Poesie d'Autore


Scritta da: Fiorella Cappelli
in Poesie (Poesie d'Autore)

La Befana Sfrattata 2015

'Na vecchina mo gira all'impazzata
cià li dorcetti pe' li regazzini
segue la via de li sampietrini
scènne da la scopa tutta 'ncacchiata

la strada tutt'antratto è sgarupata
li serci so' ammucchiati, poverini
Trastevere scoperchia li tombini
la vecchia, co' la veste rattoppata

cià prescia d'arivà e fa' la bbona
cià 'na missione cià, e cosa strana
soride: sta' a penzà a Piazza Navona...

Er cinque de gennaro so' emozioni...
ma lì c'è er luna parche e gran burriana
e Roma nun cià più le tradizzioni.
Composta lunedì 5 gennaio 2015
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    Scritta da: Raffaella Frese
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Avrei voluto

    Avrei voluto,
    cancellare la tristezza che
    a volte si accumula nei momenti di sconforto.
    Avrei voluto non deludere la stima che mi porto dentro.
    Avrei voluto sostenere i miei pensieri
    che fiduciosi aspettavano all'imbocco della vita.
    Avrei voluto, si, in qualche modo tenere fede
    alla speranza che porto nel cuore,
    "avrei voluto" si che avrei voluto...
    ma qualche volta, i giorni grigi ricoprono quelli assolati
    e a nulla vale la forza che ho dentro,
    a nulla vale la determinazione per evitare di pensare.
    A nulla vale essere una guerriera
    se poi in fondo all'anima sei una fragile bambina.
    Composta martedì 2 aprile 2002
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      Scritta da: Rosita Matera
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Il gabbiano

      Ho visto un gabbiano
      sfiorare il mare,
      il mare più intenso,
      il mare di dentro.

      Ho udito il suo canto
      sulla spiaggia infinita
      dipinta sul rigo
      da cui cade una lacrima,
      la consola un incerto sorriso
      che oggi non può e non vuole sbocciare
      perché ha le ali e deve volare
      con il gabbiano
      che ha cantato la Vita
      di uno, di tanti,
      frammenti di ognuno
      da portare in tasca,
      per poter ricordare.

      Sul muro hanno scritto
      che è stato un menestrello,
      un poeta in cerca di un ritornello
      un eterno guaglione
      che ha reso il mondo un po' più bello,

      un allegro soffio di coriandoli
      sui marciapiedi stretti e rotti dei vicoli,

      ma a me piace pensare
      che è un gabbiano che non muore
      perché per ali ha musica e parole.
      Composta mercoledì 7 gennaio 2015
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        Scritta da: Raffaella Frese
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Poi certi giorni

        Poi certi giorni,
        guardi aventi e non vedi che nebbia.
        Nebbia fitta oltre l'orizzonte.
        Senti nel cuore quella resa
        che schiaccia la tua volontà di rialzarti
        e continuare il viaggio.
        Odi solo il silenzio
        nel frastuono dei tuoi pensieri.
        Con sguardo chino
        stringi i pugni e impaurita dal domani
        t'incammini lungo il viale dell'ignoto.
        Lo sai che anche questi giorni passano,
        e non sono giorni persi
        ma giorni malinconici che
        temprano il carattere riaprendoti alla vita.
        Sai che, anche se,
        ora la meta ti sembra lontana
        combatterai anche questa battaglia.
        Senza mollare.
        E con sorriso malinconico
        Raggrupperai tutte le battaglie
        anche quelle che hai già combattuto
        e capirai che sarai sempre tu ad essere
        l'unica risposta ai tuoi silenzi.
        Composta giovedì 14 novembre 2002
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          Scritta da: Raffaella Frese
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          È ciò che siamo dentro.

          È ciò che siamo dentro
          a renderci speciali,
          è l'imperfezione che ci veste
          a renderci autentici.
          Nulla più di quello che abbiamo nel cuore
          Ci rende irripetibili.
          Unicamente insostituibili.
          I nostri difetti, la nostra fragilità
          contraddistingue fra mille anime
          la nostra unicità".
          Composta mercoledì 18 ottobre 2000
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            Scritta da: Raffaella Frese
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Libera

            Volerò alta ed inesorabile.
            Dove nulla giace e nulla definisce
            Il pallore dell'anima mia.
            Calzerò,
            Le ali della solitudine.
            Volerò silenziosa tra gli spartiti della vita.
            Senza nulla, senza volto, senza respiro.
            Adempirò alle scritture del tempo,
            mentre muterò ciò che ho nel cuore
            e nel silenzio dell'amore
            cucirò nell'eternità
            le parole del tempo e del mio cuore.
            Riposerò in
            Un tempo che giunge lieve
            Nel turbine inquieto di un dimenticatoio
            oramai inesistente.
            Composta lunedì 19 settembre 2005
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              Scritta da: Stefano Tosin
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Musica per l'Anima

              Ho un nobile desiderio
              camminare eternamente
              tra i petali profumati
              dalla tua esistenza
              Palpebre socchiuse
              limite della realtà esterna
              guance bagnate
              da trasparenza senza meta
              Eterei sogni creano
              le forme dell'eccitato fiore
              carica è l'aria
              della tua essenza fragrante
              Una bufera
              sta confondendo il corrente
              imporrò alla mia carne
              nuovamente il riposo
              lasciando solo ai sensi
              il libero appagamento
              Odo il forte vento
              infilarsi tra le note
              turbando il rigo
              note che vorrei suonassero
              tra le mie labbra ancora
              e ancora e ancora
              canti d'amore per te
              Entrasti in me
              con l'aria del mio affanno
              dimorerai nella mia anima
              che dall'antico tempo
              altro non è, che la tua

              Composta martedì 23 dicembre 2014
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                Scritta da: Antonio Belsito
                in Poesie (Poesie d'Autore)
                Una coccola
                come fosse un dondolo
                come fosse una zattera
                come fosse
                soffice
                lieve
                miele.
                Sole
                accarezza
                strade
                sole
                acceca
                il mare
                sole
                risplende
                l'orizzonte
                sole
                cocente
                di amanti
                sole
                splendente
                di corpi
                immacolati
                incollati
                attaccati
                di corpi
                che si cercano
                che s'incontrano
                che si riconoscono.
                Foglie
                si staccano
                cadono
                è il vento
                un controsenso
                poi rinascono
                abbelliscono
                sortiscono
                chiome
                d'intensità
                proteggono
                avvolgono
                coinvolgono.
                Passi
                di altri passi
                e ancora passi
                anche tra i sassi
                orme
                forme
                conforme
                eco
                di battiti
                ammattiti
                sostenuti
                ritmati
                rossore
                un bianco di pudore
                un giallo solare
                l'orizzonte e il mare
                foglie e strade
                una coccola
                vento
                la luna sembra remare:
                A M A R E.
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                  in Poesie (Poesie d'Autore)
                  Se ieri la tua testa ancora bruna
                  era come i capelli dell'amata
                  la cui dolce figura di lontano
                  silenziosa m'accenna, ecco le vette
                  grigio argentea ti segna ora precoce
                  la neve che la notte tempestosa
                  ti traboccò sulla riga. Ahi gioventù
                  che la vita congiunge così stretta
                  alla vecchiezza, come un sogno
                  mutevole congiunse ieri ed oggi.
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