Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)

Un granello di luce

Un granello di luce
stava sospeso
tra le pareti strette
e l'orizzonte apodittico,
vedeva un interminabile deserto
solcato da navi pirata
e naufraghi nidi d'innocenti,
i giganti nebbiosi
in cima al monte e nelle valli
vicoli tortuosi
brulicanti di briciole scugnizzi
come domani vuoto.
C'erano uccelli neri
con le cavie nel becco,
strappavano brandelli alla natura.
C'erano spettatori,
campi intensi
come fiori di spiga
oltrepensiero
sommersi dalle glume,
e c'era il sole
dietro nuvole grigie
rifletteva.
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    Scritta da: dantino
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Dialogo con Guglielmo, amico prete e filosofo

    Se non hai di che dargli da mangiare
    non chiudere nel pollaio il cane

    Ancora tanto ignoro in questo mondo
    Però conosco il gallo che mi sveglia
    E il topo che mi ruba tutti i giorni il grano
    Certo lo lascio fare ma non sempre,
    A volte è bello vederlo anche scappare
    Conosco il vento e lo sento nelle piante respirare
    E poi di notte osservo
    I passi della volpe e del cinghiale
    Per poi lasciarmi abbandonato andare sopra un prato
    A far che sia la luna nuova a ritornarmi il seminato

    Ignoro ancora tanto, per questo è mia attenzione
    Pesare della vita il vivere in comune
    Non in misero modo o per qual sia dolore
    Cercando l'assoluto, lontano è il materiale
    E nel cercare l'essere perfetto
    Cioè colui che non può nuocere e non può creare male
    Penso al falcone che per nutrirsi e per nutrir la prole
    Costringe negli artigli il suo cibare
    E pur la mucca, oziosa, lenta e svoglia
    Non toglie anch'essa vita per mangiare?
    Ed arrivando all'uomo, l'essere più innaturale
    Che uccide addirittura per giocare

    Che mondo strano è questo, dove i viventi
    Non son costretti solo a respirare
    A patir di stenti ed a goder di cose vane
    Ma a togliere altra vita, peggio, a trasformarla,
    In feci da evacuare
    Partecipando alla carneficina di un banchetto nuziale
    Dove chi vive si sposa con chi muore
    E c'è sempre vita nuova da sacrificare
    E non si venga a dire che è un passaggio, che il tutto è naturale
    Ma un giuoco si, che non vorremmo fare

    Proprio per questo mi rivolgo a Dio,
    Come potrò mai entrare nel tuo cuore
    Far parte del tuo "immenso amore"
    Se mi costringi a procurar dolore
    A nuocere e a partorire il male?

    Se nasco ancora voglio aver le foglie
    E come cibo solo cose morte
    Ma forse ignoro che le piante anch'esse
    Hanno degli altri vivi stessa sorte.
    Composta sabato 16 giugno 2001
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      Scritta da: dantino
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Negli spazi scomodi della mia soffitta
      ho raccolto e soffocato i pensieri più tristi
      ch'ora profumano di involontaria esistenza
      e siedono, innocui sospiri
      che diventano flebili voci di antichi ricordi
      piccoli tormenti d'infanzia
      come tremendi incubi giganti
      rimorsi accumulati in milioni di anni.
      Composta sabato 21 febbraio 2015
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        Scritta da: Rosita Matera
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        L'Amore

        E infine l'amore chiese al dolore:
        Ci conosciamo?
        Certo che si! Rispose il dolore...
        Sono venuto a farti visita molte volte nella tua vita.
        Non ricordi?
        Sono intervenuto molte volte nella tua storia, per cambiarne il corso...
        Ti ho insegnato strade nuove,
        che tu hai percorso a tua insaputa.
        Non volevi farlo, è vero!
        Ma Qualcuno ti ha dato una mano,
        a forza per amarmi con tutto te stesso.
        E proprio quando l'amore bacia il dolore
        che nasce il perdono.
        Viene al mondo con un sorriso,
        che colora tutto l'universo.
        C'è una speranza che non muore,
        ma che rinasce ogni volta che sappiamo amare.
        L'amore, se non è l'impegno di ogni giorno,
        sarà il rimpianto di tutta la vita.
        Innamoratevi se no sarà tutto vano.
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          Scritta da: Mariella Buscemi
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Di tutta questa rabbia dell'esser nata schiava
          due giri di cordone attorno al collo che sempre stringe il respiro
          adesso
          come fune che mi lega la caviglia al tavolo
          e non mi consente la fuga
          chissà
          se ci saranno ali d'acciaio
          a sollevare questo mio pesante mondo
          quando le vertebre faranno gancio
          ed il coraggio sarà uncino
          e tutto il tetto si aprirà
          a mostrare il cielo alto
          mentre io
          incollata a questo pavimento basso
          anche il passo
          mi apparirebbe volo.
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            Scritta da: Fabio Rapezzi
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            In Anna

            Come il fiore maturo della magnolia
            era alta e felice.
            Al principio solo lei esisteva:
            umida e dolce, bianca,
            si amava nell'ombrosa saliva delle alghe,
            nei seni difesi dal tufo,
            nel tenero pube dei merli.
            Dormiva nell'avena
            sopra letti di stame,
            e le sue labbra d'ape
            socchiudevano vulve dorate
            ai fior di loto.
            Carezzava la piena luce
            degli oleandri e,
            da azzurri sauri,
            beveva la linfa gloriosa della luna;
            s'abbracciava alle cosce fragranti
            dei cedri, palpitando
            nei suoi pori col polline indenne
            delle larve.

            Sia gloria e lode a lei!
            Al suo utero pregno di pistilli,
            sua orchidea fertile,
            ai suoi fianchi!
            Riverberi il suo piacere
            in uve e stelle,
            in colombe e spighe!
            Perché è grande!
            Perché è bella!
            Oh la magnolia bianca
            sola!
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              in Poesie (Poesie d'Autore)
              Guardo l'alba incerta e silenziosa
              schiude le sue finestre piano piano,
              sorride al mare coi riflessi rosa
              e tende al sole tenero la mano.
              Bella Natura!

              Quando giochi con chiazze di colori
              e ritagli di forme, coi pennelli
              tingi farfalle, petali di fiori,
              prati, declivi, limpidi ruscelli
              Vaga Natura!

              Quando calcoli seria i tuoi diademi
              posti nel cielo in equilibrio, reggi
              gli spazi, moti, orbite, sistemi
              ammansisci secondo le tue leggi.
              Grande Natura!

              Quando si accende un palpito sincero
              fiorisce il sentimento dell'amore,
              dentro un piccolo grembo il tuo mistero
              infondi, e l'infinito dentro il cuore.
              Dolce Natura!

              Nella valle mortale agnelli e lupi
              sono i tuoi figli, è mare di dolore.
              Perché? T'avvolgi di silenzi cupi,
              miseria e strazio non ti tocca il cuore.
              Madre Natura!
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                Scritta da: Antonio Belsito
                in Poesie (Poesie d'Autore)
                Sono giorni
                di mesi e di anni
                ore
                e minuti con secondi
                passi
                a gattoni
                trascinandosi
                vagiti
                che diventano canzoni
                poi in piedi
                parole
                negli occhi
                binocoli
                cielo
                stanze
                palloni neri
                sino al primo grido
                di liquido amniotico
                che diventa colore
                di pelle
                di carne
                di verità
                ingenuità
                di prime corse
                per strada
                e - fatalità -
                durezza
                di suole consumate
                di corse inseguite
                di ginocchia sbucciate
                di pioggia senza ombrello
                di sole
                solo
                ingarbugliato il pensiero
                alla ricerca del siero
                tra l'adulto e l'altro bambino
                a volte, manichino
                tra il bianco e il nero
                attonito il grigio
                arriva, anche, l'arcobaleno
                orgoglio
                paura
                dubbio
                felicità
                la tristezza più in là
                fa
                fu
                ricordi
                memorie
                di eventi
                senti
                menti
                tanti
                ponti
                di giocattoli
                fortunati
                poi di penne colorate
                di quaderni ordinati
                di libri
                di arnesi
                e stare lì a guardare
                disegnare
                sognare
                scarabocchiare
                accompagnare
                sostenere...
                Boh!
                Amare.
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                  Scritta da: Alessandro Rossini
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Piccole cose di poco conto

                  Vivo a due ore dal mare
                  e se ci penso non so niente del mare.
                  Sono nato a due ore dal mare e vivo a un'ora
                  dalle montagne, in un'ora posso raggiungere
                  le montagne.
                  E vivo a un quarto d'ora da te,
                  sette minuti in bici,
                  cinque, saltellando tra i tetti.
                  Dici
                  che hai un debole per me.
                  Viviamo a due ore dal mare
                  ad una dalle montagne.
                  Non ho voglia di mare
                  non so nulla della montagna
                  avrei voglia di venirti a trovare.
                  Niente di che
                  riposarmiti un poco addosso
                  sentirti raccontare piccole cose di poco conto
                  bere un tè
                  se ci scappa
                  un bacio.
                  Composta lunedì 24 novembre 2014
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