Poesie personali


Scritta da: Giusy .
in Poesie (Poesie personali)

Il Mio Infinito

Volano lontano i miei occhi e con loro i miei pensieri.
Arrivano tra le stelle, tra desideri custoditi gelosamente e sogni ancora da realizzare.
Lì, lontano, nell'Infinito mi perdo e irrefrenabile arriva il pensiero di te...
e non c'è forza che possa combatterlo, non c'è pensiero che possa sostituirlo.
Ritornano alla mia mente istanti di pura magia, misti a sospiri della più crudele malinconia.
Infinito è il bene che ti voglio, quel bene che non avrei mai creduto potessi provare per te.
Ora però sei solo uno di quei desideri che custodisco gelosamente e il più bel sogno ancora da realizzare!
Composta nel settembre 2009
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    in Poesie (Poesie personali)
    Mi hai detto: fidati di me, non ti farò mai soffrire;
    Mi hai detto: fidati di me, è con te he voglio vivere:
    Mi hai detto: fidati di me, ti renderò la donna più felice;
    Mi hai detto: fidati di me, non potrei mai farti piangere;
    Mi hai detto: fidati di me, sei la donna della mia vita;
    Mi hai detto: fidati di me, perché il mio amore è sincero;
    Mi hai detto: fidati di me, non ti ingannerò mai;
    Mi hai detto: fidati di me, non ti lascerò mai sola;
    Ed io mi son fidata ma tu qui da sola i hai lasciata.
    Composta mercoledì 4 novembre 2009
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      Scritta da: Marisa Marimare
      in Poesie (Poesie personali)

      Vulcano

      Mi sento come fossi un vulcano
      colmo di lava e di lapilli
      la lava rappresenta
      il gran bollir dei miei pensieri
      vorrei metterci freno
      e invece no
      codesto mio cervello
      continua ad eruttar pensieri nuovi
      rivanga cose vecchie
      aggiunge cose nuove.
      In quanto poi a quei lapilli menzionati
      son le mie idee luminose
      oppur quei grandi sprazzi
      di misti sentimenti
      dalle più sofferte malinconie
      ad attimi struggenti
      ricolmi di tanta poesia
      voglia d'amore
      di tanta tenerezza
      e di poter essere migliore.
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        Scritta da: Rosita Matera
        in Poesie (Poesie personali)

        Autunno, mite abbandono

        Le foglie rossastre si bagnano ad onde
        nell'ocra piovana del pallido sole
        mormorano alle nuvole i sussurri del vento,
        Voce che echeggia tra le orecchie del Tempo.

        Il violino gemente del vecchio acquitrino
        suona col sole la sua struggente canzone.

        Autunno,
        mite abbandono tra le braccia del sole
        che danza perpetuo sul filo del cielo.

        Declina il suo piede come ebbro viandante
        che sa di dover dormire una notte
        ma il fuoco già avvampa
        rosseggiando il camino
        e s'addormenta senza fare rumore.
        Composta mercoledì 4 novembre 2009
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          Scritta da: Silvia Cortellini
          in Poesie (Poesie personali)
          Un oceano di pensieri pervade la mia mente.
          Scruto ogni cosa ma non ne scovo la meraviglia;
          punto costantemente lo sguardo indietro, laddove l'aria era profumata e non vi era incertezza alcuna che destasse le mie sicurezze.
          Ora ci si preoccupa di individuare cosa si celi dietro ad un nuovo volto e dietro a mille sorrisi:
          "Un abisso di ipocrisia o un poco d'amore?"
          Composta lunedì 3 marzo 2008
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            Scritta da: Brunason
            in Poesie (Poesie personali)

            Mai spogliare un angelo

            Mai spogliare un angelo...
            Svanisce la sua grazia,
            sveli il suo mistero...
            Lo "perdi"...

            è come voler allungare una mano
            e toccare la luna,
            giocar con le stelle.

            Meglio contemplare in silenzio
            e sognare.
            Mirare e aspettare...

            Una melanconica gioia.
            E un'attesa colma di speranza.
            Composta mercoledì 4 novembre 2009
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              in Poesie (Poesie personali)

              Quarti di un'ora

              Tra i quarti di un'ora aspetti
              Appoggiato a ricordi che non mi appartengono
              Il tuo sguardo perso nel tempo ma così vivo nel presente
              Mani unite e così lontane da me
              Carezze perdute ormai screpolate dal tempo

              Tra i quarti di un'ora aspetto
              Appoggiata a ricordi così vicini a te.
              Il mio sguardo perso nel tempo ma così vivo nel tuo presente
              Mani che ti sfiorano
              Nel ricordo di carezze ritrovate ormai screpolate dal tempo.
              Composta mercoledì 28 ottobre 2009
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                Scritta da: albix
                in Poesie (Poesie personali)

                Prologo al Vangelo di Luca

                Prologo
                vv 1-4

                Poiché molti hanno posto mano a stendere
                Un resoconto degli avvenimenti
                Successi tra noi, come posson rendere

                Testimonianza quelli che discenti
                Gli furono sin dall'inizio e dopo
                Divennero ministri e docenti

                Della parola, ho deciso, allo scopo
                Di dimostrare la solidità
                Di tutti gli insegnamenti che all'uopo

                Hai ricevuti sin dalla tua età
                Più tenera, ho deciso, dicevo,
                di ricercare anche io con onestà

                tutti i fatti accaduti sin dall'Evo
                Primo di Gesù e farne un racconto
                Per te, illustre Teofilo! Devo

                Ribadirti ancora che il resoconto
                Che m'accingo a fare sarà basato
                Con ordine sui fatti e darò conto

                d'essi con l'accortezza d'un dettato!
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