Scritta da: Marianna Iannarone
in Poesie (Poesie personali)
D'un tratto
Costruire diviene un percorso,
una linea continua con qualche rimorso.
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Costruire diviene un percorso,
una linea continua con qualche rimorso.
Lascia che sia qualche primavera:
imprevista, funesta, improvvisa e fuori stagione,
a farti fiorire, danzare e sorridere,
senza timori, senza candori,
godi del sol piacere di esistere.
Se sottrai alla vita quel che dietro c'è
ad ogni rinascita: sofferenza e esperienza,
non saprai mai
se quella speranza
dettata da ciò che manca
è quello che conta.
Riluttante soccombe e sovrasta
L'amore e il vuoto.
Indigesto traspare e si nasconde
Coi gesti
se non fosse per gli occhi e le parole.
Greenwich.
L'unico fondamento del rendere
Le condanne più miserabili delle colpe.
Il tempo universale.
Dilatatore del dolore
Colonizzatore sentimentale.
Esuli esili barbari
I cui ardori leggendari inadeguati
Hanno unito e diviso
Fuoco.
Ci si scotta per passione.
Greenwich misura zero.
Sarà che solo ora me ne accorgo.
Taci lacrima, stai zitta e resta immobile.
Disobbediente come il mare che segue le sue onde,
impetuosa è la sua anima che libera corre...
ma davanti al sentimento batte la faccia e si fa male.
Perché è più forte ciò che la travolge,
senza respiro resta indomita.
La ascolto abbasso gli occhi...
sento il dolore e la lascio libera di andare.
La nostra situazione è stata quella che
ti ha spinto ad andare via, lontan da me,
un bacio indifferente come ultimo saluto
ed io rimasi, lì, fermo, quasi muto.
Allora era apparenza il nostro amore?
Dimmi se hai qualcosa al posto del cuore.
Un nulla insulso eran le tue sensazioni,
ripensando e ricordando le tue frasi,
banali cliché sul come c'eravamo amati.
Adesso io vivo, solo, in questa stanza
fatta di ricordo e di promessa infranta,
quel che eravamo non ha più essenza
e, dopotutto, il nulla ha più consistenza.
Ma ecco, infine, siamo distanti,
più vuoti d'uno specchio,
pieni di ricordi che sanno di vecchio.
Un altro giorno inizia,
quel che era il domani è già l'oggi.
Un libro riposto su un piano,
una foglia nascosta nel libro.
Scosta lentamente i capelli,
raccoglie vagamente le idee,
lettrice prigioniera del nome di un altro:
la risposta la coglie d'un tratto.
Un libro sfogliato e letto ad un fiato,
una sottolineatura non avviene per caso.
Trascrive la realtà mutilata,
sprigiona la fantasia rendendosi libero:
l'autore sa che la lettura lo salva ogni volta.
La risposta è nella storia d'ognuno.
[...]
Sotto un cielo stellato
dove il sereno splende in più posti nel mondo,
lasciando il resto all'oscuro, qualcuno canta dei
versi per non sentirsi più solo.
Sotto un cielo stellato, di uno splendido giorno
qualcuno rinasce: è amore o è un sogno?
[...].
[...]
Poi torno e voglio restare,
qui dove le radici son ben radicate,
tra ricordi e cultura che fan
quel che sono,
la mia terra: è un canto armonioso
sul resto del mondo.
[...].
[...]
E tu, caro fratello,
sei più fobie che sostanza,
vivi di pregiudizi e non di abbondanza.
Ti opponi ai diritti delle altre persone,
parlando di fede e offendendo l'amore.
[...]
Quando le persone che ami si allontanano
il cuore, gelosamente, ne custodisce il ricordo.