Poesie personali


Scritta da: Rosita Matera
in Poesie (Poesie personali)

Passeggia il vento

Bianchi meriggi sulle panchine,
passeggia il Vento tra le strade, a tentoni.

Impetuoso, è memore della pioggia di ieri
... scrive i suoi versi sui marciapiedi

Bizzarro messaggio,
lo leggo al Giorno
che ha già dispiegato la vela alla Sera.

Son già le sette e la Sera strimpella
la serenata con le stelle che imprime.

Il Vento, sommesso, ha smesso di fare
capricci e capriole che sanno d'infante,
e col carretto colmo di giochi
torna a dormire
sulla panchina dei sogni.
Composta sabato 3 ottobre 2009
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    Scritta da: Claudio Rendina
    in Poesie (Poesie personali)

    Le Voci

    Che affondasse
    nei suoi ignominiosi flutti
    di melma e sterco
    la vox populi
    e il rumore
    e il bisbiglio
    delle genti delle comari dei falsi profeti amici!
    Che lo stridere
    del suo gracchiare frenetico ed estatico
    riduca le mascelle dei maldicenti
    a putridume
    come i loro cuori,
    marci di voci e pettegolezzi!

    Chi cerca la Verità vince!
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      Scritta da: Claudio Rendina
      in Poesie (Poesie personali)

      Ninna nanna

      Adesso sogna,
      sogna di viaggiare lontano.
      Sogna il volo
      di un gabbiano,
      ma dimenticati degli scogli,
      sogna una foglia secca
      librata dal vento,
      ma svegliati appena tocca terra,
      sogna un'autostrada,
      non sognarne gli autisti.
      Sogna di me e di te,
      sogna il nostro destino
      per potermelo indicare.
      Sogna un viaggio
      ma scordati
      del ritorno.
      Sogna il mio amore
      che non passa,
      sogna il nostro viaggio
      che dura in eterno.

      Se la notte scende
      chiudi gli occhi
      e ascolta la mia
      ninnananna,
      se il buio t'assale
      ascolta in silenzio...
      quel sussurro che senti,
      sono io,
      che ti dico:
      "Ti amo".
      Composta venerdì 7 agosto 2009
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        Scritta da: Vi.Ole
        in Poesie (Poesie personali)

        Radici

        Ho dato la mia anima in pasto ai cani,
        e ne è uscita a pezzi.
        Come i poveri cenci di un miserabile ne ho raccolto i brandelli,
        e gli ho dato fuoco.
        Mi sono scaldata
        col suo calore,
        e ho guardato oltre
        col suo bagliore.
        Le ceneri infine
        l'ha spazzate il vento
        ed a me è rimasto solo
        l'odore acre del ricordo.
        Non so per quanto tempo
        ho vagato
        nelle stanze della vita
        cercando qualcuno con cui condividerla.
        Ora,
        che mi sono adagiata sulle mie fragili ossa
        mi accorgo
        d'aver messo radici
        laddove m'ero dimenticata,
        e da quel giorno,
        ogni giorno,
        m'invento.
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          Scritta da: Vi.Ole
          in Poesie (Poesie personali)

          Universo parallelo e mondo virtuale

          L'era della tecnologia
          scorre dentro a uno schermo piatto
          e ci prende il nostro tempo
          regalandoci illusioni,
          colori, immagini virtuali
          del nostro mondo fuori.
          Seduti e obesi,
          nutriamo solo i nostri occhi
          con tante informazioni
          e poca sostanza.
          Navighiamo giorno e notte
          e non sogniamo quasi più
          perché tutto ciò a cui aspiriamo
          ce l'abbiamo davanti, immediato.
          Basta un click,
          il movimento di una mano,
          e non ci accorgiamo
          che la velocità è la stessa
          che, chiudendo gli occhi,
          ci fa muovere il pensiero,
          l'universo parallelo.
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            Scritta da: DANA
            in Poesie (Poesie personali)

            Alla moviola

            Inchiostro torna indietro
            cancella la parola fine
            lava le rime sporche
            e torna docile
            in questa cannuccia fredda
            riportami il calore di lui
            nel dentro
            risalendo tra le dita
            riscalda questa mano
            che non vuole più carezze
            passando dal braccio
            che cinge il nulla
            disegna sul mio seno
            un ultimo brivido
            e raggiungi il cuore di poeta
            e se non puoi far altro
            riconducilo
            al suo stato primitivo
            di muscolo schiavo
            di un battito senza gloria.
            Composta sabato 24 ottobre 2009
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              Scritta da: Maurizio Alberto
              in Poesie (Poesie personali)

              Sangue senza senso

              Sul senso dell'uomo
              divinano caparbi
              discorsi e stralci di guerre.
              Sangue e parole
              si scagliano
              senza timore
              su secoli infiniti di cieco furore.
              Madri inermi rantolano
              come cadaveri potenziali
              in polveri e macerie
              di mancato pudore umano.
              Scorre il tempo
              al color dei boati,
              aritmici arieti
              di satanica evoluzione.
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                Scritta da: Maurizio Alberto
                in Poesie (Poesie personali)

                L'amante

                Si disegna nei contorni,
                raccoglie pensieri
                dispensa sentieri,
                manifesta geometriche casuali
                fissate su un semplice acquisto.
                Sceglie il bianco o il colore
                senza mai rinunciare al sapore,
                vive eterna
                sul tempo senza fuoco,
                muove folle e speranze
                domina il mondo e le menti,
                gioca sul tatto
                o sullo spessore
                ignara spettatrice
                di vera emozione
                e di nuovo stupore.
                L'amante di oggi
                è leggera e serena,
                compagna fedele
                di penna e di scena,
                figlia di carta
                e d'un amore
                vuoto di pena.
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                  Scritta da: brusky79
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Notte

                  Notte... solo un manto di velluto blu sui miei occhi stanchi,
                  perché a volte ci sentiamo tanto soli, in un mondo così cieco?
                  Forse la speranza è una vana ricerca del nulla,
                  come il tentativo di ascoltare il rumore sordo
                  di una lacrima sul mio petto,
                  o di un brivido nell'anima...

                  Notte... ancora più freddo nelle mie ossa,
                  sei andata via, come un respiro senza tempo,
                  lasciando immobile quest'uomo inerme,
                  col suo nero dolore a tenerlo per mano,
                  sentore di dolci note perdute per sempre.

                  Notte... saprai ridarmi il Sole
                  che gelosamente celi tra le tue braccia scure,
                  facendoti beffe di chi come me, ti guarda ammirato
                  per lo splendore delle tue stelle accese?
                  Ogni astro sembra un desiderio rimasto per sempre lassù.

                  Notte... ma che ti succede? Anche tu stai piangendo con me,
                  lievi lacrime di pioggia sulle mie labbra socchiuse...
                  piangi e sfogati, hai ragione... il tuo destino e'ancora più crudele,
                  perché potrai incontrare il tuo più grande amore
                  solo per pochi istanti, il tempo di un tenero sguardo...

                  Ecco! È giunto il vostro momento... prendi per mano il Giorno,
                  tuo luminoso compagno, e forse quel dolce rossore
                  che sta colorando il Cielo, riflette la tua timidezza
                  nel dargli un breve intenso bacio d'amore impossibile.
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                    Scritta da: Maurizio Alberto
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Nel tempo di un pensiero

                    L'ultimo pensiero
                    figlio di
                    ardite emozioni,
                    dubbi e sensazioni
                    celano oscure
                    il tumulto del tempo.
                    Osservo il mondo
                    e mi nascondo...
                    leggo la vita
                    nel suo passarmi
                    tra le dita,
                    accolgo i riflessi
                    li accetto convessi,
                    libero il vero
                    nell'oro più nero.
                    Mi fermo perdente
                    nella realtà
                    di un tempo
                    diversamente
                    scadente.
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