Poesie personali


Scritta da: MauriDora
in Poesie (Poesie personali)

Inverno che non c'è

Dove il generale inverno?
Il vento dell'est raro ora soffia
su queste terre, la neve come
acqua scende e va via su nel cielo
come nebbia del mattino che ai
primi raggi dissolve le sue gocce.

I letti di torrenti stanchi attendono
le acque di cieli sterili.
Fiori si aprono alla luce e al tepore
dell'aria che non sa che l'inverno
è arrivato.

Alberi spogli si preparano a coprirsi
di gemme e foglie vecchie che si
chiedono perché sono morte,
cappotti e cappelli insieme agli
ombrelli non volano al vento
e rimangono in case riscaldate
senza sapere il perché.

Il mare è calmo e nei monti
Il gelo appare come una comparsa
teatrale e fugace lasciando i prati
verdi con timide margherite
uscite a riscaldarsi al sole
dell'inverno che non c'è!
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    Scritta da: Claudio De Lutio
    in Poesie (Poesie personali)

    Quartieri spagnoli

    Voci alte, parole gridate,
    le canzoni nei vicoli stretti,
    poi rumori che arrivano ai tetti
    da marmitte di moto truccate.

    Gente campa affacciata ai balconi
    o per strada dinnanzi a una porta,
    una sedia e il riposo conforta
    una chiacchiera accesa nei toni.

    Qualcheduno esce il tavolo fuori,
    apparecchia e poi invita alla cena,
    c'è un richiamo di amici a catena
    per chi porta taralli e liquori.

    Si festeggia ai quartieri spagnoli
    tra i turisti nei vicoli stretti,
    con "Nennella" (1) che offre spaghetti,
    fritto misto e dei "bei puparuoli" (2).

    E di notte... c'è tanto altro ancora...
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      Scritta da: Claudio De Lutio
      in Poesie (Poesie personali)

      Pasqua del Signore

      Dall'ora sesta il mondo fu oscurato
      fin che alla nona Gesù esclamò a gran voce:
      "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?"
      Poi emesso un grido spirò sopr'alla croce.

      Allora il velo si squarciò del tempio
      in due, dall'alto e fino a tutto il basso.
      "Figlio davvero era quest'uomo a Dio!"
      Disse il soldato che gli stava a un passo.

      Erano quivi pure alcune donne (1)
      che da lontano stavano osservando:
      quelle da cui Gesù seguito venne
      in Galilea ed a Gerusalemme andando.

      Fattosi sera, poi ch'era Parasceve (2)
      un membro del consiglio, tale Giuseppe (3)
      ottenne da Pilato in tempo breve
      il corpo crocifisso di cui seppe.

      Comprato un panno in lino, fece deporre
      Gesù che avvolse e pose nel sepolcro,
      dinnanzi alla cui porta ebbe ad apporre
      una gran pietra a custodire il corpo.

      Trascorso il sabato, appena spuntò il sole
      nel primo giorno della settimana
      le donne (4) non trovarono il Signore:
      era risorto per la Fede umana.
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        Scritta da: Claudio De Lutio
        in Poesie (Poesie personali)

        Al dì dell'8 marzo

        In un continuo evolversi di stato
        a gran fatica e immane sacrificio
        la donna i suoi diritti ha riscattato
        dal giorno dell'incendio all'opificio.

        Oggi festeggia con mimose gialle
        in ogni luogo della bella Italia
        dalle piccine a curve con lo scialle
        dalla Marcella, a Nadia, alla Cecilia.

        Così che il mondo al dì dell'8 marzo
        ha uno Stivale dall'unico colore
        che a fiori appare con pallini a sfarzo
        e al gentil piede calza a protezione.
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          Scritta da: Michele Gentile
          in Poesie (Poesie personali)

          D'amaro e d'amore

          D'amaro e d'amore
          stillano cieli
          e le onde dell'adorato mare
          sanno. Accordo smarrito
          dal vento, invito
          a non perdere tempo.
          Noi scampati alla vita
          a poetiche rive devoti
          ci tramandiamo radici d'argento
          mentre alla morte sgraditi
          voliamo più in alto di dio
          sino a lenire l'oblio
          dei giorni a venire.
          Composta martedì 27 dicembre 2016
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            in Poesie (Poesie personali)

            Incontro o riscontro?

            Osai guardarla
            come si osserva
            un alba col sole
            che splende sul mare,
            i suoi occhi
            come luce
            di raggi
            filtrati in acque azzurre,
            il suo sguardo mite
            produceva tempesta,
            vi era scompiglio
            nell'anima mia!
            Scrutai in attimi
            tanta beltà,
            e mi sentii
            ugualmente
            scoperto
            letto
            vissuto
            quegli occhi
            che avevo appena visto
            mi conoscevano
            m'interrogavano
            denudavano
            tutti i miei più
            intimi segreti!
            In lei vi era deposta
            la mia storia
            la mia vita
            custodita
            e scolpita nel suo cuore
            lei era in me
            ed io ero in lei
            benché fosse
            un incontro
            in realtà
            era misteriosamente
            un riscontro!
            Composta mercoledì 28 dicembre 2016
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