Poesie personali


Scritta da: dax
in Poesie (Poesie personali)

Alla poetessa

Siete voi che rincorrete
la vostra anima bambina,
che vivete i sogni,
le parole, voi che umiliate
il tempo, regalandovi
uno spicchio d'eternità.

Siete voi che sornioni
osservate la nostra pazzia,
il nostro male di vivere,
i nostri compromessi
il nostro malaffare.

Dall'alto della vostra
torre di vetro, nudi
ed inermi soffrite
voi il nostro dolore
noi che inconsapevoli
viviamo inutili giornate,
inutili vite.

Siete voi che dalla vostra
innocente percezione
mostrate una nuova vita,
una nuova sensibilità
un nuovo futuro

Siete voi che ci presentate
noi ignudi, vergognosi
allo sguardo del Dio
Giudice Terribile.

Di tutto questo ti ringraziamo
tu ci hai ricordato la nostra fragilità,
la nostra umanità ch'era tua.

Grazie Alda.
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    Scritta da: Giorgio SantyManero
    in Poesie (Poesie personali)

    L'Aquilone

    Quando l'amore ci sfiora
    come un aquilone
    vola sopra di noi
    e non riusciamo ad afferrarlo.
    È nostro perché
    lo teniamo
    con i fili della nostra speranza
    anche se un vento dispettoso
    lo sospinge in alto
    lontano dalla nostra presa.
    Quando l'amore ci sfiora
    come bambini
    viviamo sospesi
    nell'attesa che un soffio
    lo riporti a noi.
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      Scritta da: aletis
      in Poesie (Poesie personali)

      Crescere

      Ogni giorno che passa
      è un giorno rubato alla
      spensieratezza dell'adolescenza
      è un giorno che anticipa
      l'oblio dei sensi e le rievocazioni
      della saggezza
      ogni giorno che passa
      è tutto e niente al contempo:
      la pienezza dell'istante
      che si perde nel ricordo
      di ciò che si appresta
      ad essere stato.
      Composta martedì 17 maggio 2005
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        Scritta da: aletis
        in Poesie (Poesie personali)

        40 anni

        Scema con gli anni ancora l'ardire
        del passato non resta conforto
        voglia il piacere ancora subire
        chi docilmente approda in un porto
        di compagna attenta cerchi ventura
        inizio dei mali portan impegni
        con loro bussa tosta paura
        di chi nella vita lascia i suoi segni.
        Composta mercoledì 7 febbraio 2007
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          Scritta da: Alex Coman
          in Poesie (Poesie personali)

          Io positivo

          La voce rimbomba nel vuoto della testa
          e parla e strilla con la memoria persa.
          Pensieri vaganti sono ormai lontani
          nel buio profondo e restano i suoni
          suoi, come le corde vocali
          appese nella mente. Ormai sono anni
          ch'esiste con forza e guida il mio Io
          verso colui che vede, verso colui ch'è Dio.
          Composta giovedì 12 novembre 2009
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            Scritta da: Alex Coman
            in Poesie (Poesie personali)

            Catene preziose

            Sono legato con argento massiccio,
            splende, piace, non è nocivo.
            Un grande legame isola azioni
            mie, ma sono felice in queste condizioni.
            Perché gettare tutto per un piacere esterno,
            se quello interno può durare in eterno?
            Non lo farò. Le mie catene
            son preziose più delle pietre;
            non è isolare, ma vivere in pieno
            sentire tale sentimento interno.
            E io vivrò con l'argento alle mani
            mie, più in là di domani.
            Composta giovedì 12 novembre 2009
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              Scritta da: mikele74
              in Poesie (Poesie personali)

              Ascolta!

              Fermo ad ascoltare, annullo tutto ciò che sento e provo a vivere,
              non muovo me stesso per un motivo ma resto fermo per provare a capire.

              Come l'acqua che un tempo fu calma e piatta torna ad esserlo dopo che l'estraneo movimento l'ha scossa,
              sento che il respiro si fa di nuovo vivo e il mio corpo manifesta la sua presenza.

              Chiudo gli occhi e provo a liberarmi, il cerchio si allenta ma non mi lascia libero,
              chiamo il tempo, chiamo la mia forza ma solo un incomprensibile sussuro come risposta.

              Sempre più forte il mio respiro vuole essere ascoltato e comprendo come lontana sia la mia strada,
              può un lampo di luce aprire il guscio che di buio si è riempito?

              Anima e spirito vogliose di tenera amalgama tra lo spazio e il tempo rincorrono il disegno,
              ciò che credono in loro celato. Credono e diffondono a chi reputano loro affine.

              Consapevole che troppi strati si sono posati sulla purezza dei nostri animi il cuore si placa e rientra in se,
              oggi è il domani di ieri pertanto oggi o domani poco importa l'importante è che si giunga.

              Innocente e puro? Si lo sono ma non più di chi non sono io, ma ahimè troppo spesso ci si dimentica di esserlo.

              La paura di essere fragili impedisce alla nostra essenza di ricordarsi che il fanciullo vive ancora.

              La purezza è ambizione troppo grande per chi vanta esperienza di vita,
              ma dobbiamo lasciar vivere il fanciullo che la vita ci ha condannato ad eliminare.

              Gonfi gli occhi di pianto portano il messaggio del mio mondo, ascolta!
              Composta giovedì 20 agosto 2009
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