Poesie personali


Scritta da: Leandro C.
in Poesie (Poesie personali)

Dedicata a te

Vedo i tuoi occhi brillare
Come una luce stellare,
Guardo il tuo sorriso
Che ti addolcisce il viso.
Un brivido mi assale
Questo è un sentimento speciale,
Amarti, amarti, amarti
e poi lodarti.
La fiducia è la prima cosa
In un rapporto che si dosa,
Tra amore, rispetto, sincerità
Questa è una grande verità.
Tu sei il mio primo pensiero
Mattiniero,
Con te vivere
l'unica ragione del mio esistere.
Ti dedico questa poesia
Decidi tu come sia,
Una tra tante
Ma il messaggio è l'importante.
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    Scritta da: Leandro C.
    in Poesie (Poesie personali)

    5 anni

    Cara Stellina
    Sono le 2 di mattina,
    Mi sono appena messo a letto
    Ma ti ho lasciato sotto il tuo tetto.
    Adesso siamo a cinque
    Non è cosa di chiunque,
    Questi anni passati insieme
    Hanno coltivato il nostro amore come un seme.
    La piantina sta crescendo
    Fra un po' anche fiorendo,
    Mentre ti sto scrivendo
    Tu starai già dormendo.
    Fai bei sogni amore
    Sognandomi per ore,
    Vedrai al tu risveglio
    Sarà ancora meglio,
    Perché ci vedremo
    Ed insieme festeggeremo.
    Sono davvero molto contento
    Te lo giuro che non mento,
    Di star con te non me ne pento
    Anzi me ne vanto.
    Con la spalla indolenzita
    Io ti dico sei la mia zita,
    Ti ringrazio per i massaggi
    Ed anche per i messaggi,
    Sono contento che mi curi
    Anche se ho i muscoli duri.
    Ti ho sempre desiderato
    e mi lasci senza fiato,
    Sei davvero tanto bella
    Sei la mia modella.
    Tanti auguri amore mio
    Questo volevo dirti io,
    Buon anniversario
    Lo puoi scrivere nel diario.
    Composta lunedì 6 luglio 2009
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      Scritta da: Leandro C.
      in Poesie (Poesie personali)

      Per te Amore

      Quegli occhioni grandi grandi
      Sono molti interessanti
      Sono splendidi ed abbaglianti
      e mi mandano agli sbandi!
      Mi fanno perdere la testa
      Mentre tu ti imbarazzi
      Per me è una festa
      Questa è una cosa da pazzi!
      Non so cosa sto scrivendo
      Mentre mi sto perdendo
      Nei pensieri della mente
      Come tanta gente!
      Questo non è tanto normale
      Però per la gente che vale
      Questo tempo è speso bene
      e si vede che ci tiene!
      Queste non sono sviolinate
      Sono solo cavolate
      Te lo dice lo scrittore
      Che lo scrive con il cuore!
      Buonanotte fiorellino
      Dormi bene nel tuo lettino
      Fai pure sogni d'oro
      Senza pensare a loro!
      Composta martedì 20 luglio 2004
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        Scritta da: Leandro C.
        in Poesie (Poesie personali)

        Lo scrittore

        Posso essere uno scrittore
        Che scrive per amore
        Ma sono un conduttore
        Che guida per ore!
        Pure questa poesia
        è una pura fantasia
        Della mente mia
        Sembra proprio una follia!
        È per una persona speciale
        Non è una cosa occasionale!
        Non ti voglio imbarazzare
        Voglio solo far brillare
        La luce stellare
        Che i tuoi occhi fan brillare!
        Il tuo sguardo penetrante
        Sempre bello ed interessante
        Che ti rende intrigante
        Me ne fa pensare tante!
        Visto che non dici niente
        Devo per forza entrarti in mente
        Non so proprio cosa pensare
        è per questo che mi fai sballare!
        Tu sei semplice e silenziosa
        Sei proprio una bimba graziosa
        Sei una che non osa
        Per questo sei preziosa!
        Te lo posso scrivere anche in prosa
        Ma è una più sfiziosa
        Per il poeta
        Che ti scrive sulla seta!
        Composta giovedì 15 luglio 2004
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          Scritta da: Leandro C.
          in Poesie (Poesie personali)

          Messina 1° Ottobre 2009

          Molti stavano lavorando
          Mentre stava piovigginando,
          Ogni tanto fuori davi un'occhiata
          a quella pioggia sempre più in picchiata.
          L'acqua nelle strade sta salendo
          Ed i torrenti sta inondando,
          La montagna sta assorbendo
          Ma pian piano sta cedendo,
          Guardate si sta mollando
          è un'immensa valanga di fango.
          La gente urla e chiede aiuto
          Qualcuno non è sopravvissuto,
          Sono bastate poche ore
          Per creare il terrore.
          Il fango ha travolto tutto
          e si è portato via molte vite soprattutto,
          è arrivato fino a valle
          Lasciando solo devastazione alle sue spalle.
          C'è la strada da liberare
          e per questo bisogna spalare,
          Scavare incessantemente
          Per salvare quella gente.
          La lista dei morti è in aumento
          Un altro cuore purtroppo si è spento,
          Ancora si cercano i dispersi
          Sono ancora diversi.
          Sabato 10 Ottobre
          Funerali di Stato tra luci ed ombre,
          Un omaggio a chi è morto con onore
          Noi tutti ci uniamo al vostro dolore.
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            Scritta da: Enzo D.
            in Poesie (Poesie personali)

            Le mie poesie

            Povere umili creature,
            belle come agli occhi del padre le figlie,
            ma in realtà non so come sono.
            Ma so cosa sono.
            Amiche fidate, confidenti pazienti
            sempre disposte ad ascoltarmi,
            senza contraddire i miei deliri,
            senza ridere dei miei sogni grotteschi.
            Fioche candeline
            che nella notte della solitudine
            illuminano il cuore, steso lì, sulla pagina.
            Voci tolte alla mente per far parlare l'anima
            affacciata su spiragli di irrealtà, di sogni,
            su marcite di rimpianti, scorci di speranze.
            Faville del rogo di sensazioni,
            che cova nei recessi cupi dell'essere,
            sprizzate alla luce e spentesi sulla carta,
            per catturare e lenire emozioni.
            Storie di un attimo, di un giorno... una vita,
            nate non per raccontare un libro
            ma per riempire un cuore spogliato.
            Ali di silenzi gravanti, parole erranti,
            rifugio sereno di pensieri smarriti,
            manine giunte per le mie preghiere.
            Complici innocenti dei miei stessi peccati.
            Composta lunedì 21 settembre 2009
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              Scritta da: Enzo D.
              in Poesie (Poesie personali)

              Vivrò

              Tu eri quell'età che non ho mai avuto,
              una stagione che non ho mai vissuto,
              un sorso d'acqua senza una fontana,
              una luce senza una candela.
              Che me ne faccio di sorrisi e gioie,
              di fiori profumati, cieli azzurri, verdi prati
              che ti sei portati via?
              Mi basta che la pioggia non mi bagni,
              il sole non mi bruci, il freddo non mi geli.
              Le tue mani sono quel soffitto.
              O sei quel ciocco che arde nel camino
              o quella lanterna appesa all'abbaino.
              E dico quiete il mio silenzio mesto
              e pace la mia solitudine romita,
              acque amare che batte ma non fende
              il remo inutile di pensieri alla deriva.
              E consumerò l'audacia di frutti nuovi
              raccolti quasi acerbi ancora,
              la voluttà di un desinar bollente,
              la lussuria di un buon bicchier di vino.
              Una sigaretta da baciare lentamente.
              Il dormiveglia sereno di preghiera.
              Ed è già notte.
              Composta venerdì 23 gennaio 2009
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                Scritta da: Mariella Mulas
                in Poesie (Poesie personali)

                Odo un canto...

                Odo un canto...
                e un inquieto suono accanto,
                forse note di violino
                che sommesse poi si liberano
                frizzando di brividi lo spazio...
                Scorrono poi nuovamente lievi
                quasi a voler riconoscere morbidezze
                trovando, all'opposto, inattesi spigoli di toni stridenti.

                E, invece, l'immagine di un archetto tra agili dita
                a carezzare corde
                invoglia solo un tempo sospirato da armonie
                e rassettato da senso di leggerezza
                in cuori ingenui che danzano...
                danzano battiti, nati a sedurre pensieri di felicità
                poi inesorabilmente più frenetici
                in giri di vorticoso destino.

                Questo destino,
                come lupo che lancia ululi alla luna
                di condanna predatrice,
                annusa orme d'innumerevoli sogni lieti
                lungo il percorso di ogni singolo sentiero,
                e, subito dopo, con balzo fulmineo,
                scova divorando quelle arie deboli di attese
                costringendo suoni in vibrati lamenti,
                cupi, ridondanti di sragionata dolenza,
                così che, quelle visioni agognate di paradisi,
                sono esclusivi inferni d'irreale,

                dove venti alteri spogliano rami in primavera,
                dove gocce, credute ristoratrici
                si cristallizzano di sabbia
                su zolle sospiranti già d'arsura,
                fino ad annullare speranze di sguardi all'orizzonte
                in apparenze di sorrisi
                nella vita soggiogata, all'improvviso,
                da sole letture trascritte in spartiti di lacrime.

                Odo un canto, e ancora più forte e infinito
                un inquieto suono accanto... come di cigno morente.

                Mi fascio di penombra di tramonto in questo difficile esistere accompagnandomi, ormai certa,
                a note finali di un violino impazzito.
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                  Scritta da: Mariella Mulas
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Inventarsi l'anima felice

                  Dolce oblio
                  dell'esistenza stanca
                  è inventarsi
                  l'anima felice...
                  e non scandagliare segreti
                  nei ripostigli della memoria...
                  Trovare solo ingenuità
                  di parole,
                  brevi parole,
                  balbettate di sorrisi
                  in prime pronunce d'amore...
                  Dolce quindi alienare passioni
                  e accomodare
                  unicamente istanti
                  dove baci
                  sono immagini rosa
                  fra labbra,
                  e non brividi...
                  Circuisco pensieri solitari
                  fra antiche pagine
                  di romanzi
                  per essere apparente,
                  senza realtà,
                  solo romantica di emozioni,
                  granelli di sogni
                  che non indagano mai
                  nel profondo dell'infelicità.
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