Poesie personali


Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)

Questa strana nebbia

Che strana
questa nebbia
non è... la stessa
non ha il profumo dell'umido d'autunno
che amo respirare

non bagna più il mio volto
non mi da più quel magico torpore
che spinge la mia mente
a fantasticare

è
fitta
questa strana nebbia
così fitta che... sembra
ci voglia mangiare

di giorno in giorno
aumenta
in mezzo a noi
come marea che sale

nel nostro vivere
nel nostro
quotidiano nel nostro camminare.

Ti incontro... vecchio amico
ti vedo in un giorno di sole
fatto di luce naturale

con gioia... ti chiamo ti saluto
ma tu sei troppo preso
non mi vedi.

E questa nebbia
mi fa male.
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    Scritta da: Brunason
    in Poesie (Poesie personali)

    Un vero amico

    Un soffio gelido
    giunge al mio cuore.
    Il respiro s'arresta,
    poi riprende, impazzito.

    Una parola, uno sguardo.
    Una lieve omissione.
    Il cuore sussulta,
    una piaga si apre.

    Un tenue giudizio
    pervade ogni cosa.
    Ogni singolo gesto
    sa di contesa.

    Che dire?
    Che fare?
    È meglio parlare?
    O forse tacere?

    Mi struggo,
    mi sciolgo
    in lacrime amare.
    Ho perso un amico!

    Che è stato, chi ha osato?
    Perché è accaduto?
    Non credo neppure
    d'averlo attirato!

    Mi dolgo,
    mi perdo,
    in oscuri tormenti.
    Poi rompo il silenzio.

    Un fiume s'effonde:
    L'amaro dolore
    disperde ogni traccia
    di grazia e dolcezza.

    Così nel patire
    divengo anche un riccio.
    Pungente e sincero:
    un vero guerriero.

    Passano i giorni,
    la pena si scioglie.
    Il cuor si consola:
    tornata è la pace!
    Composta martedì 6 dicembre 2005
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      Scritta da: Brunason
      in Poesie (Poesie personali)

      Tempesta

      Toccando l'antica strada,
      pensieri cupi
      mi sfiorano l'anima.

      Ricordi tormentosi,
      bui silenzi,
      che squarciano il cuore.

      Stupita, mi chiedo
      se mai finirà
      questo triste rimpianto.

      L'angoscia mortale
      di un passato tormento.
      Mi sfiora, mi scuote.

      La pace s'inabissa
      in vaghi gorgoglii,
      assorbita dai ricordi.

      Mi affliggo, mi affanno.
      Poi torno alla luce.
      E aspetto la quiete.
      Composta martedì 20 dicembre 2005
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        Scritta da: Stellagreca
        in Poesie (Poesie personali)

        Poesia

        Poesia.
        Un eco
        un urlo che sento dentro
        e che grida il suo dolore.
        Magia che colora i giorni
        che vibra
        donando sensazioni
        che dimorano soltanto
        su limpidi pezzi di cielo.
        Attimo infinito
        che si mostra temerario e sprezzante
        su assolate spiagge
        che risuonano di istinti ruggenti
        e tra passioni assopite
        riempite di invisibili carezze.
        Il mio universo
        sconfinata dimensione
        la stella che ho smarrito
        ma che aspetta fiduciosa
        il mio futuro ritorno.
        Composta sabato 7 novembre 2009
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          Scritta da: Lisa Casotti
          in Poesie (Poesie personali)

          Dieci gocce

          Alla fine accade
          che l'ago in un pagliaio si muti
          in coltello che lacera la tela.
          E a poco vale
          dirti che mi manchi
          perché sarebbe costruzione.
          Mi lasci sola
          e dieci gocce prendo
          che mi fanno sorridere
          domani; ora riposo
          ascoltando la pioggia che cade.
          Scroscia violenta, insistente
          e allagherà i sottopassi.
          Domani, in città,
          non si parlerà d'altro.
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            Scritta da: Barbara Brussa
            in Poesie (Poesie personali)

            Un colpo d'Amore

            Forse non sapevi che:
            nascere ribelle
            avrebbe accecato le tue stelle

            correre controcorrente
            seppur esilarante
            nulla ti avrebbe fatto cogliere
            se non la polvere dei tuoi passi profughi

            e polvere vuota fu quella
            che fra le mani stringevi
            (controfigura di te stesso...)
            quando, nel tuo cuore intorpidito
            un palpito felino è avanzato

            Si fece strada, fra i detriti di un'esistenza
            consumata nell'effimero

            Divenne soffio... alito di Vita
            e dalla polvere sbucasti
            finalmente Tu!

            Anima rinata dai suoi torbidi mari
            fluttua ora beata
            nella mia quieta intimità

            Insieme, abbiamo reso gli occhi alle stelle
            e sorrisi fatati alla luna

            Mio Splendore, non un colpo di fortuna...
            fu un colpo d'Amore
            che lieve ma incalzante
            seguitava a bussare

            Un colpo d'Amore
            ora rinchiuso senza fine
            in ogni battito
            del nostro aureo cuore.
            Composta mercoledì 11 novembre 2009
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              Scritta da: Angelo Bozza
              in Poesie (Poesie personali)

              La notte

              La notte del tutto, la notte del niente,
              fa rider, scherzare, o dormire la gente.
              Bimbi che sognan nel vero le fiabe,
              lui condottiero di mille crociate,
              con mille draghi la spada e le streghe,
              lei con il principe il bacio e le fate.
              Gli adulti apron gli occhi e guardan il soffitto,
              con sguardo fisso di chi è sconfitto.
              Chi invece lo gira... chi tira un sospiro,
              chi dorme all'aperto, chi ha in testa un pensiero.
              Chi corre con l'auto, chi traccia un sentiero,
              chi ormai ubriaco in strada è sparviero.
              Chi sogna il suo amore, chi urla terrore,
              chi pensa a tutt'altro per tutte le ore.
              Chi pieno d'amore guarda le stelle,
              chi pieno di astio, odia anche quelle.
              Chi nella notte vorrebbe gioire,
              chi nella notte vorrebbe morire.
              Chi chiude gli occhi sognando una svolta,
              chi chiude gli occhi per l'ultima volta.
              Chi nella notte impaurito si desta,
              chi a quell'ora è ancora a una festa.
              La notte si dice che porta consiglio,
              ma a volte pensando ci porta scompiglio,
              ma ogni umano che a letto va a sera,
              cerca... un bel sogno, almeno... si spera.
              Composta martedì 23 ottobre 2007
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                Scritta da: Emanuele Russo
                in Poesie (Poesie personali)

                Ruscello

                Scorre inesorabile
                La vita mia
                Come un ruscello in verdi vallate
                Segue il suo corso
                è fedele al suo suono
                Dal timbro armonioso

                Ero lì
                Ad ascoltarti
                e mi ha preso come un magone notturno

                Canti popolari
                Pazienza delle mani
                Nella stagione del raccolto

                Ero steso ad ammirarti
                e ti ho chiesto perdono
                Perché a volte mi perdo
                e dimentico il gusto di amarti

                Scorre a correnti incostanti
                La vita mia
                a volte in piena
                Irriga il mio cuore
                Di nuova fertilità
                a volte è un flebile ruscello
                In mezzo a verdi vallate
                e del suo scorrere
                Non ha più da giustificarsi.
                Composta giovedì 14 maggio 2009
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                  Scritta da: Blu Finch
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Batton dentro
                  solitudine paure.
                  Pareti oscure mi accingono.
                  Raggi luminosi
                  sulla testa.
                  In prigione or cuor.
                  Aria pesante
                  respiro dentro.
                  Cado nel dolente buio.
                  Mi accorgo
                  degli occhi.
                  Loro spiano e fermi.
                  Dolce colore
                  lento momento.
                  Tenera come se notte.
                  Muoio solo
                  fiero disarme.
                  Ti penso, ti amo.
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                    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Lungo il fiume

                    Erba bagnata sotto i piedi
                    funghi morti sotto la luna
                    rugiada piena di lacrime
                    di donne vicino la cuna.

                    I pioppi lungo il fiume
                    sono già senza foglie
                    un ramo secco cade
                    sul canto d'una rana.

                    Sul sentiero del prato
                    incontro due anziani soli:
                    uno con una foglia secca
                    l'altro con in mano un fiore.

                    Il cane corre solo
                    dietro odori perduti,
                    il sole rosso scende
                    nell'intimo del cuore.

                    Raccolgo l'ultima cicoria
                    per la mia cena di domani,
                    mentre la gazza si spaventa
                    e saltando vola lontano.

                    Con la nebbia che cade
                    ritorno a casa mia.
                    Mi accompagna il cane
                    in dolce compagnia.
                    Composta lunedì 9 novembre 2009
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