogni centimetro della tua aria
      fino a riempirmi i polmoni di te
      sarebbero mille, duemila sospiri,
      odorosi e aromatici più del caffè.

      La parte eccedente la metterei
      in sacchetti di raso da vendere in giro
      sarebbero tuoi, anche un po' miei,
      mettiamoci insieme altrimenti deliro.

      Saremmo una ditta premiata e gradita
      davvero una coppia assai profumata
      da un lato il lavoro, dall'altra la vita,
      dimmi di si e sarai fortunata.

      Tu che respiri ed io confeziono
      binomio perfetto, binomio preciso,
      dai si comincia, tienimi buono,
      il mondo ci aspetta, guadagno diviso.
      Composta venerdì 13 marzo 2015
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        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Sottovoce

        La fiamma di una candela
        sottovoce parlando
        rischiara
        coi timidi gesti il silenzio,
        con gli occhi sospesi
        il soffitto accarezza,
        coi passi leggeri
        la stanza trascorre,
        la mano del buio che copre
        le ombre nascoste
        addolcisce, commuove
        lo sguardo che sente nel cuore
        il respiro che sfiora
        la fiamma.
        Un pianto di cera consuma
        fino all'ultima cera
        la fiamma.
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          Scritta da: Andrea De Candia
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          L'odio

          Guardate com'è sempre efficiente,
          come si mantiene in forma
          nel nostro secolo l'odio.
          Con quanta facilità supera gli ostacoli.
          Come gli è facile avventarsi, agguantare.

          Non è come gli altri sentimenti.
          Insieme più vecchio e più giovane di loro.
          Da solo genera le cause
          che lo fanno nascere.
          Se si addormenta, il suo non è mai un sonno eterno.
          L'insonnia non lo indebolisce, ma lo rafforza.

          Religione o non religione -
          purché ci si inginocchi per il via.
          Patria o no -
          purché si scatti alla partenza.
          Anche la giustizia va bene all'inizio.
          Poi corre tutto solo.
          L'odio. L'odio.
          Una smorfia di estasi amorosa
          gli deforma il viso.

          Oh, quegli altri sentimenti -
          malaticci e fiacchi.
          Da quando la fratellanza
          può contare sulle folle?
          La compassione è mai
          giunta prima al traguardo?
          Il dubbio quanti volenterosi trascina?
          Lui solo trascina, che sa il fatto suo.

          Capace, sveglio, molto laborioso.
          Occorre dire quanti canzoni ha composto?
          Quante pagine ha scritto nei libri di storia?
          Quanti tappeti umani ha disteso
          su quante piazze, stadi?

          Diciamoci la verità:
          sa creare bellezza.
          Splendidi i suoi bagliori nella notte nera.
          Magnifiche le nubi degli scoppi nell'alba rosata.
          Innegabile è il pathos delle rovine
          e l'umorismo grasso
          della colonna che vigorosa le sovrasta.

          è un maestro del contrasto
          tra fracasso e silenzio,
          tra sangue rosso e neve bianca.
          E soprattutto non lo annoia mai
          il motivo del lindo carnefice
          sopra la vittima insozzata.

          In ogni istante è pronto a nuovi compiti.
          Se deve aspettare, aspetterà.
          Lo dicono cieco. Cieco?
          Ha la vista acuta del cecchino
          e guarda risoluto al futuro
          - lui solo.
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            Scritta da: Andrea De Candia
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Del non leggere

            In libreria con l'opera di Proust
            non ti danno un telecomando,
            non puoi cambiare
            sulla partita di calcio
            o sul telequiz con in premio una Volvo.

            Viviamo più a lungo,
            ma con minor esattezza
            e con frasi più brevi.

            Viaggiamo più veloci, più spesso, più lontano
            e torniamo con foto invece di ricordi.
            Qui sono io con uno.
            Là, credo, è il mio ex.
            Qui sono tutti nudi,
            quindi di certo in spiaggia.

            Sette volumi - pietà.
            Non si potrebbe riassumerli, abbreviarli
            o meglio ancora mostrarli in immagini?
            Una volta hanno trasmesso un serial, La bambola,
            ma per mia cognata è di un altro che inizia con la P.

            E poi tra parentesi, chi mai era costui.
            Scriveva, dicono, a letto, per interi anni.
            Un foglio dopo l'altro,
            a velocità ridotta.
            Noi invece andiamo in quinta
            e - toccando ferro - stiamo bene.
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              Scritta da: Oliviero Amandola
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Le lodi di Marzo

              Danzano i fiori,
              a uno o due passi da noi,
              si cercano nell'aria che passa,
              nel tempo, nelle ore,
              dove polveri mature,
              nelle lodi di marzo,
              consumano i passi,
              e le labbra agli amanti.

              Si avvicinano, e si allontanano,
              liberi dalla forza che hanno dentro:
              Si vede che in essi c'è vita,
              perché per qualche ragione,
              portano al giorno
              Il loro contributo d'amore,
              che si fa trasparente, e forse, alla sera,
              ti addormenti con loro nel cuore.

              Vedi amore, cantano i fiori,
              a due o tre passi da noi,
              anche oggi in segreto,
              il nostro semplice amore.
              Composta nel marzo 2014
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                Scritta da: Antonio Belsito
                in Poesie (Poesie d'Autore)
                Ti vedo
                in un divenire di colori
                a imbrattare
                col sorriso
                come fosse il paradiso
                a ricoprir di stelle
                il mare
                con un bocciolo
                -uno solo-
                e il riflesso
                a riempire
                sogni
                agognati
                timidi
                allontanati
                acchiappati
                e poi sbattuti
                sul muro della speranza
                nel silenzio inquieto
                -forse malato-
                di una stanza
                a cestinar memoria
                lasciandosi cadere
                nell'ebbrezza
                di una spugna
                ad assorbire
                la combattuta
                stremata
                divertita
                provocata
                sfidata
                acclamata
                e maledetta
                -a volte avida e impacciata-
                vita.
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