Poesie personali


Scritta da: Gerry
in Poesie (Poesie personali)

Vivi e vivrai...

Non ti vedo da molto tempo
ma i tuoi ricordi sono sempre vivi
cerco nei luoghi dove si andava assieme
ma non riesco a trovarti
stai forse cercando di giocare a nascondino?

I racconti che mi confidavo con te
non sono riuscito a realizzarli più con nessuno
come si stava bene!
Con te sono riuscito a capire me stesso
ma che ora difficilmente riesco
il tempo è trascorso velocemente
sembra ieri, invece sono anni

riusciremo mai a rivederci?
Il mio cuore dice che riusciremo
vivi e vivrai sempre nei miei ricordi.
Composta sabato 20 dicembre 2008
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    Scritta da: Gerry
    in Poesie (Poesie personali)

    La morte

    Quando il cuore cessa di battere e
    la terra è pronta ad aprire le braccia per accoglierlo,
    tu che le siedi accanto non fai altro che dir bugie,
    che brava persona era!
    Ti guarda e sembra che ti sorrida!
    Solo perché da lassù possa perdonarti
    tutti quei sorrisi che non gli hai regalato quaggiù.

    Quanto è triste la morte eppure ti sorride,
    perché uomo viscido e crudele con tanta cattiveria
    nel tuo io
    sei capace di sorridere solo dopo la morte?
    Composta lunedì 6 novembre 2006
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      Scritta da: Pietro Colucciello
      in Poesie (Poesie personali)

      Lo zaino

      E poi,
      nelle tasche segrete dello zaino
      tutto il corredo della nostra straordinaria umanità.
      Perché lo zaino è il nostro scrigno in ciò
      che è condiviso e in ciò che è segreto.
      Nello zaino la nostra memoria,
      la nostra forza,
      la nostra carnalità,
      il nostro essere mistero,
      la nostra presenza di vita,
      segni dei tempi per una rinnovata speranza di umanità.
      Composta venerdì 27 gennaio 2017
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        Scritta da: Pippo54
        in Poesie (Poesie personali)

        Campo Trentasei

        Allineato lungo un asse,
        e q u i d i s t a n t e
        sembrava un binario solitario,
        ma era il binario che attraversava
        città deserte e conduceva al
        campo trentasei.

        Quel treno era il treno della
        morte, partiva senza far ritorno
        un viaggio di sola andata, gli uomini,
        le donne i bambini sapevano di
        andare a morire.

        I carnefici sembravano gentili,
        ma erano assetati volevano
        incenerirli perché diversi,
        non era solo il popolo di Dio,
        c'erano culture diverse ma uomini.
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          Scritta da: Gerry
          in Poesie (Poesie personali)

          Il dolore

          Il dolore che porti in te,
          non è mai solo sofferenza,
          ma è anche crescita ed esperienza.

          Il dolore ti soffoca, ti opprime,
          ti snerva, ti disabilita,
          ma contemporaneamente ti rende più forte.

          Se il dolore non fosse in te,
          non saresti in grado di affrontare i momenti di gioia.
          Composta lunedì 6 dicembre 2004
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            Scritta da: Gerry
            in Poesie (Poesie personali)

            Capolinea

            Trascorrono così in fretta le ore del giorno
            Che non ti accorgi neanche di essere arrivato al tramonto.

            Ti volti indietro e ti accorgi che inesorabilmente
            tutto è cresciuto in fretta.

            Alzi gli occhi al cielo e ti rendi conto di essere arrivato
            Vicino al Capolinea.
            Composta sabato 1 dicembre 2007
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              Scritta da: Daniela Cesta
              in Poesie (Poesie personali)

              Abruzzo

              Terra di sconvolgente bellezza, così selvaggia!
              montagne con pendii pericolose,
              dove l'aquila, il falco e la poiana trovano rifugio

              ogni pietra, ogni prato, ogni villaggio trasuda di storia antica
              nelle foreste meravigliose tra lupi, orsi, cinghiali, volpi

              cervi, camosci, caprioli, lepri, armonia nei boschi umbratili
              rocce e pietre che sembrano respirare e parlare,

              insieme con i ruscelli di primavera, gorgoglianti di gioia,
              io sono nata in questa terra, tra i monti selvaggi

              tra antiche pietre, accanto ai lupi che ululano alla luna,
              siamo persone testarde noi montanari

              raramente piangiamo, siamo forti di carattere
              sappiamo affrontare, i duri inverni e i terremoti

              malattie, dispiaceri, affrontiamo senza che noi soccombiamo
              perché questa terra selvaggia e difficile,
              ha forgiato il nostro corpo e il nostro spirito.

              C'è un monte che si erge verso il cielo con maestosità
              in cima accarezzi i due lontani mari,

              nei giorni tersi e luminosi, possiamo osservarli entrambi
              l'Adriatico ad est e il Tirreno a ovest!

              Ma l'Abruzzo no è formato da solo monti,
              verso la costa, si ergono le colline che, donano vini speciali

              quasi ad arrivare sulle sponde del mar Adriatico
              con le sue fantastiche e turistiche spiagge.
              Composta mercoledì 25 gennaio 2017
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                Scritta da: Daniela Palermo
                in Poesie (Poesie personali)

                È un continuo picchiettio

                È un continuo picchiettio
                lo scalpello contro il cielo e ciò che mi naviga intorno
                si leva lo smalto al giorno

                non ho sguardo per un presente a cui non vorrei appartenere
                allora esisto per sentito dire
                ma le ore mi tolgono qualcosa
                l'ultimo collegamento

                Ho il nero che portavo tanti anni fa
                ma mi va stretto ormai
                e nuda non posso stare

                allora provo a masticare frasi nichiliste
                mentre mi giri dentro con il valore che non hai
                a ricordarmi che non so stare con me stessa

                ma sono una zattera nel ghiaccio
                e sotto fiati di delfini che continuano a scaldare il legno
                i miei pazzi delfini deformi

                è un continuo picchiettio
                lo scalpello contro il cielo e ciò che mi naviga intorno.
                Composta domenica 4 dicembre 2016
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