Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Vieni fuori, esci dall'ombra

Può il vento delle parole amorevoli
incidere o scalfire muri di granito?
Eppure col suo mantice soffia
e nel tempo con carezze modella
il crinale selvaggio che lo respinge,
da sporgenze informi e senza volto
vi ritaglia, a volte, fisionomie divine.
Io non so che essere vento
vento che parla all'unisono umano
che scava dentro chi non intende
onda d'aria che increspa e infrange
lo specchio trasparente ove vanità
in sosta narcise si mirano, onda
che cancella immagini che niente
di chi vi si specchia riflettono conforme.
Soffierà stanotte il vento alla tua finestra
ma non aprirla, il respiro
registrane in silenzio.
Fiuu... fiuu... Lo senti
che parla con la mia voce?
-è tutto nero, è tutto buio
nulla si rischiara in me
voglio restare dove sono! -
così incomprensibile amica
mi sembrò di udire l'ultima volta
che sognai i tuoi occhi sui miei...
Or prima che mi avvii oltre la linea
che ci separerà all'infinito, ascolta.
Vieni fuori, esci dall'ombra
non ti fermare interita sul nulla
se riflessi di luce ti trapassano
e in una scia luminosa resti impigliata.
Sollevati sopra l'opaco e il nero
e spicca un volo, rompi l'indugio
e guarda oltre. Vi sono tempi
e luoghi d'amore, piane di speranze
navi in partenza, giovani sogni in attesa.
Varca il limite del limite
e cambia possesso di ciò che non hai
cedi ad un'altra fede e fanne polo
luminoso ovunque visibile
quando il cuore si smarrisce
e all'impazzita vaga senza meta
girovago tra paesaggi di giorni orripilanti
tra vociferare di echi di bubbole
o strazi di memorie di un'età passata.
La luce si cerca dentro e fuori di noi
senza abiura o pentimento per quello
che avemmo cercammo e fummo,
affrontando il possibile e l'impossibile
che come acqua che fruscia nella gora
si può udire fluire tra le anse
i gorghi e le curve del fiume della vita.
Non vili duelliamo, battiamoci
difendendo il regno della luce:
meglio perire in combattimento
che essere umiliati e iloti in marcimento
incatenati ai ceppi della rassegnazione
arresi e remissivi a ciò che accade
senza scatti alteri, vinti tra i vinti.
Raggiungi te stessa prima di altro cedimento
cessi una inanità interiore, fatti sovversiva
nell'attimo non ambiguo che ci unisce
in questo soffio che ci trapassa e va oltre.
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    Scritta da: Gaetano Toffali
    in Poesie (Poesie personali)

    C'è un istante di me

    C'è un istante di me
    Che non rinuncia alla rima
    e dove c'è il cuore
    Ci lascia il tuo nome
    Testardo cocciuto
    Imbranato invero
    Non lascia la presa,
    Ma tu ci sei più.

    C'è un singhiozzo di me
    Che ha un vuoto di cielo
    Parole romanze
    Nel ricordo che sei
    La notte bastona
    Il giorno è realtà
    Sei a letto di un altro,
    e fata mia più.
    Composta nel febbraio 2008
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      Scritta da: Gaetano Toffali
      in Poesie (Poesie personali)

      Resta

      Resta
      Chiede il cuore ingenuo
      Tempo
      Non è arrivato ancora
      Solo
      è mestiere da capaci
      Bravo
      a far finta non lo sono
      Che manchi

      Nelle vene che di sangue sono esangui
      Che manchi
      Nei sorrisi che tra i denti sono stanchi
      Che manchi
      Nel cielo ancora aperto dei miei fianchi
      Che manchi
      Nel sbagliare siamo stati tutti quanti
      Tu manchi.
      Composta nel ottobre 2009
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        Scritta da: Peppe Fazzina
        in Poesie (Poesie personali)

        Maggio

        Maggio amico mio, ritorni prepotentemente nella
        mia vita, non ti ha detto per caso aprile che
        quelle che ti mandai erano le mie ultime
        parole? E tu bussi e vuoi pure entrare?
        Era il primo giorno del nuovo giorno,
        nell'aria antichi sapori inebriavano
        i miei sensi, quel giorno le dissi: io
        ti amo, tu complice della mia nemica,
        quel giorno io e lei stretti ascoltavamo
        un gruppo che suonava le nostre canzoni,
        un'atmosfera quasi magica mi avvolse,
        ero felice, quella notte
        confidai alla luna il mio amore.
        Quando te ne andasti mi dicesti: luglio!
        La sera dopo corsi al mare con lei, ma non
        capivo ancora luglio, ecco cosa non mi dicesti!
        A luglio lei decise di non tenere in grembo
        il frutto del mio amore, e luglio si vestì
        di novembre.
        Composta venerdì 13 novembre 2009
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          Scritta da: lorena
          in Poesie (Poesie personali)

          Il treno

          Ricordi?
          Affrontavi il vento urlando, gli innamorati si salutavano con nuove promesse... e portavi su quelle vecchie rotaie
          occhi sognanti
          di chi già intrecciava la trama
          di un rinnovato incontro
          immaginando lo sguardo ammaliato
          dell'uomo amato. Il treno segue i binari e ci fanno compagnia pianti o sorrisi e promesse. Chiudiamo gli occhi e tessiamo sogni mai sognati in attesa... dei ricordi più belli.
          Composta mercoledì 11 novembre 2009
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            Scritta da: Sir Jo Black
            in Poesie (Poesie personali)

            E Giorni Passano

            È piovuto:
            gocce di dolore,
            porte chiuse.

            È passato tempo:
            giocando di nulla,
            piaceri effimeri.

            È vivere:
            giogo pesante,
            ponti caduti.

            È vivere:
            giostra vivace,
            passi felici.

            È ancora morire:
            giorni come massi
            pestati nel cuore.

            È ancora vivere:
            giorni come sogni
            posati sull'anima.
            Composta domenica 8 novembre 2009
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              Scritta da: ROBERTO ASCIONE
              in Poesie (Poesie personali)

              La partita della vita e la Scelta costante

              Il Creato è un insieme
              di soluzioni e cavalcavia,
              attese e sottopassaggi.
              Alla tempesta d'azzurro
              del ciel sublime,
              corrono paralleli
              erbosi sentieri
              o misteriose scene
              in bianco e nero
              relative a scelte scure
              e fredde come il ferro.

              Va dritta impavida, la torre.
              L'abile cavallo dribbla
              con mossa "elle". Corre
              l'alfiere in diagonale
              e supera il pedone.
              Giocano a scacchi
              gli uguali e i diversi
              dall'alba al calare
              del sole, senza riposo
              a tutte le ore
              cercando vittoriosi varchi.

              L'Essenza
              della vita in volo
              posa lo sguardo sull'esistenza.
              Figli sognano la guerra
              in groppa alle nuvole
              e padri si tarpan le ali
              liberando saldi piedi in terra.
              Le alternative, artefatte o naturali,
              come migliaia di bivi
              si liberano e si intersecano
              creando storie.

              Il deciso, il silenzioso,
              è un viaggio speciale
              ciascuno per la propria
              strada, il proprio ideale.
              L'ambizioso
              prova il numero individuale.
              Si precipita l'istintivo
              mentre il prudente
              si defila, sospettoso.

              Gli uomini,
              pedine sullo scacchiere mondo.
              Ognuno fa la sua mossa.
              Numeri, probabilità, abilità.
              Propizia o dolente
              sempre lei, la Scelta
              sia essa nata da cuore o mente,
              rappresenta lo scacco matto
              che di certo, presto o tardi, arriverà.
              Composta giovedì 5 novembre 2009
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                Scritta da: lorena
                in Poesie (Poesie personali)

                Il tempo

                Le pagine del mio tempo
                ti parlano di un cuore ferito
                perché mentire ho pianto sai.
                Il vento infuria
                e canta la sua libertà,
                mentre io sogno
                affacciata a quella finestra,
                ti prenderei tra le braccia
                se solo potessi
                dimenticherei ombre e gelosie
                Se tu mi toccassi,
                dimenticherei
                le mie poche ragioni
                messe li così ordinate nella testa
                vorrei confondermi
                lasciando che il resto
                facesse la sua parte.
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Addio amore mio

                  Sole, sole, sole
                  Gridava il mio corpo bagnato dal tuo sorriso,
                  Sole brucia il mio cuore per non poterlo donare a più nessuno,
                  incendia il mio desiderio di te.
                  Parole gettate tra i rami seccati dall'odio,
                  soltanto parole e nulla più.
                  Scende lenta la tormenta,
                  sui sentieri sudati e bagnati,
                  perché io ti ho cercato ma tu non eri lì
                  ad aspettare il mio amore.
                  Perché io ti ho aspettato
                  Ma tu non eri lì a cercare il mio amore.
                  Mi ghiaccia il ricordo che ho di te.
                  Niente più sospiri e non più gridi di gioia.
                  Nulla lasciato sulla scia del tuo fuggire.
                  Composta martedì 10 novembre 2009
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                    Scritta da: lorena
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Quanto amore

                    Quanto amore
                    sale adagio
                    come la nebbia sugli alpestri pascoli.
                    L'anima mia in silenzio.
                    Percorrerò i sentieri mai dismessi
                    ricostruirò in silenzio il mio rifugio
                    dicendo cose mai dette
                    pensando frasi mai pensate
                    e farà eco l'allegria di un sorriso
                    il ritmo cadenzato del tuo passo
                    che accanto a me percorrerà quella strada
                    che piano piano porta a vivere
                    quel tempo mai vissuto

                    Quanto amore
                    e intanto se ne fugge via un po' di vita
                    i suoi ricordi
                    le sue incertezze le speranze
                    le delusioni...
                    e ora scrivo, prima che il silenzio
                    rubi il sogno che ho per te.
                    Composta venerdì 6 novembre 2009
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