Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Credimi...

È come un colpo di spazzola fra i capelli
che fa cadere le foglie a primavera.
Quell'albero, che mi illuminava con la sua ombra
lasciò scoperti quei suoi due piccoli frutti.
Chiesi al medico, Cosa posso fare?
E guardandomi negli occhi,
mi sfiorò l'anima con un suo piccolo silenzio
per dar senso
al mio futuro.
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    Scritta da: Francesca Zangrandi
    in Poesie (Poesie personali)
    Fino a che punto la gente tiene a se stessa?
    C'è una persona a fianco a me, una persona che conosco.
    Ha bevuto, in realtà beve sempre molto.
    La sto osservando, indossa bei abiti e da quel che vedo si fa la tinta regolarmente.
    Noto anche che non ride mai.
    Vedendola mi domando: fino a che punto la gente tiene a se stessa?
    Dentro le rimane ancora un po' di dignità, di voglia di tenersi bene... ma allo stesso tempo beve senza tregua.
    Ho visto un'altra persona persa, persa dentro e fuori.
    Ma lui sorrideva.
    Allora mi domando: chi è messo peggio?
    Le persone sono tutte uguali.
    Le reazioni sono uguali, lo sviluppo è uguale.
    Quello che cambia sono le storie, i dettagli.
    Entrambe le persone di cui parlo hanno storie differenti, dettagli differenti... ma tutte e due hanno un particolare che ci fa credere che abbiano voglia di vivere.
    Mi hai domandato: fino a che punto la gente tiene a se stessa?
    In realtà non lo so...
    Composta martedì 27 ottobre 2009
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      in Poesie (Poesie personali)
      Piove... piove... su di me, sulla mia vita. Nebbia e pioggia e spero che il tempo cambi e porti un arcobaleno, ma continua a piovere e aspetto che le nubi solfeggino l'arrivo del sole, che riesca a dipingere un arcobaleno... ma ancora piove e da queste lacrime che il mio cuore piange, la mia mente ricerca possibili verità, lacerate da vecchie maschere... ma piove, ed è solo un gesto d'amore che chiedo, o forse è solo un illusione che cerco.
      Ma più chiedo più piove, smettere o aspettare?
      Smettere o sperare?
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        Scritta da: Peppe Fazzina
        in Poesie (Poesie personali)

        Memorie

        Guardo il cielo, in questa notte
        fatta di ricordi,
        lacrime che si fermano sul pavimento
        nel ricordo di quell'estate, suoni
        luci ed ombre mi ricordano te,
        e nel ricordo ballo da solo
        quella dolce melodia che
        ballammo insieme,
        lacrime ed ancora lacrime
        che cadono sul pavimento,
        scende il silenzio, il chiaro di luna
        illumina il mio viso e tutta la stanza
        su quelle lacrime vedo riflesso il tuo
        volto, mi porgi la mano per ballare
        insieme per l'ultima volta, tendo la mano
        e su quelle lacrime non ci sei più
        solo una scritta: memorie.
        Composta giovedì 29 ottobre 2009
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