Poesie personali


Scritta da: Rosa Di Fraia
in Poesie (Poesie personali)

La mia vita

Succede
che la mia
forte sensibilità
mi porta a lasciare posti
e condizioni
che non mi appartengono
allora cerco di capire
dov'è l'errore
e mi lascio condurre facendomi
trasportare dall'istinto
e da una forza interiore
che mi avvolge.
Mi accorgo che qualcosa
sta mutando o crescendo
e quindi preferisco "partire"
allontanandomi dalle cose
apparentemente "vuote"
che mi circondano
tuffandomi in qualcosa di diverso
in una realtà diversa
che mi spinge a capire e quandi a tentare.
Allora ti accorgi quanto sia
bello sentire l'odore del mare
farti accarezzare dal
profumo della primavera
lasciarti baciare dai raggi del sole
farti cullare dal dolce
tepore del silenzio
e stringere a te tutte quelle
emozioni che solo il cuore
riesce a farti provare
e quanto sia bello
continuare a "respirare" la vita
a cui ringraziare nonostante
quello che ti manca e che non hai
mai dimenticato e
a ciò che volevi e che non hai mai avuto e
continuare a vivere con lo stesso desiderio
di sempre perché in fondo quando "parti"
ritorni con un altro spirito
con una nuova consapevolezza di ciò che hai
e che non hai ma ciò che ti resta
è la tua vita.
Composta domenica 26 marzo 2017
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    Scritta da: Alfonso Chiaromonte
    in Poesie (Poesie personali)

    Al mio paese

    Salve, mia terra, tranquilla e lieta,
    come il sorriso della tua bontà
    ispiri i canti del tuo asceta,
    gli rendi men triste la vetustà.

    Oh! Quanti affetti, quante memorie
    dei tuoi luoghi parlano a me!
    Della mia vita le prime storie,
    dolce mia terra, son chiuse in te.

    Presso il folto tuo colle silvestre,
    che l'alba imbianca dei suoi splendori,
    tra i morbidi cespi delle ginestre
    sopr'un tappeto d'erbe e di fiori,

    v'è l'angusta cara chiesetta,
    ov'io, fanciullo, pregavo sospetto
    l'angelo vigile di dolce casetta,
    che al pensier mio ritorna in petto.

    Torna alla mente tutto il tuo bene,
    la tua memoria porto nel cuore,
    e mi ripeto le cantilene
    che allietano gli occhi di tanto colore.
    La voce cupa delle canzoni
    lungo la piazza lontano vola;
    apre il mondo delle visioni
    e qui si posa dentro un'aiuola.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Quel bacio che tanto bramai

      Nulla saboterà
      questo solido sentimento.
      Tempeste e turbini
      che l'anima mia attraversa,
      le piogge di lacrime
      che inondano le mie gote,
      le rughe sul mio cuore;
      ferite di un dolore permanente,
      io le governo
      come il timone
      di una nave.
      L'amore mi porta a te
      pur soffiando venti
      turbini e tempeste,
      io mi aggrapperò
      alla tua anima
      mia amata!
      Non temerò i fulmini del destino
      saprò schivare
      le nebbie della sventura
      in questo marcio mondo
      e griderò fino al cielo
      che noi siamo sostanza
      mescolata in un corpo
      che vive in due!
      Composta sabato 1 aprile 2017
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        in Poesie (Poesie personali)

        Il bacio che tanto bramai

        Fra il dissonante frastuono
        la sua voce accarezzò
        la mia anima come
        l'eco di una lontana melodia
        e ne fui attratto!
        Come la fulgida luce di
        un lampo m'apparve
        nella sua smisurata bellezza,
        nei suoi occhi un bagliore
        nelle sue mani un fiore!
        Sentii un ardente desio
        percorrere la pelle
        dalle sue vesti
        discinte si elevavano
        marmoree le sue spalle,
        e nel petto mio
        il cuore faceva rumore
        da tanta armonica bellezza!
        Fissai i suoi occhi
        sembravan tremanti stelle
        ardenti pupille
        dove annegai
        nella loro luce
        per fondermi in un bacio
        che tanto bramai!
        Composta sabato 1 aprile 2017
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          Scritta da: Oliviero Amandola
          in Poesie (Poesie personali)

          L'infinito dura un attimo

          L'infinito dura un attimo,
          è questo il nostro amore
          - campo rosso di papaveri -
          profumo dolce amaro della solitudine.
          Dal blu, al viola, ronzio di lavanda,
          la scarna bellezza di una carezza
          negata... ai rumori delle strade
          si sommano i pensieri,
          maturano le ombre nel tramonto
          come lente risposte di ieri.
          Anche oggi l'infinito dura un attimo,
          dell'amore e quel che resta
          delle promesse, è nella lavatrice:
          Gira insieme alle fatiche di ieri.
          Composta giovedì 8 settembre 2016
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            La natura oggi è in preghiera
            non accetta rumori di fabbriche
            veleni di macchine in cammino
            strade sporche di rifiuti umani
            nuvole nere di acidi strani.

            La natura veste saio francescano:
            scalza ascolta il balbettio dei fiori
            il cinguettio di uccelli solitari
            il mormorio di ruscelli di collina
            il silenzioso camminare del tempo
            su raggi di sole mossi dal vento.

            La natura oggi è in preghiera
            ascoltiamo il suo umile silenzio
            racchiuso nel giallo della ginestra.
            Sostiamo sotto i grandi alberi
            ascoltiamo la musica dell'aria
            apriamo le mani alla speranza.

            La natura ci vuole umili e miti
            oggi è la festa di Francesco.
            I lupi sono già stati ammansiti
            solo le tortorelle ci chiamano
            per ringraziare insieme la vita.
            Composta martedì 4 ottobre 2016
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Quanti passi ho dato nella mia vita
              quante mani ho strette senza conoscerle
              quanti occhi ho visto ma non letti
              quante parole ho detto e non ricordo.

              Ho meditato solitario sotto vari cieli
              ho sentito ridere e piangere molti fiumi
              ho scalato alti monti e splendide colline
              ho ascoltato il cuore di molti e loro ferite.

              Quante cose si fanno salendo la scala della vita
              tutte lasciano una scritta nelle rughe del viso.
              Ho scritto come tutti un capitolo nell'unico libro
              che solo Dio terminerà scrivendo l'indice.

              Passano svelti i giorni insieme ai calendari
              cammino tra cielo e terra sognando il mare.
              Capto con le mani aperte i sospiri dei giorni
              cercando che sboccino nel nuovo mondo.

              Passano svelti i giorni insieme alle notti
              il domani lo riempiamo di ceneri umane
              per formare il tappeto fiorito della terra
              che è il giardino futuro senza più guerre.
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                Africa, ti porto appeso come il nero amuleto
                appeso al collo del mio vecchio amico Jairosse
                in questi giorni che vivo tranquillo la vecchiaia
                rammentando nostalgie, caccia e tanti ricordi.

                Ho vissuto all'ombra delle tue snelle palme
                bevendo acqua di liane e di teneri occhi.
                Ho dormito all'ombra delle tue palhotas
                rispettato come amico e ospite d'onore.

                Oggi cammino guardando vetrine troppo piene
                in queste città piene di rumori e di semafori
                dove la gente indaffarata non conosce nessuno
                aspettando che il giorno la riporti in una casa.

                Ogni giorno ti stringo nelle mie stanche mani
                continente nero carico di allegria e speranza.
                Non so se la mia nostalgia nasce dalla lontananza
                o dal vento caldo che mi visita nella mia stanza.

                È certo che ti porto nel cuore come un amuleto:
                ti rivedrò un'altra volta nella mia ultima sera
                quando spingeranno lentamente la mia barca
                verso la tua terra ricca di sogni con sapore a miele.
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Una macchia di luce nel crepuscolo
                  appesa nella nebbia sonnolenta
                  richiama il cuore a cantare
                  insieme alla sera che ci aspetta.

                  Scendono anche i colori della notte
                  su volti scavati da dolore di guerra
                  in occhi aperti a lontani orizzonti
                  su mani giunte con calli di sempre.

                  Una macchia di luce nel crepuscolo
                  una voce di bimba nel cuore
                  una lacrima brilla negli occhi:
                  la donna ritorna a sognare.

                  Sbocciano fiori nel giardino sognato
                  gli uomini sono ritornati fratelli
                  senza paure racchiuse in fantasmi
                  spariti al chiarore delle stelle.
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                    in Poesie (Poesie personali)

                    Mio solo

                    Ho scandito parole e pensieri a lungo
                    ho scandito errori nati da incertezze e dubbi
                    ho scandito vita vissuta mai appartenuta
                    ho scandito istanti ch'erano tempo su scacchiere tremule
                    ho scandito ciò che l'inenarrabile non trova ancora parola di sè
                    ho scandito la mia vita dove altrui mai sarebbe giunto
                    ho scandito foto come diario della mia mente silente
                    ho scandito il mio solo dove tutto era comunione
                    ma non ho saputo scandire il senso del mio cuore
                    e di esso ne ho scandito solo ombre di me stesso.
                    Composta domenica 2 aprile 2017
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