Poesie personali


Scritta da: Vi.Ole
in Poesie (Poesie personali)
Ho dato la mia anima in pasto ai cani,
e ne è uscita a pezzi.
Come i poveri cenci di un miserabile
ne ho raccolto i brandelli,
e gli ho dato fuoco.
Mi sono scaldata
col suo calore,
e ho guardato oltre
col suo bagliore.
Le ceneri infine
l'ha spazzate il vento
ed a me è rimasto solo
l'odore acre del ricordo.
Non so per quanto tempo
ho vagato
nelle stanze della vita
cercando qualcuno con cui condividerla.
Ora,
che mi sono adagiata sulle mie fragili ossa
mi accorgo
d'aver messo radici
laddove m'ero dimenticata,
e da quel giorno,
ogni giorno,
m'invento.
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    Scritta da: Andrea Spartà
    in Poesie (Poesie personali)

    Sono Nato Per Dirti "Ti Amo"

    Un mondo di favole e leggende quello che vede te
    così bella e irraggiungibile, innamorarsi è facile
    innamorarsi di quel sorriso, che spesso cerchi di nascondere
    ma quando stai vicino a me voglio solo farti ridere...
    e gli altri potranno dire e pensare quel che vogliono
    in realtà è solo invidia e mentre noi ridiamo loro dentro muoiono
    ma ad esser sincero un po' muoio anch'io se mi fermo a pensare
    pensare a quel giorno... quello in cui me ne dovrò andare...
    Non te lo ricorderò, non ora che siamo così felici insieme
    e il mio cuore batte così forte che ogni costola freme...
    e potranno venirmi a dire che il vero amore non esiste
    non potrò dire il contrario, ma la mia teoria ancora resiste
    perché sono tante le cose in questo mondo che non si capiscono
    e nonostante ciò ogni alba e tramonto ancora ci stupiscono
    quindi anche se il vero amore in natura non esistesse
    ciò che provo per te avrà un altro nome ma le emozioni sono le stesse...

    Chissà dove sarai, amore mio, e chissà dove sarò io
    in quale parte del mondo saranno i nostri pensieri, quelli veri...
    Io ti amo, e non posso farci niente, inutile fare l'indifferente
    forse non capirà mai la gente ma niente ti cancellerà dalla mia mente...
    Come una lacrima che vorrebbe corrodere una montagna...
    Come mezza mela che in un frutteto cerca disperatamente la sua compagna...
    Così sei tu per me: un paradosso che ha trovato la sua soluzione...
    la felicità di un anziano che pianta un ulivo e lo vede fiorire al sole...

    e anche se un giorno non sarò più io a chiamarti "amore mio"
    anche se a dividerci sarà questo mare o la tua paura d'amare
    ogni volta che vorrai sentire la mia voce ti basterà voltarti
    la sentirai - sarà dolce, vedrai - e in essa potrai cullarti...
    Perché ognuno di noi nasce con uno scopo che cambiare non possiamo
    ed io - lo sai bene - sono nato per dirti "Ti Amo"...
    Composta venerdì 18 novembre 1988
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      Scritta da: Patrizia Cona
      in Poesie (Poesie personali)

      I miei pensieri profumano di te

      Mentre guardo un'altra notte accendersi
      ascolto i sussurri del cuore
      che mi parlano di nuove sensazioni,
      e le emozioni prendono forma nelle sfumature di un arcobaleno
      cosicché il mio cielo si colora del tuo pensiero...

      Il profumo che hai e che mi lasci addosso
      è l'unica prova schiacciante per me...
      che sono colpevole di volerti vivere.
      E così capita che attraverso il tuo odore
      ripercorro i tratti del tuo corpo
      e le mie dita come abili pennelli
      ridisegnano la tua immagine.

      Mi vestirò di tempo
      e seduta su di una stella aspetterò la prossima notte
      che complice dei nostri desideri
      tornerà ad unirci e farci ritrovare...
      ... mentre l'alba di un nuovo giorno,
      ci scoprirà ancora caldi
      l'uno dell'altra.
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        Scritta da: Patrizia Cona
        in Poesie (Poesie personali)

        Emozioni sospese

        Ma quante lacrime restano ancora da versare?
        Quante ancora chiuse negli occhi...
        copiose come una pioggia invernale,
        bruciano le calde gote dove l'ombra di un sorriso
        si scorge appena.

        S'adagia così un fuoco oramai consumato
        e sotto una pelle di bianca cenere,
        rimangono i bagliori della brace ardente.

        Labbra roventi asciugano quell'umido dal sapore
        di sempre.
        Composta sabato 25 aprile 2009
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          Scritta da: Patrizia Cona
          in Poesie (Poesie personali)

          Ho scelto te, per bagnarmi il cuore di parole

          Te ho scelto, per concedere un sussulto di vita;
          te ho scelto, per poter accarezzare con mano delicata e
          domani stringere con forza;
          te ho scelto, per confessare una lacrima e lasciare
          che si asciughi sul tuo vestito leggero;
          te ho scelto, per impedire al tempo di sbiadire
          il mio ricordo e cancellare i passi;
          te ho scelto, per trasmettere un'emozione che il cuore
          da solo non può contenere;
          te ho scelto, per condividere una malinconia densa
          che mi sovrasta nei giorni più deboli;
          te ho scelto, per poter amare ed odiare
          e vivere di questi contrasti;
          te ho scelto, perché ogni volta che ti sfioro
          assapori la mia passione senza condizioni;
          te ho scelto, per quietare i moti dell'anima ora deliranti,
          ora in estasi;
          te ho scelto, come custode di infiniti pensieri
          per raccontare la mia storia oggi, domani e per sempre.

          Ho scelto te perché taci, ma il tuo silenzio è il solo
          che lenisce un dolore o arroventa il sangue,
          e nella tua stanza senza rumori si nasconde
          l'eco delle mie parole.
          Ho scelto te, un foglio bianco da sporcare d'inchiostro...
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            Scritta da: Concetta Aielllo
            in Poesie (Poesie personali)

            Dissodare

            Solca il vomere
            il cuore arido,

            accarezzo con l'erpice
            zolle secche
            le animo,

            passo tra la terra nera
            su e giù dissodando.

            Sementare il terreno,
            affondare la vanga lucente

            incalzando
            germogli d'amore.

            Rastrello fra sterpaglie
            e antichi dolori,

            tra lo stabbio da allargare
            libero la mente in voli arditi,

            e compiaciuta attendo la luna.
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              Scritta da: Andrea Spartà
              in Poesie (Poesie personali)

              L'amoRe ha la "r" Moscia

              Vorrei essere il brodino che sorseggi all'aperto mentre fuori piove
              per trovarmi dentro di te ed esserti indispensabile per vivere...
              Vorrei essere la cintura dell'amore, quella che ha un buco solo
              e che riesce a chiudersi esclusivamente intorno al tuo stomaco...
              Vorrei essere l'unica fata in cui riesci a credere con gli occhi aperti
              per vivere il massimo della magia che un mondo razionale può donarti...
              Vorrei essere il pesce che salta fuori dall'acqua sotto il tuo sguardo
              per ricordarti che con me puoi avere la più grande libertà del mondo...
              Vorrei essere la tua adorata e amabile erre moscia
              in modo che ogni volta che pronunci la parola "amore" la mia presenza risaltare più di ogni altra cosa possa...

              Vorrei potermi trasformare, cambiare, mutare, esplodere e sorridere.
              Vorrei poter volare, cantare, saltare, esplodere e piangere.
              Vorrei essere o diventare qualsiasi cosa abbia a che fare con te
              perché, alla faccia di Parmenide, il mio essere è quando ci sei e quando non ci sei non è...
              Così come non hanno motivo di esistere le mie mani se non possono sfiorarti
              le mie labbra se non possono parlarti e baciarti
              i miei occhi se non possono vederti
              la mia anima se metà di sé non può regalarti
              le mie gambe se non possono raggiungerti
              i miei sogni non possono di te esser fatti
              le mie braccia se non possono proteggerti
              il mio futuro se in sé non può comprenderti
              e le mie parole...
              se la persona più importante e speciale della mia vita non possono renderti.
              Composta lunedì 16 novembre 2009
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                Scritta da: Concetta Aielllo
                in Poesie (Poesie personali)

                Il grido

                Grida di dolore il poeta.
                Esterna nell'urlo
                il veleno della vita
                della sua guerra mai finita.
                Angeliche figure,
                rosse fioriture,
                presenze antiche le pagine
                uniche amiche.
                Lacrime stilla il cuore,
                segna il tempo del dolore.
                Il sole all'improvviso,
                perso tra le sue labbra
                un debole sorriso.
                Rilegge il suo vissuto
                si perde tra le righe
                in quell'amore muto
                Muore
                il grido nella gola muto
                che a liberare l'anima
                lo aiuta.
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