Ho dato la mia anima in pasto ai cani, e ne è uscita a pezzi. Come i poveri cenci di un miserabile ne ho raccolto i brandelli, e gli ho dato fuoco. Mi sono scaldata col suo calore, e ho guardato oltre col suo bagliore. Le ceneri infine l'ha spazzate il vento ed a me è rimasto solo l'odore acre del ricordo. Non so per quanto tempo ho vagato nelle stanze della vita cercando qualcuno con cui condividerla. Ora, che mi sono adagiata sulle mie fragili ossa mi accorgo d'aver messo radici laddove m'ero dimenticata, e da quel giorno, ogni giorno, m'invento.
Commenti