Di tutta questa rabbia dell'esser nata schiava due giri di cordone attorno al collo che sempre stringe il respiro adesso come fune che mi lega la caviglia al tavolo e non mi consente la fuga chissà se ci saranno ali d'acciaio a sollevare questo mio pesante mondo quando le vertebre faranno gancio ed il coraggio sarà uncino e tutto il tetto si aprirà a mostrare il cielo alto mentre io incollata a questo pavimento basso anche il passo mi apparirebbe volo.
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