Poesie personali


Scritta da: Marco Bruni
in Poesie (Poesie personali)

Al mio Santo

Eri lì, accanto a me, prima
ch'io nascessi.
Aspettavi inquieto il
primo pianto della mia tremula
esistenza, alla quale sorridesti con
gioia ed entusiasmo, facendola tua,
in ogni sua forma e dimensione.
Poi, mi hai preso per mano e
ogni mio dubbio hai cancellato,
indicandomi la strada più serena,
lontana da insidie e dai pericoli
che affollano questo bellissimo,
immenso, strano mondo che ci accoglie.
Ancora oggi, che mi trovo più cresciuto,
più invecchiato, nell'età che il tempo
si trascina dietro, ti porto baluardo e
luce dei miei timori, guida Santa della
mia debolezza umana, capace d'acquietare
il vento, che scuote e percuote questo povero
granello di vita, che nel cosmo si consuma.
Con te mio Santo, voglio proseguire questo
viaggio, fino a quando dovrò scendere
dal bus di questo mondo, per volare
libero nel luogo dove mi aspettavi,
prima del tempo ch'io nascessi.
Composta lunedì 16 novembre 2009
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    Scritta da: Marco Bruni
    in Poesie (Poesie personali)

    Ode per Alda Merini

    Ho pianto il mio silenzio
    ai fiori che verranno,
    fra sguardi di curiosi e
    parole appese al tempo;
    tra il fumo d'una sigaretta,
    oltre le brume del naviglio,
    ho disegnato i miei pensieri
    sopra un foglio bianco ed ho
    riempito col mio amore pagine e
    libri, che alla rinfusa ammiccano
    dagli scaffali impolverati, ridendo
    ad una vita assai severa e dura,
    che mi ha strappato i sogni,
    dispietata e disdegnosa, che al
    suo passare, urlava rabbia, nel mio
    cuore e al mio tormento. Con emozione viva
    ho creato versi e melodie, venivano da
    Dio, che accanto a me sentivo assiso e ho
    donato l'anima mia agli angeli, così come ho
    voluto io. Ora con te le tue parole sono
    stelle in cielo e luce in terra, abbagliano
    di gentilezza, con amor perfetto, per dare
    ciò che di tuo è rimasto all'altrui diletto.
    E quando a sera, qualcuno alzerà
    lo sguardo nell'immenso, ti vedrà
    brillare, Alda. Allora capirà che non ci
    hai lasciati soli e che da lassù, continui
    ancora a scrivere la tua opera d'amore,
    con il sapore del meglio che riposa:
    fra versi e rime il profumo d'una rosa.
    Composta lunedì 16 novembre 2009
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      Scritta da: Marco Bruni
      in Poesie (Poesie personali)

      Uomo del mio tempo

      Cosa cerchi uomo del mio tempo,
      avvolto di lucida seta, col tuo
      cupido sguardo, tra il velo di
      nebbia terrena, che appanna e
      nasconde il raggio divino, la
      luce, l'erba, la spiga.
      Io vado per la mia strada, una
      veste di foglie e di miseria e dove
      camminano i miei passi, avverto
      lieve un filo di paura pungere
      la mia debole mente, che piano
      s'abbandona all'angelo di pietra.
      E non muove, non passa il gelido
      abbraccio. La morsa tenace che il
      tempo profonde è silente e pesante
      è la croce dei giorni, che appresso si
      porta l'inconscio, l'oscuro presago,
      il fulmine, il tuono. Tutto, pare
      cadere in triste abbandono. E tu
      uomo del mio tempo, cerchi solo
      il profitto, la gloria d'infame parola,
      il piacere dei sensi, la guerra, il
      potere. Ma la vita è oscurità, senza
      l'umile fonte della preghiera e ogni
      preghiera è vana se priva di fede
      e la fede è trasparenza se manca
      il credere e il credere è
      illusione se manca amore.
      E lavorare con amore, è un
      vincolo, con gli altri e Dio.
      Composta lunedì 16 novembre 2009
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        Scritta da: Vi.Ole
        in Poesie (Poesie personali)
        Ho dato la mia anima in pasto ai cani,
        e ne è uscita a pezzi.
        Come i poveri cenci di un miserabile
        ne ho raccolto i brandelli,
        e gli ho dato fuoco.
        Mi sono scaldata
        col suo calore,
        e ho guardato oltre
        col suo bagliore.
        Le ceneri infine
        l'ha spazzate il vento
        ed a me è rimasto solo
        l'odore acre del ricordo.
        Non so per quanto tempo
        ho vagato
        nelle stanze della vita
        cercando qualcuno con cui condividerla.
        Ora,
        che mi sono adagiata sulle mie fragili ossa
        mi accorgo
        d'aver messo radici
        laddove m'ero dimenticata,
        e da quel giorno,
        ogni giorno,
        m'invento.
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          Scritta da: Andrea Spartà
          in Poesie (Poesie personali)

          Sono Nato Per Dirti "Ti Amo"

          Un mondo di favole e leggende quello che vede te
          così bella e irraggiungibile, innamorarsi è facile
          innamorarsi di quel sorriso, che spesso cerchi di nascondere
          ma quando stai vicino a me voglio solo farti ridere...
          e gli altri potranno dire e pensare quel che vogliono
          in realtà è solo invidia e mentre noi ridiamo loro dentro muoiono
          ma ad esser sincero un po' muoio anch'io se mi fermo a pensare
          pensare a quel giorno... quello in cui me ne dovrò andare...
          Non te lo ricorderò, non ora che siamo così felici insieme
          e il mio cuore batte così forte che ogni costola freme...
          e potranno venirmi a dire che il vero amore non esiste
          non potrò dire il contrario, ma la mia teoria ancora resiste
          perché sono tante le cose in questo mondo che non si capiscono
          e nonostante ciò ogni alba e tramonto ancora ci stupiscono
          quindi anche se il vero amore in natura non esistesse
          ciò che provo per te avrà un altro nome ma le emozioni sono le stesse...

          Chissà dove sarai, amore mio, e chissà dove sarò io
          in quale parte del mondo saranno i nostri pensieri, quelli veri...
          Io ti amo, e non posso farci niente, inutile fare l'indifferente
          forse non capirà mai la gente ma niente ti cancellerà dalla mia mente...
          Come una lacrima che vorrebbe corrodere una montagna...
          Come mezza mela che in un frutteto cerca disperatamente la sua compagna...
          Così sei tu per me: un paradosso che ha trovato la sua soluzione...
          la felicità di un anziano che pianta un ulivo e lo vede fiorire al sole...

          e anche se un giorno non sarò più io a chiamarti "amore mio"
          anche se a dividerci sarà questo mare o la tua paura d'amare
          ogni volta che vorrai sentire la mia voce ti basterà voltarti
          la sentirai - sarà dolce, vedrai - e in essa potrai cullarti...
          Perché ognuno di noi nasce con uno scopo che cambiare non possiamo
          ed io - lo sai bene - sono nato per dirti "Ti Amo"...
          Composta venerdì 18 novembre 1988
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            Scritta da: Patrizia Cona
            in Poesie (Poesie personali)

            I miei pensieri profumano di te

            Mentre guardo un'altra notte accendersi
            ascolto i sussurri del cuore
            che mi parlano di nuove sensazioni,
            e le emozioni prendono forma nelle sfumature di un arcobaleno
            cosicché il mio cielo si colora del tuo pensiero...

            Il profumo che hai e che mi lasci addosso
            è l'unica prova schiacciante per me...
            che sono colpevole di volerti vivere.
            E così capita che attraverso il tuo odore
            ripercorro i tratti del tuo corpo
            e le mie dita come abili pennelli
            ridisegnano la tua immagine.

            Mi vestirò di tempo
            e seduta su di una stella aspetterò la prossima notte
            che complice dei nostri desideri
            tornerà ad unirci e farci ritrovare...
            ... mentre l'alba di un nuovo giorno,
            ci scoprirà ancora caldi
            l'uno dell'altra.
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              Scritta da: Patrizia Cona
              in Poesie (Poesie personali)

              Emozioni sospese

              Ma quante lacrime restano ancora da versare?
              Quante ancora chiuse negli occhi...
              copiose come una pioggia invernale,
              bruciano le calde gote dove l'ombra di un sorriso
              si scorge appena.

              S'adagia così un fuoco oramai consumato
              e sotto una pelle di bianca cenere,
              rimangono i bagliori della brace ardente.

              Labbra roventi asciugano quell'umido dal sapore
              di sempre.
              Composta sabato 25 aprile 2009
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                Scritta da: Patrizia Cona
                in Poesie (Poesie personali)

                Ho scelto te, per bagnarmi il cuore di parole

                Te ho scelto, per concedere un sussulto di vita;
                te ho scelto, per poter accarezzare con mano delicata e
                domani stringere con forza;
                te ho scelto, per confessare una lacrima e lasciare
                che si asciughi sul tuo vestito leggero;
                te ho scelto, per impedire al tempo di sbiadire
                il mio ricordo e cancellare i passi;
                te ho scelto, per trasmettere un'emozione che il cuore
                da solo non può contenere;
                te ho scelto, per condividere una malinconia densa
                che mi sovrasta nei giorni più deboli;
                te ho scelto, per poter amare ed odiare
                e vivere di questi contrasti;
                te ho scelto, perché ogni volta che ti sfioro
                assapori la mia passione senza condizioni;
                te ho scelto, per quietare i moti dell'anima ora deliranti,
                ora in estasi;
                te ho scelto, come custode di infiniti pensieri
                per raccontare la mia storia oggi, domani e per sempre.

                Ho scelto te perché taci, ma il tuo silenzio è il solo
                che lenisce un dolore o arroventa il sangue,
                e nella tua stanza senza rumori si nasconde
                l'eco delle mie parole.
                Ho scelto te, un foglio bianco da sporcare d'inchiostro...
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                  Scritta da: Concetta Aielllo
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Dissodare

                  Solca il vomere
                  il cuore arido,

                  accarezzo con l'erpice
                  zolle secche
                  le animo,

                  passo tra la terra nera
                  su e giù dissodando.

                  Sementare il terreno,
                  affondare la vanga lucente

                  incalzando
                  germogli d'amore.

                  Rastrello fra sterpaglie
                  e antichi dolori,

                  tra lo stabbio da allargare
                  libero la mente in voli arditi,

                  e compiaciuta attendo la luna.
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                    Scritta da: Andrea Spartà
                    in Poesie (Poesie personali)

                    L'amoRe ha la "r" Moscia

                    Vorrei essere il brodino che sorseggi all'aperto mentre fuori piove
                    per trovarmi dentro di te ed esserti indispensabile per vivere...
                    Vorrei essere la cintura dell'amore, quella che ha un buco solo
                    e che riesce a chiudersi esclusivamente intorno al tuo stomaco...
                    Vorrei essere l'unica fata in cui riesci a credere con gli occhi aperti
                    per vivere il massimo della magia che un mondo razionale può donarti...
                    Vorrei essere il pesce che salta fuori dall'acqua sotto il tuo sguardo
                    per ricordarti che con me puoi avere la più grande libertà del mondo...
                    Vorrei essere la tua adorata e amabile erre moscia
                    in modo che ogni volta che pronunci la parola "amore" la mia presenza risaltare più di ogni altra cosa possa...

                    Vorrei potermi trasformare, cambiare, mutare, esplodere e sorridere.
                    Vorrei poter volare, cantare, saltare, esplodere e piangere.
                    Vorrei essere o diventare qualsiasi cosa abbia a che fare con te
                    perché, alla faccia di Parmenide, il mio essere è quando ci sei e quando non ci sei non è...
                    Così come non hanno motivo di esistere le mie mani se non possono sfiorarti
                    le mie labbra se non possono parlarti e baciarti
                    i miei occhi se non possono vederti
                    la mia anima se metà di sé non può regalarti
                    le mie gambe se non possono raggiungerti
                    i miei sogni non possono di te esser fatti
                    le mie braccia se non possono proteggerti
                    il mio futuro se in sé non può comprenderti
                    e le mie parole...
                    se la persona più importante e speciale della mia vita non possono renderti.
                    Composta lunedì 16 novembre 2009
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