Poesie personali


Scritta da: Concetta Aielllo
in Poesie (Poesie personali)

Il grido

Grida di dolore il poeta.
Esterna nell'urlo
il veleno della vita
della sua guerra mai finita.
Angeliche figure,
rosse fioriture,
presenze antiche le pagine
uniche amiche.
Lacrime stilla il cuore,
segna il tempo del dolore.
Il sole all'improvviso,
perso tra le sue labbra
un debole sorriso.
Rilegge il suo vissuto
si perde tra le righe
in quell'amore muto
Muore
il grido nella gola muto
che a liberare l'anima
lo aiuta.
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    Scritta da: Carlo Peparello
    in Poesie (Poesie personali)

    Il Circo

    Prego signori entrate pure
    il Circo apre i battenti
    che recitino i teatranti
    che traballino le pedane
    che suonino le grancasse
    che volino i temerari
    Che Siate spettatori o comparse
    il Circo vi attende, la tenda è spaziosa
    il Circo non chiude mai
    Vive per voi, che siate animali o ammaestratori
    Prendete posto signori e divertitevi
    Il circo insegna a ridere
    La malinconia? La trucchiamo e gli mettiamo un bel naso rosso!
    La paura? Mettiamola sul trapezio!
    Infilate signori, la vostra testa nelle fauci del leone
    brandite fruste e campanelli
    Il circo è dentro di voi e tutto intorno
    Siete voi lo spettacolo, il resto è scena
    Vivete da commedianti, equilibristi ed oratori
    La vita è un Circo e voi siete spettri che ridono
    Timori che sobbalzano e pensieri con le piume!
    Entrino signori, spinti da uomini forzuti
    Non guardate l'orologio, il circo non ha orario
    Si entra e non si esce, lo spettacolo non ha pause...
    Composta lunedì 16 novembre 2009
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      Scritta da: Arjan Kallco
      in Poesie (Poesie personali)

      Granelli di sabbia

      I granelli di sabbia sparsi sulla riva
      rubano inesorabilmente spazio al mare.
      La cresta dell'onda marcia furiosa
      Inutile corsa, l'ha già capito
      Che da sola non ce la può fare.
      Chiama in aiuto forze gravitazionali e
      invece di procedere avanti imperterrita
      firmano assieme patti convenzionali.
      Composta nel 2004
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        Scritta da: Arjan Kallco
        in Poesie (Poesie personali)

        Sul marciapiede

        Sempre seduto su questo marciapiede
        Ai cigli dove il corso prende vita
        Ti aspettavo solitario
        Assieme alla fragilità della notte.
        I rumori dei tacchi delle donne
        Sulle pietrine
        Come la melodia di una canzone
        Dimenticata,
        Destavano la sonnolenza
        e le note si sbrogliavano furiosamente
        Lontano dai sospiri dei baci nel buio
        dietro gli alberi, angoli
        Felicemente taciturni
        In cui i visitatori celavano
        l'amor segreto.
        Ed io aspettavo
        Che nei bagliori della notte,
        Nei fruscii del vento,
        Quando i marciapiedi
        Tornassero a ronzare,
        Il tuo arrivo.
        Composta nel 2008
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          Scritta da: Arjan Kallco
          in Poesie (Poesie personali)

          La danza con le stelle

          Ah, quanto amo la vostra
          danza nel cielo
          frammenti che non riposate mai
          sempre in cerca d'amore.
          Insieme fate invidia agli dei
          insieme sconvolgete la vita
          perciò nessuno vi accoglie
          neanche la terra intenerita.
          Sanno che sempre scappate
          e non sono degni di voi
          perché siete divine
          e con gli umani non gemellate.
          Fatemi un invito e vedrete
          lassù con voi delirerò
          eh, la capricciosa danza
          come voi la ballerò.
          Un ballo, un ballo soltanto
          e poi per sempre me ne andrò
          l'addio bussa senza sosta
          perché con altre ballerò.
          Sono diventato come voi
          alle invidie non posso sfuggire
          io son vivo tra i morti
          spiriti prostrati per non perire.
          Arriva la fine anche per voi
          la morte crudele vi separa
          con gli dei non c'è pace
          pure da noi
          la loro boria non vi risparmia.
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