Poesie d'Autore


Scritta da: dantino
in Poesie (Poesie d'Autore)

Sono solo morti

Vorrei nonostante tutto, prender sonno
assentarmi all'eco in lontananza delle bombe
là dove il cielo piove e il fumo,
modella di supplizio buchi ed ossa
crateri lasciati come impronte, povere
testimonianze sorde
sono solo morti di bambini
corpi trasformati che riempiono le fosse
sono solo morti
uomini, donne, animali, piante
tutti accomunati in vinta sorte

Vorrei nonostante tutto prender sonno
chiudere gli occhi il tempo sufficiente
che passi l'ingiustizia alla finestra
che io non veda i torti e la miseria
che io non veda
uomini vivere di stenti
ed altri vivere da ingordi
chini obbedire inermi prede
ed arroganti astemi al sentimento, comandare

Vorrei nonostante tutto prender sonno
svegliarmi ed essere presente per un mondo giusto
non com'è, come dovrebbe
un cibo uguale per tutti i viventi
uguali i sensi e, uguali i sentimenti
un mondo dove gli angeli imperfetti... paiono
in un perfetto mondo di innocenti.
Composta domenica 13 aprile 2014
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    Scritta da: Andrea De Candia
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Ad ognuno un giorno

    A ognuno un giorno muore un proprio caro,
    tra l'essere e il non essere
    è costretto a scegliere il secondo.

    È duro riconoscere che è un fatto banale,
    incluso nel corso degli eventi,
    conforme a procedura,

    prima o poi inserito nell'ordine del giorno,
    della sera, della notte, di un pallido mattino;

    scontato come una voce dell'indice,
    come un paragrafo del codice,
    come una data qualsiasi
    del calendario.

    Ma è il diritto e il rovescio della natura.
    Il suo omen e amen distribuiti a caso.
    La sua casistica e la sua onnipotenza.

    Solo ogni tanto
    ci mostra un po' di cortesia -
    i nostri cari morti
    ce li butta nei sogni.
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      Scritta da: Andrea De Candia
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Amami

      Amami
      e nel ricordo prendi la fionda antica
      e battimi i capelli. Mi vedrai crescere
      nera come la foresta dell'Amazzonia,
      ma se scosti i miei rami vedrai nella mia lingua
      uccelli variopinti e paradisi terrestri.
      Allora non pregare il Signore,
      perché la dovizia del mio canto
      io l'ho rubata a lui in un giorno di distrazione.
      Composta domenica 12 aprile 2015
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        Scritta da: Andrea De Candia
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        C'era una manciata di semi odorosi
        nelle mie mani per te,
        e un ricordo lontano di cose accadute
        ma senza sentimento.
        Pensavo che tu fossi la mia strada,
        e ho messo calzature leggere
        perché tu mi credessi un'ombra.
        Ho vagato solitaria con te dentro la mia stoltezza.
        Non ti dissi che ero innamorata
        fino al pudore,
        finché non vidi sangue nella mia mente:
        come se partito da me
        mi avessi rapito il fulgore degli anni.
        E così ho aspettato che tu rinverdissi
        e che da erba diventassi un altare;
        ma come tutti gli altari
        ti sei fatto pietra.
        Composta sabato 11 aprile 2015
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          Scritta da: Andrea De Candia
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Lirica antica

          Caro, dammi parole di fiducia
          per te, mio uomo, l'unico che amassi
          in lunghi anni di stupido terrore,
          fa che le mani m'escano dal buio
          incantesimo amaro che non frutta...
          Sono gioielli, vedi, le mie mani,
          sono un linguaggio per l'amore vivo
          ma una fosca catena le ha ben chiuse
          ben legate ad un ceppo. Amore mio
          ho sognato di te come si sogna
          della rosa e del vento,
          sei purissimo, vivo, un equilibrio
          astrale, ma io sono nella notte
          e non posso ospitarti. Io vorrei
          che tu gustassi i pascoli che in dono
          ho sortiti da Dio, ma la paura
          mi trattiene nemica; oso parole,
          solamente parole e se tu ascolti
          fiducioso il mio canto, veramente
          so che ti esalterai delle mie pene.
          Composta venerdì 10 aprile 2015
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            Scritta da: Gabriella Stigliano
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Inni alla notte e cantico dei morti

            Noi sogniamo di viaggi per l'universo:
            ma l'universo non è forse dentro di noi?
            Noi non conosciamo gli abissi del nostro spirito.
            La via segreta che conduce all'interno.
            In noi, e in nessun altro luogo,
            sta l'eternità con i suoi mondi, il passato e il futuro.
            Il mondo esterno è il mondo delle ombre,
            e getta le sue ombre nel regno della luce.
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